Per i ragazzi (e i genitori) delle scuole superiori, ecco un piccolo vademecum da tenere a mente più delle declinazioni di latino e dello studio di funzioni perché "l’autostima e la fiducia in se stessi sono sentimenti caldi che appartengono ai nostri ragazzi e li spingono a combattere per recuperare o superare gli ostacoli". Il vademecum è a cura di Alessandro Artini, ex insegnante di filosofia ora preside appassionato e papà di una 17enne come tante, che gli ha offerto l’ispirazione per scrivere un libro "Nessun brutto voto è per sempre", appena pubblicato da Ponte alle Grazie, sulla materia scolastica più importante di tutte: l’autostima.
"La scuola ha bisogno di grandi allenatori, non solo di valutatori"
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tu vali: non permettete a nessun insegnante di minare la tua sicurezza. Un voto è sempre rimediabile.
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scegli la strada: "nessun vento è favorevole al marinaio che non sa dove andare”, vale a dire: scegli con cura la scuola superiore, segui le tue inclinazioni e i tuoi talenti.
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un passo alla volta: datti dei piccoli obiettivi fin dal primo trimestre, ad esempio la sufficienza nelle materie più importanti o un voto buono in quelle che ami di più e impara a riscontrare su te stesso eventuali successi o errori.
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cerca il tuo Pigmalione! gli insegnanti, magari non tutti ma qualcuno di sicuro, investono su di te e credono nelle tue capacità: quando sapranno farti sentire importante, non li deluderai, questo è certo.
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il voto conta: tutti siamo soggetti alla valutazione degli altri: ci sono i voti formali, quelli sul registro, ma anche i giudizi dei tuoi amici. Per crescere, devi prenderne atto: a volte qualche voto fa male, a volte qualcuno ci nega la sua amicizia.
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gli errori servono: se sbagli non hai uno stigma in fronte, non sei una frana. Chiedi aiuto al tuo insegnante per recuperare confidenza con la disciplina: impara a gioire dei piccoli successi e dei miglioramenti, non pensare mai che esistano materie ‘insormontabili’.
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se copi freghi te stesso: il gioco sporco? Affascinante, ma non paga. Nelle verifiche la competizione deve essere leale: ciascuno si mette alla prova con le proprie forze. Pensi di fregare l’insegnante? Stai fregando te stesso e, spesso, dopo è peggio di prima.
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tieni a bada i tuoi genitori: lo so, a volte mamma e papà sono fissati con i voti o proiettano i loro successi (o insuccessi) sulla tua vita: fatti forza, afferma la tua diversità (anche con qualche piccola trasgressione, dai!).
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le bugie più grosse sono quelle che dici a te stesso: mentire sui voti non serve: cerca di riconoscere prima di tutto davanti allo specchio chi sei, parla con i tuoi amici, con i genitori, anche con gli insegnanti se hai delle difficoltà e fidati: la vita reale è sempre meglio di qualsiasi mondo parallelo (e poi è difficile non contraddirsi, quando si dicono troppe bugie).
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i prof sono i tuoi migliori alleati! Non ci credi? Prova. Contestare non serve, meglio cercare un dialogo franco e aperto che preveda la tua partecipazione e la collaborazione alla vita scolastica, la scelta di approfondire temi o argomenti che ti interessano. La scuola non è una realtà astratta: la scuola sei tu, insieme ai tuoi compagni e ai prof.
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Aggiornato il 07.09.2015