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Perché le donne difendono gli uomini violenti

di Zelia Pastore - 20.01.2017 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
"Non è stato lui": perché molte donne vittime di violenze e abusi non denunciano il loro aguzzino? Cosa le spinge a tacere e subire? E che ragioni ci sono alla radice di questi comportamenti assurdi che mettono in campo certi uomini? Il parere della psicologa.

In questo articolo

Oltre cento donne in Italia ogni anno vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. E ai femminicidi si aggiungono poi violenze che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare molte altre vittime. Sono migliaia le donne aggredite, picchiate, perseguitate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso.

Ma uno degli aspetti che più inquieta di questo fenomeno è il fatto che molte di loro difendano i carnefici: negano anche davanti all'evidenza che a commettere la violenza sia stato il marito, il fidanzato il compagno. Poche hanno il coraggio denunciare, come ha fatto Lucia Annibali, l'avvocatessa marchigiana sfregiata con l'acido dall'ex fidanzato Luca Varani (la sua esperienza è raccontata nel libro "Io ci sono" , diventato anche un film interpretato da Cristiana Capotondi).

Abbiamo chiesto ad Annalisa Carrera, psicologa e psicoterapeuta, fondatrice di Helpingmama.it, di spiegarci le ragioni di questi silenzi.

PERCHÉ LE DONNE DIFENDONO GLI UOMINI VIOLENTI

«Una delle possibili motivazioni della copertura delle violenze da parte della vittima è il fatto che la donna in questione possa aver avuto nella sua storia familiare delle figure di riferimento (padre, fratelli, zii) che hanno agito nello stesso modo del compagno attuale. A lei quindi questi abusi risultano in qualche modo leciti e familiari, non sono comportamenti che si allontanano dal suo immaginario». Ma non c’è solo un passato complesso: anche la paura di essere abbandonate e una forma di immaturità emotiva possono giocare un ruolo importante: «può anche mettersi in atto lo stesso meccanismo che si attiva nei bambini vittime di maltrattamenti: per loro è inconcepibile denunciare il proprio genitore».

SINTOMI UOMO VIOLENTO

Come riconoscere un uomo potenzialmente pericoloso? «Uno dei segnali a cui prestare grande attenzione è la coerenza che un uomo tiene tra quello che dice e quello che fa.

Un esempio? Dire che la sua compagna è una delle cose più importanti della sua vita ma in realtà la tratta come un oggetto di possesso e non come una persona con le sue libertà. Anche la gelosia estrema, gli scatti d’ira e la tendenza all’ipercontrollo sono campanelli d’allarme. Sul piano psicologico poi il marito “nocivo” tende a isolare la donna, a farle terra bruciata attorno con amiche e parenti. Vuole schiacciarla e avere potere su di lei».

UOMO VIOLENTO FRASI

Ci sono alcune frasi che un uomo potenzialmente dannoso per la propria compagna solitamente pronuncia:

  • "Senza di me non sei niente"
  • "Se mi lasci non troverai nessuno e sarai sempre sola, non troverai nessuno come me"
  • "Tu non sei nessuno, non hai costruito niente nella tua vita e nessuno ti vorrà"
  • "Non hai un lavoro, non sei nessuno"
  • "Non puoi uscire con le tue amiche, non vai da nessuna parte senza di me"
  • "Non puoi uscire truccata così"
  • "Non sei vestita adeguatamente, nessuno deve guardarti quando sei fuori, tu sei solo mia"

Attenzione anche alle scuse che vengono spesso utilizzate per giustificare una violenza da parte dell’uomo stesso:

  • “Amore scusa ero arrabbiato, non volevo"
  • "Tesoro ti amo, è stato un atto terribile, non lo farò mai più"
  • "Con il tuo comportamento mi hai provocato, ho sbagliato, ma sono un uomo e gli uomini si arrabbiano"
  • "Se mi sono arrabbiato c'è un motivo ed è solo colpa tua e poi chiunque mi darebbe ragione"

COME DIFENDERSI DA UN UOMO VIOLENTO

«Se ci si trova di fianco ad un’amica che sta attraversando questo tipo di esperienze bisogna cercare di farla parlare e raccontare cosa succede tra le mura domestiche. Con la giusta delicatezza e sensibilità bisogna farle capire che quella è una situazione anomala e che lei ha bisogno di aiuto».



Per tutte le donne che notano degli atteggiamenti che possono insospettirle: «Se la condotta del vostro compagno è un po’ sopra le righe, cercate di parlare con lui e di capire se ci sono delle preoccupazioni o dei pensieri che lo portano a comportarsi così. Se il comportamento va oltre gli scatti d’ira e sfocia in violenze e maltrattamenti, parlatene subito con familiari e persone di fiducia: non andate oltre la giustificazione di un episodio, rivolgetevi anche ad uno psicologo o ad un centro specializzato».

Informazioni utili:

PERCHÉ UN UOMO DIVENTA VIOLENTO

«Non c'è una ragione univoca: solitamente perché in famiglia potrebbe non aver ricevuto un'educazione affettiva adeguata, e quindi aver vissuto in un contesto povero di stimoli emotivi e affettivi. In alcuni casi poi, potrebbe essere stato lui stesso la prima vittima di maltrattamenti o aver visto situazioni simili in famiglia» e quindi rimetterle in atto, come se fossero l'unica realtà possibile, perché l'unica che conosce.

UOMINI VIOLENTI PREVENZIONE E RECUPERO

Questi uomini possono cambiare? «Da psicoterapeuta e credendo nel cambiamento dico di sì, a patto che la persona che viene in terapia abbia dentro di sé la motivazione a cambiare atteggiamento e a capire che la condotta tenuta fino ad adesso va necessariamente modificata. In casi di violenza particolarmente gravi, le donne che gli sono sempre state accanto devono allontanarsi».

Come aiutarli? «Bisogna indirizzarli verso un aiuto terapeutico, per poter far loro prendere consapevolezza di quello che stanno facendo e che hanno fatto. Oltre alle figure dello psicologo e dello psicoterapeuta, ci sono centri come “Il cerchio degli uomini” o il progetto Billy Elliott, patrocinato dall’ordine degli psicologi della Lombardia e messo in piedi dall’associazione metodi attivi e dallo studio De Micheli Lanciani Motta (psicologi del lavoro): si tratta di un progetto ad hoc per sensibilizzare e prevenire episodi di violenza da parte degli uomini».

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Aggiornato il 23.11.2017

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