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Acqua aromatizzata per i bambini: i consigli degli esperti

di Caterina Valletti - 24.07.2017 - Scrivici

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Fonte: IPA
Ananas, menta, pesca e fragola... Possono diventare gli ingredienti principali di una gustosa bevanda: l'acqua aromatizzata! Scopriamo meglio cos'è con l'aiuto di un pediatra e di una dietologa!

In questo articolo

Le acque aromatiche per i bambini spopolano in Italia: numerose ricette vengono pubblicate sul web. Ma cosa sono? Portano benefici oppure problemi ai bambini? Abbiamo chiesto il parere di due esperti nel settore: il professor Giuseppe Bandarali, primario del reparto di neonatologia e pediatria dell'Ospedale San Paolo di Milano, e la dottoressa Claudia Ranucci, dietologa e responsabile del progetto Eurobis (Epode Umbria Region Obesity Intervention Study), focalizzato sulla lotta all’obesità e al sovrappeso infantile.

1. CHE COSA SONO LE ACQUE AROMATICHE

«La migliore bevanda per dissetarsi è sempre e comunque l’acqua che va preferita rispetto a tutte le altre bevande! Ma nel periodo estivo, per aumentare gli apporti idrici, potrebbe essere buona idea insaporire l’acqua» dice la dottoressa Claudia Ranucci.

«Da qualche anno si sono diffuse le "infused waters". Si tratta di acque preparate mettendo in infusione frutta, verdura, piante aromatiche e/o spezie. Queste acque hanno il vantaggio di essere prive di additivi e conservanti e di essere completamente naturali. La frutta (qualsiasi a piacimento, che si ha in casa), deve essere ben lavata e sbucciata. Presa una caraffa di acqua fresca (circa un litro), viene posta la frutta intera o a pezzetti in infusione in figorifero. L’infusione può durare dalle 2 alle 12 ore. Ad esempio, acqua con foglie di menta e ananas. Bastano pochi ingredienti per ottenere una bevanda gustosa e rinfrescante.».

2. QUALI BENEFICI POSSONO AVERE PER I BAMBINI

«Il maggior beneficio – prosegue la dottoressa Ranucci è legato al fatto che le acque aromatiche non contengono zuccheri aggiunti (anche se bisogna ricordare che già la frutta li contiene). L’acqua aromatizzata potrebbe sostituire benissimo succhi di frutta o altre bevande zuccherate. Inoltre, la creazione di ricette nuove in collaborazione con i bambini, potrebbe garantire la conoscenza degli stessi di nuovi gusti, sapori e abbinamenti, destando curiosità verso il mondo vegetale».

In più, nelle acque aromatizzate «sono contenute alcune sostanze idrosolubili, come i sali minerali e alcune vitamine, che possono essere così assunti dai piccoli».

3. I LIMITI DI CONSUMO

«Come pediatri consigliamo ai genitori di far bere ai loro bambini due litri d'acqua al giorno e non è necessario che sia aromatizzata - commenta il professor Giuseppe Banderali -.

Il significato dell’acqua è l’idratazione, mettere nell’acqua altre sostanze è un di più. Non abbiamo comunque alla mano dati scientifici che dimostrino benefici o problemi derivanti dall’acqua aromatizzata, ma diciamo che il limite da non superare è di due bicchieri al giorno».

Insomma, è bene evitare gli eccessi: «Dobbiamo ricordare che la frutta contiene zuccheri. Se diamo sempre al bambino acqua e frutta rischieremo di fargli assorbire zuccheri in più, non necessari al fabbisogno giornaliero».

E poi se l'acqua ha calorie zero, «aggiungendo la frutta aumenterete l'apporto energetico giornaliero del bambino». Dal punto di vista nutrizionale «non si tratta di un apporto calorico eccessivo» specifica Ranucci, ma bisogna comunque tenerne conto.


4. QUANDO UTILIZZARLE

Alcune ricette possono sicuramente tornare utili se i bambini non amano bere molto, oppure devono reidratarsi dopo una malattia, «in questi casi si possono proporre le acque aromatizzate, sempre in modo limitato e ragionato» riprende il pediatra.

Ci sono poi ricette particolari da utilizzare in casi specifici: «Se, come genitori, decidete di dare al bambino un po’ di acqua aromatizzata allo zenzero per la nausea, oppure un po’ di acqua aromatizzata al limone dopo una diarrea può essere solo di aiuto. Ma, dal punto di vista medico non ci sono indicazioni terapeutiche in questo senso».

5. ALCUNE RICETTE

Le ricette sono semplici e veloci, la dottoressa Ranucci ce ne lascia alcune da provare: «La quantità degli ingredienti può essere a nostra discrezione in genere, per un litro di bevanda bastano 200-250 g di frutta o di verdura. La differenza dell'intensità del gusto dipende dal tempo di infusione (che va dalle 2 alle 12 ore). Alcune idee potrebbero essere:

  • Acqua all'anguria e menta
  • Acqua al melone
  • Acqua lamponi e limone
  • Acqua cetriolo e limone
  • Acqua alle pesche

«La conservazione va ovviamente fatta in frigo o a basse temperature. Le tempistiche di conservabilità dipendono da tanti fattori (in particolare scelta delle materie prime, quantità di acqua, concentrazione) ma direi che l’uso non debba andare oltre la giornata.

Si possono certamente portare fuori casa, avendo cura di rispettare la catena del freddo tramite ghiaccioli e/o borse frigo. Ovviamente poi, se non particolarmente deteriorata, la frutta usata per insaporire l’acqua potrebbe essere recuperata per fare macedonie, preparare dolci o frullati».

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Aggiornato il 16.08.2017

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