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Attenzione alle patatine fritte: non sempre sono artigianali e fatte a mano

di Concetta Desando - 23.07.2014 - Scrivici

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L’Antitrust ha aperto un procedimento nei confronti di alcuni marchi di chips perché vengono reclamizzate promuovendo artigianalità, pochi grassi e ingredienti di prima qualità. Non sempre però è vero quanto pubblicizzato

Se non ci fossero, bisognerebbe inventarle: sono uno degli snack preferiti dai bambini (e non solo da loro) e, usate come contorno, sono capaci di far mangiare ai piccoli anche il secondo piatto meno appetitoso. Le patatine, però, non sono così “sane” da poterne abusare, dato il loro contenuto di grassi e di sale. Eppure in diverse pubblicità, secondo l’Unione Nazionale Consumatori, le “chips” vengono reclamizzate “in modo poco trasparente: alcuni operatori sono colpevoli di aver lanciato una comunicazione commerciale poco veritiera, tradendo così le aspettative dei consumatori”. E dopo la denuncia, annuncia l’associazione, l’Antitrust ha aperto un procedimento nei confronti di alcuni dei marchi più noti del settore: Pata, Ica Foods e Amica Chips. (Leggi anche Perché ci piacciono tanto patatine fritte e gelati?)

“Le aziende denunciate – spiega Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori – pur con delle differenze, promuovono le chips puntando sull'artigianalità, la minore percentuale di grassi e l'utilizzo di ingredienti di prima qualità; non sempre però è vero quanto pubblicizzato: sulle confezioni delle patatine ‘Eldorada’ e ‘Alfredo’s’ (di Amica Chips) e ‘Le Contadine fatte a mano’ (di Ica Foods), ad esempio, si legge rispettivamente che le patatine sono ‘cotte a mano’ e ‘fatte a mano’, mentre su quelle prodotte da Pata troviamo la dicitura ‘patatina artigianale’ persino nel nome del prodotto (appunto ‘Patatina artigianale’)”.

Secondo l’associazione di consumatori, inoltre, i tre produttori “pubblicizzano il basso contenuto di grassi delle loro chips con indicazioni superficiali che non rispettano la normativa europea di settore, secondo la quale è consentita l'indicazione nutrizionale ‘a tasso ridotto di...’ soltanto a condizione che la riduzione sia almeno del 30% rispetto a un prodotto simile. Invece, sulle confezioni di Ica Foods e Amica Chip si legge ‘-20% di grassi’, e su quelle di Pata la riduzione non è vantata verso un individuato elemento di comparazione”.

Infine, oltre al fatto che “difficilmente possiamo attribuire alle chips, alimenti solitamente non raccomandati per un'alimentazione bilanciata, effetti salutistici”, Dona spiega che “tra le anomalie riscontrate è grave la scorrettezza che riguarda ingredienti ampiamente pubblicizzati ma che poi si fatica a trovare nella ricetta: nella ‘Patatina artigianale al peperoncino’ e nella ‘Patatina artigianale al pomodoro e basilico’ di Pata, ad esempio, non c’è traccia degli ingredienti menzionati ma troviamo semplicemente aromi; l’olio d’oliva della patatina ‘Eldorada la tradizionale con olio di oliva’ di Amica Chips è solo il 5%, mentre il resto sono oli vegetali, così come non compare il pollo tra gli ingredienti di ‘Patatine Pollo Roasted’ di Amica Chips, ma solo aroma naturale al gusto di pollo”.

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