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Quanto devono bere i bambini?

di Niccolò De Rosa - 30.06.2017 - Scrivici

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Secondo una ricerca Gfk Eurisko, solo un genitore su due si preoccupa che il figlio beva la giusta quantità d'acqua durante la giornata, mentre solo un terzo di loro è ben a conoscenza dell'importanza dell'idratazione nei bambini in fase di crescita

In questo articolo

I genitori italiani sono ossessionati dal fatto che i loro bimbi abbiano mangiato a sufficienza, ma in pochi si informano su quanto abbiano bevuto durante la giornata.

Questa la tendenza emersa dai dati Gfk Eurisko riportati nel corso del convegno "Bere bene per crescere bene" organizzato da Federazione Mondiale Termalismo e Climatoterapia (FEMTEC) e Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS): ci si preoccupa troppo poco dell'idratazione dei nostri figli!

Un fattore di crescita

Eppure la corretta assunzione di liquidi è fondamentale per uno sviluppo sano. Lo sapevate ad esempio che l'acqua, oltre ai ben noti benefici depurativi e di salute sull'organismo, è un toccasana per molteplici effetti secondari ed è connessa alla prevenzione dell'obesità? Se la risposta è no, siete in buona compagnia.

Dalla ricerca è apparso evidente infatti che se la grande maggioranza degli 800 adulti intervistati (di cui 270 genitori) possedeva nozioni generiche sul tema dell'idratazione, solo il 68% di loro sapeva che idratarsi aiuta la concentrazione, percentuale che calava ulteriormente in merito alla conoscenza dei benefici per chi soffre del mal di testa (56%).

La poca attenzione all'idratazione è stata confermata anche dal fatto che solo il 51% la ritiene tra i principali aspetti da monitorare per la salute dei bambini, mentre poco più del 54% chiede ai propri figli se e quanto abbiano bevuto.

Il bere insomma viene percepito come un problema minore rispetto al cibo solido e ciò si ripercuote inevitabilmente sulle abitudini dei più piccoli: sempre secondo i dati Gfk infatti, ben l'81% dei genitori ha dichiarato che i suoi figli bevono solo quando hanno sete. A qualcuno potrebbe apparire normale, ma lo stimolo della sete è segnale di una disidratazione già in corso, anche perché i bimbi percepiscono la sete molto meno degli adulti.

Meglio quindi prevenire facendo assumere ai piccoli minori quantità di liquidi lungo l'arco di tutta la giornata.

Il decalogo della buona idratazione

Per ovviare a questa situazione, la SIPPS ha voluto elaborare un decalogo sull’idratazione per informare i genitori e suggerire loro il giusto l’apporto di acqua da far assumere ai propri pargoli.

Ecco i 10 punti:

  1. L’acqua è un vero e proprio nutriente essenziale
  2. Una corretta alimentazione del bambino deve comprendere e garantire un adeguato apporto di acqua e sali minerali.
  3. La quantità e la qualità dell’acqua assunta dal bambino dipendono da età, condizioni di salute, regime alimentare, attività fisica svolta, temperatura e tasso di umidità ambientale.
  4. Il fabbisogno di acqua è maggiore nel neonato e nel piccolo lattante (100-190 ml/kg/die) per differente composizione corporea, più elevato turnover di liquidi corporei e più rapida crescita rispetto alle età successive.
  5. Il fabbisogno di acqua derivante dalle bevande nelle età successive è il seguente: dai 6 mesi ai 3 anni 600-900 ml/die; in età scolare fino a circa 1100 ml/die; in età adolescenziale 1500-2000 ml/ die. I soft drinks non sono da considerare una sorgente di acqua.
  6. L’allattamento al seno soddisfa i fabbisogni idrici del lattante. Qualora il latte materno non fosse disponibile, per la ricostituzione delle formule adattate, vanno utilizzate acque minimamente mineralizzate (residuo fisso < 50 mg/L) e oligominerali (residuo fisso tra 50 e 500 mg/L) con contenuto di nitrati ≤ 10 mg/L. Dopo l’anno di vita si possono utilizzare anche acque minerali o di fonte con un residuo fisso < 1500 mg/L. Per lattanti e bambini in età prescolare il contenuto di fluoruri nell’acqua deve essere <1.5 mg/L.
  7. Per una corretta idratazione, essenziale nel soggetto in età pediatrica che svolge attività sportiva, è consigliabile: una pre-idratazione prima di iniziare l’attività sportiva pari a 90-180 ml (se peso corporeo <40 kg), o 180-360 ml (se peso corporeo >40 kg); durante l’attività sportiva è consigliata l’assunzione di almeno 150-240 ml ogni 20 minuti; al termine dell’attività sportiva è utile prevedere un apporto di acqua variabile da 220 a 330 ml/kg di peso perso durante l’ attività fisica svolta.
  8. Una idratazione inadeguata è associata a peggioramento dello stato di salute mentale, fisico ed emotivo e ad un peggioramento delle performance.
  9. L’insufficiente assunzione di acqua è associata ad un indice di massa corporea più elevato e a un rischio maggiore di sviluppare obesità.
  10. Nell’impiego di una determinata acqua minerale il Pediatra ed i genitori devono valutare i seguenti parametri riportati in etichetta: analisi batteriologica e dei principali contaminanti ambientali; contenuto di sodio, potassio, calcio, fluoro, ferro, magnesio e bicarbonato; data di imbottigliamento considerando che la legge prescrive un consumo preferibilmente entro 18 mesi per l’acqua contenuta in contenitori di polietilene ed entro 24 mesi per l’acqua contenuta in bottiglie di vetro

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