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A teatro i ragazzi imparano le emozioni

di Nostrofiglio Redazione - 27.10.2014 - Scrivici

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Gli studenti che vanno a teatro a vedere un'opera comprendono meglio la trama, arricchiscono il vocabolario, sono più tolleranti e capiscono meglio le emozioni degli altri rispetto a quelli che leggono o vedono la rappresentazione cinematografica della stessa opera. E' il risultato di uno studio dell'univesità dell'Arkansas. 

Gli studenti che vedono un'opera teatrale dal vivo hanno maggiori vantaggi sia in termini culturali, di conoscenza letteraria, sia di comprensione delle emozioni dei personaggi rispetto a quelli che leggono la stessa opera su un libro o che la vedono in tv o in una trasposizione cinematografica.


Sono le conclusioni a cui è approdato uno studio dell'università dell'Arkansas, Stati Uniti.

I ricercatori hanno scoperto che vedere lo spettacolo porta a una miglior conoscenza della trama e arricchisce il vocabolario, ma aumenta anche la tolleranza e la capacità di comprendere le emozioni degli altri.

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Probabilmente questo accade perché tragedie e commedie sono state appositamente scritte per essere viste dal vivo e non per essere lette o viste a schermo.

Questo studio è stato condotto su 670 studenti con lo stesso livello scolastico, divisi casualmente in due gruppi: uno avrebbe ricevuto i biglietti per andare a teatro, un altro avrebbe soltanto letto l'opera o avrebbe visto la versione cinematografica.


Dopo circa sei settimane tutti gli studenti sono stati sottoposti a un test. A ogni studente sono state fatte sei domande sulla trama e cinque domande sul vocabolario utilizzato.

Comparando le risposte si è visto che gli studenti che hanno visto le rappresentazioni a teatro hanno dimostrato una conoscenza del dramma nettamente superiore agli altri.
Ad esempio l'83 per cento del gruppo degli studenti che sono andati a teatro hanno identificato Rosencrantz e Guildenstern come amici di Amleto. Mentre solo il 45% dell'altro gruppo è stato in grado di identificare i due personaggi.

Inoltre gli studenti che hanno assistito alla performance dal vivo hanno avuto punteggi più alti di tolleranza e sono stati più in grado di capire cosa provano gli altri rispetto al secondo gruppo. E Per giungere a questo risultato i ricercatori hanno sottoposto i giovani al test “Reading the Mind in the Eyes” test sviluppato nell'ambito delle ricerche sull'autismo. Il test si basa su dei quiz che chiedono di identificare le emozioni dei personaggi.

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"Anche se non si possono sempre portare i nostri figli a teatro, appena si ha la possibilità è meglio farlo perché il teatro è molto più coinvolgente che leggere la stessa storia su un libro o vederla in un film" conclude Jay Greene, professore che ha condotto lo studio.

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