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Sos, il bimbo non vuole 'andare di corpo'

di Nostrofiglio Redazione - 05.11.2010 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Un bimbo di quattro anni rifiuta il passaggio al wc e così arrivano anche problemi di stitichezza e dolori intestinali. Una mamma in crisi chiede aiuto a Adriana, la nota tata del programma tv Sos tata.

Buongiorno tata Adriana,

questo è un appello di una mamma "disperata".... non so come fare a risolvere il problema dell'andar di corpo di mio figlio che ha già quattro anni e non riesce a 'farla' nel water. Premetto che quando gli ho tolto il pannolino circa due anni fa non ho avuto problemi con la pipì infatti anche di notte si svegliava e mi chiamava per andare in bagno, ma con la cacca è un problema. Si rifiuta di mettersi sul water, inizialmente la faceva nella mutande adesso che è più grande mi chiede il pannolino.

Lui va all'asilo e tante volte per paura che le maestre lo costringano ad andare in bagno la trattiene, così il pediatra gli ha dato delle bustine per ammorbidire le feci altrimenti passano anche quattro giorni senza che lui vada di corpo. Le ho provate tutte, prima gratificandolo, poi leggendogli le favole, ma tante volte ho perso la calma a mi sono arrabbiata (lo so che non si deve fare...). A questo punto credo sia un problema anche psicologico ma io non so più come comportarmi, sono certa che tu avrai dei preziosi consigli da darmi. Tante grazie e buona settimana!

Cara Mamma,

per prima cosa è molto importante riuscire a mantenere la calma, come sai bene anche tu, arrabbiarsi o farne un “grande problema” non serve a niente e a nessuno. Prova ad usare delle strategie che possano renderlo sereno, senza però tornare indietro sui vostri passi: continua a permettergli il pannolino, ma ESCLUSIVAMENTE per la fare la cacca. Meglio non tornare a metterlo per tutto il giorno. Se ci impuntiamo per non permettergli MAI il pannolino, potrebbe bloccarsi del tutto, aggravando il problema e non è certo quello che vogliamo. Non sarà una soluzione per sempre, ma solo finché non si sente pronto a defecare nel WC. Non farne una questione troppo “pesante", è successo e basta. Ci si lava, ci si cambia e via che si va tranquilli di nuovo.

Chi è Adriana Cantisani

Si tratta di una esperienza comune a molti bambini: consulta sempre il tuo pediatra di fiducia per verificare che le feci siano mantenute morbide e che le parti più dure vengano espulse. Non sarà un processo immediato, ma con calma riuscirete. Circa il 5% dei bambini rifiuta il passaggio al WC, innescando una specie di “guerra” con i genitori: alcuni trattengono le feci, anche fino ad arrivare alla stitichezza, a dolori o blocchi intestinali. I bambini con queste caratteristiche hanno in genere piccole e frequenti perdite e fuoriuscite di feci.

Come è possibile aiutare il tuo bambino?

  • Meglio chiarire insieme a lui la vostra meta: parlate insieme del fatto che ogni giorno la cacca deve uscire con frasi come “ il tuo corpo fa la pupù tutti i giorni” o "la pupù vuole uscire tutti i giorni”. Per i bambini più grandini, che probabilmente non amano il fatto di avere perdite frequenti, è possibile dire “ se fai la cacca tutti i giorni, non avrai più perdite”.

  • E’ necessario continuare con le cure del proprio pediatra per mantenere il retto vuoto.

  • Cercare di responsabilizza il bambino (NON TRASMETTENDO SENSI DI COLPA!!), in modo che sia lui a decidere quando utilizzare finalmente il WC, realizzando che non deve più “lottare” contro questa novità! Parlatene ancora insieme del fatto che il corpo fa la cacca tutti i giorni, ma la cacca è pur sempre sua. Spiega sempre che la cacca vuole andare nel WC e il suo compito è quello di aiutarla ad uscire. Digli che sei dispiaciuta di averlo forzato ad usare il WC o di averglielo sempre ricordato: da adesso in poi lui non avrà più bisogno di aiuto. Infine, dopo questo discorsetto… BASTA con i discorsi sul WC!

  • Cerca di mostrarti NON preoccupata a riguardo. Dal momento che il bambino non riceverà continui discorsi sul WC, allora sarà più propenso a decidere di andare in bagno per ricevere la tua attenzione.

  • Basta con tutti i riferimenti al bagno. Lascia che il tuo bambino decida quando ne ha bisogno. E’ in grado di sentire lo stimolo e di trovare il bagno. I continui riferimenti sono solo una forma di pressione, che portano solo ad aumentare questo gioco di forza.

Visto che però il trattenere le feci può portare a dolore fisico, ci sono però delle importanti eccezioni da ricordare, casi in cui è meglio comunque intervenire:

  • Se il bambino lamenta dolori addominali, meglio chiarire come può mandarli via. Prova a dire: "la cacca vuole venire fuori" o "la cacca ha bisogno del tuo aiuto” o "Trattenere fa venire mal di pancia". Offri il tuo aiuto per farlo sedere su una bacinella di acqua calda, che può aiutare a rilassare i muscoli intorno all’ano. Se rifiuta, puoi dirgli "io non ti posso aiutare, sei tu che ti puoi aiutare”. Dopo di che ignoralo, per non dare attenzione positiva a questo comportamento (trattenere le feci).

  • Se il bambino sta trattenendosi in modo evidente, prova inizialmente a non dire niente, nella speranza che finisca per fare LA COSA GIUSTA. Se invece continua a trattenere per più di 5 minuti, allora è molto importante dare un rinforzo positivo, con una frase che risulti piacevole e tranquilla, come per esempio “il tuo corpo ti sta parlando. Cosa vuole che tu faccia?”.

Mantieni la serenità e cerca sempre la collaborazione del tuo pediatra di fiducia… e del tuo bambino!

Un abbraccio,

adri

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