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Sos piccoli bulli!

di Nostrofiglio Redazione - 21.10.2010 - Scrivici

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Un bambino di quattro anni viene preso di mira dai tre-quattro piccoli compagni della materna. Una mamma preoccupata chiede aiuto a Adriana, la nota tata del programma tv Sos tata.

Cata tata Adriana,

sono davvero preoccupata per Matteo, il mio bimbo di quattro anni che regolarmente viene preso di mira da tre-quattro compagni di classe, non riuscendo a reagire. Lui è una bambino dolce, remissivo, ma il fatto di vederlo soccombere alle angherie mi fa star male e non so come fare ad aiutarlo. So che è normale nel percorso di crescita lo "scontro" con bambini della stessa età, ma lui si lascia fare tutto e quando mio marito gli ha consigliato di reagire (visto che i castighi delle maestre non servono a nulla contro questi bambini), lui ha detto che non vuole spingere nessuno perché non vuole fare del male. Ho sempre educato Matteo al rispetto e al dialogo e sono contenta del suo carattere, molto gentile e socievole, ma non voglio che gli facciano del male.Come posso prepararlo ad affrontare questi compagni dai quali, fra l'altro, sembra quasi preoccupantemente "attirato"?Grazie, cordiali saluti.Marta

Cara Marta,

purtroppo il cosiddetto bullismo a volte inizia già dalla scuola materna. Bisogna essere certi però che si tratti effettivamente di bullismo e non semplicemente di gioco un po', come dire, "movimentato". La fondamentale differenza è che il primo è cronico e alla sua radice esiste l'intenzione di ferire o intimidire.

Chi è Adriana Cantisani

Quello che puoi fare è trovare delle soluzioni e delle straregie per affrontare la questione:

Parlatene insieme: è importante fargli capire che non lo puoi aiutare se non sai esattamente come stanno le cose. Ascolta senza giudicare, rimanendo calma… e ricorda che ci sono sempre due lati della medaglia.

Parlane con le maestre: racconta loro quanto ti ha detto tuo figlio e verifica che sia andata veramente così. Chiedi conferma degli atteggiamenti che loro hanno tenuto (sia con tuo figlio che con “gli aggressori”), in modo che il loro atteggiamento verso l'accaduto e il tuo siano in linea e coerenti. Richiedi poi un colloquio dopo qualche giorno, in modo da sentire come sta andando. Non esitare a farti spiegare come hanno preso in mano la situazione.

Lavorate insieme: se il problema persiste, incontra le maestre per trovare una strategia per proteggere tuo figlio e aiutare “gli aggressori”. Ricordati infatti che anche “gli aggressori” sono comunque bambini piccoli, che vanno aiutati a gestire le loro emozioni. Il piano dovrebbe includere anche quello di sapere quali sarebbero le conseguenze per “gli aggressori”, il fatto di notificare l’accaduto a tutti i genitori (sia a voi che a quelli degli “aggressori”) e lo sviluppo di alcune strategie per incoraggiare un comportamento adeguato.

Nel frattempo potresti aiutare tuo figlio a fare nuove amicizie. Questo perché spesso i bambini sono attratti da chi li tratta male: a volte li stuzzicano appositamente per farsi trattare male.

Stai tranquilla, non si tratta di una vena masochista che viene fuori, bensì di un'

autostima che deve ancora crescere. Per il bambino infatti le attenzioni di questi bambini sono pur sempre attenzioni.

La cosa migliore è invece incoraggiare una nuova amicizia. Cerca di trovare un bambino dell'asilo che piaccia a tuo figlio e invitalo spesso a casa vostra a giocare.

Cerca quindi di conoscere i suoi genitori, in modo che a volte anche tuo figlio vada da loro a giocare.

E' importante che tuo figlio non stia isolato all'asilo, perché i "solitari" sono sempre bersagli più facili. Un nuovo "migliore amico" sicuramente aiuterà ad evitare questa situazione.

Coraggio!

Un abbraccio,

adri

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