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Sos: inserimento all'asilo

di Nostrofiglio Redazione - 16.09.2011 - Scrivici

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"Ho una bimba dolcissima che si chiama Marianna e ha 21 mesi. Da quando ha iniziato l'asilo non si vuole più staccare da me". Una mamma chiede consiglio a Adriana, la nota tata del programma tv Sos tata.

Ciao Adriana,

ho una bimba dolcissima che si chiama Marianna, ha 21 mesi e visto che le piace stare in compagnia, abbiamo deciso di iscriverla all'asilo.

Prima di iscriverla, anche su consiglio del direttore, abbiamo accompagnato per una settimana la bambina a scuola per vedere come reagiva. In quella settimana tutto ok, non ha mai pianto, anzi mi salutava e piangeva quando andavo a prenderla. E così abbiamo deciso di iscriverla e di avvalarci anche del servizio di navetta per la scuola perché abitiamo un po' distanti.

Il primo giorno tutto tranquilllo, poi un inferno. Non vuole più andare da sola, anche se le persone che la vengono a prendere sono le sue maestre. A quanto pare però dopo un po' si calma. Al ritorno è allegra ma non vuole che mi allontani mai da lei, non vuole neanche più stare con il papà. Non so come comportarmi, sto male a vederla andare via con le lacrime. Aspetto con ansia una risposta. Grazie di cuore Rosa

Cara Rosa,

la bimba di una mia amica, in seconda elementare, sempre felice di andare a scuola, aveva preso parte a una bellissima iniziativa del suo paese, dove i bambini si trovavano tutti insieme e (con degli accompagnatori) facevano un percorso a piedi per passeggiare la mattina tutti insieme verso la scuola: le piaceva molto e in più i suoi genitori la metà delle volte erano gli accompagnatori!!

Un giorno, anche se dava ormai per scontato che l’esperienza fosse positiva, la mamma le ha chiesto: “come ti trovi in questa esperienza?” e la bambina ci ha pensato un pochino su e poi ha risposto: “mi manca il bacino di mamma o papà la mattina prima di entrare”. E lei aveva sette anni!!

La prima novità, l’inserimento all'asilo, è già una bel cambiamento e la bimba l’ha presa bene (calcola che spesso le novità vengono accolte bene, ma poi può accadere che avvenga una regressione). Nei periodi di cambiamento è sempre meglio non rincarare la dose con altre novità (come potrebbe essere per esempio togliere il ciuccio o il pannolino).

L’accompagnare la bambina a scuola, per noi adulti può sembrare forse una pura formalità, per lei evidentemente era una transazione, un passaggio necessario: anche se chi la viene a prendere è la stessa persona, il passaggio, la routine è stata saltata.

E’ possibile che vi siano anche altre ragioni (non ho tutti gli strumenti per valutare in modo approfondito): può essere che la fase della novità sia passata, che sia successo qualcosa, un evento, seppur minimo, dove abbia sentito la mancanza della mamma … ma proverei iniziando con il cambiamento che ha dato reazioni più evidenti.

La bimba ha lanciato un messaggio di disagio che va ascoltato e accompagnato nel momento dell’inserimento della navetta. Provate a tornare ad accompagnarla voi, ne parlate con lei, brevemente, senza troppi lunghi discorsi (che comunque seguirebbe solo nei primi 10 minuti!): “mamma e papà vorrebbero tanto tornare ad accompagnarti, perché ci manca il tuo bacino e il tuo sorriso quando andiamo al lavoro…mancava anche a te?”

Non è detto che, col tempo, anche la navetta possa tornare a essere ripresa, quando si è fatta le “amichette”… ma non mettetevi fretta e aspettate dei segnali.

Purtroppo essere genitori non fa prendere sempre la strada più comoda…si sa, ma si è ripagati con un po’ più di serenità.

Un abbraccio,

adri

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