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Un bimbo di poche parole

di Nostrofiglio Redazione - 01.09.2011 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
"A due anni dice soltanto mamma, papà, nonno, nonna. Il resto lo fa capire. Che cosa fare? Quando è utile la prima valuazione dallo specialista?" Una mamma chiede consiglio a Adriana, la nota tata del programma tv Sos tata.

Cara Adriana,

mio figlio compirà tra pochi giorni due anni. Finora ha imparato a dire mamma, papà, nonno e nonna; per il resto produce suoni e onomatopee, oltre ad una serie di fonemi senza un vero e proprio significato. Comprende tutto e si fa capire in tutto, ma nonostante cerchiamo di farlo sforzare a parlare e noi stessi gli parliamo molto, non impara ancora altre parole.

Da poco a iniziato a dire sisi dicendo però "isis". Il pediatra ha detto che dovremo parlarne. La cosa mi ha un po' allarmata, so che i bambini a volte sono pigri e impiegano anche fino ai tre anni per parlare, ma il fatto che il pediatra ponga così l'accento sulla questione mi fa sorgere un dubbio: sarà davvero il caso di approfondire? A che età dovrebbe essere eventualmente fatta la prima valutazione logopedica? Grazie mille

Roberta

Cara Roberta,

hai fatto bene a consultarti con il tuo pediatra: non credo che sia allarmato, forse voleva farti sentire seguita e farti capire che si tratta di un aspetto che ancora ricade della normalità (è proprio a questa età che i bambini stanno entrando nel periodo dell' "esplosione linguistica"), mentre, se le cose rimangono invariate, bisogna pensare a possibili percorsi da seguire. Si tratterebbe solo della ricerca di eventuali strategie, per trovare soluzioni utili.

Per esperienza personale, le strade che ti potrebbe indicare sono due: una è la visita dall'otorino per un esame audiometrico. Se ad esempio il tuo bambino ha sofferto di “otitis media”, a volte queste lasciano delle cicatrici sul timpano, che impediscono una corretta vibrazione della membrana che fa passare i suoni. Esiste quella che negli USA chiamano la malattia nascosta dei bimbi: è catarro nell'orecchio medio (spesso stagnante), che a volte può dare origine a otiti e portare a sordità più o meno grave. Si può curare con cure termali o, se necessario (come è capitato a mio figlio) con un intervento chirurgico, con il drenaggio dei liquidi in eccesso e a volte vengono la rimozione delle adenoidi. Sarà comunque il vostro pediatra ad indicare, laddove necessario, eventuali percorsi da seguire.

L'altra strada è quella della logopedia: la logopedista è un'esperta del linguaggio, che utilizza dei giochi per valutare se si tratta di difficoltà del bambino di natura fisica (per esempio, legato al movimento della lingua, al palato stretto, ecc) oppure di natura neurologica. Il tuo bambino è comunque ancora molto piccolo ed è ancora molto comune che molti suoni non li sappia ancora pronunciare. Di norma per intervenire in questo senso si attendono anche fino ai 5 anni.

Qualunque sia la strada, non avere paura: è giusto trovare, se necessario, l’aiuto giusto per poterlo aiutare nel modo più corretto.

Nel frattempo presta attenzione (senza ossessioni) ad eventuali segnali che ti possano aiutare: ad esempio, ti ascolta e fa quello che gli chiedi quando sei davanti a lui e non risponde quando gli chiedi qualcosa voltata? Ascolta la TV con il volume alto? Calcola comunque che ha 2 anni….a volte si comportano sempre e comunque così!!

La cosa importante da tenere a mente è….

.mantenere la calma e non trasmettere ansie, che non fanno bene a nessuno!

Un abbraccio,

adri

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