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Pipì a letto: consigli degli esperti

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Enuresi notturna: gestire la pipì a letto dei bambini

di Concetta Desando - 23.11.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Enuresi notturna. I migliori consigli per risolvere un disagio comune a molti bambini, ma che può diventare stressante per il bambino e i genitori

In questo articolo

Enuresi notturna: cosa è

Capita ogni tanto che i bambini bagnino il letto durante il sonno: questo fenomeno si chiama enuresi notturna ed è piuttosto comune. Può infatti volerci un po' di tempo prima che il bambino impari a rimanere asciutto per tutta la notte. Il processo che porta a saper controllare la vescica avviene solitamente intorno ai 3/4 anni, ma fino all'età di 5 anni l'enuresi notturna non deve essere considerata una preoccupazione. Ciononostante, quando succede si tratta di un episodio stressante per il bambino e frustrante per i genitori. La famiglia può però intervenire con alcuni accorgimenti per cercare di evitare (o almeno contenere) il fenomeno. Ecco i consigli che abbiamo raccolto per aiutare mamme e papà.

1. Raccontategli che anche a voi da bambini capitava

Questo è il primo consiglio che la Società Italiana di Pediatria suggerisce ai genitori. È importante infatti instaurare un dialogo con il bimbo e in caso condividere con lui la vostra esperienza di quando eravate piccoli. È importante parlarne, in modo che il bambino sappia che questo problema, a un certo punto, si risolve: voi non fate più la pipì a letto, quindi siete l'esempio vivente che prima o poi si smette. E comunque parlarne condividendo l'esperienza aiuta a far sentire vostro figlio meno imbarazzato.

2. Siate comprensivi e supportate sempre il bambino

Quando capita che il bambino faccia la pipì a letto, mostratevi comprensivi e rassicuratelo: è importante che non si senta in colpa per quello che è successo. Spiegategli che è normale bagnare il letto, può succedere qualche volta ed è una cosa che non durerà per sempre. Potrebbe aiutarlo sapere che ci sono tanti altri bambini e bambine nella sua stessa situazione e che quindi non deve vergognarsi.

3. Spiegategli le cause

L'enuresi notturna può essere causata da diversi fattori: da uno sviluppo più lento della vescica a un sonno molto profondo, da un problema ormonale a una situazione di ansia e stress. Un bambino che non ha mai bagnato il letto e inizia improvvisamente a farlo può avere un'infezione, oppure essere stato sottoposto a uno stressante cambiamento delle abitudini di vita. Se il problema si presenta all'improvviso, è utile parlarne con il proprio medico.

4. Cercate insieme delle soluzioni

Se il bambino ha più di 4 anni, coinvolgetelo nella ricerca di una soluzione. Che cosa può aiutarlo a smettere di fare pipì a letto? Pensateci insieme. Un'idea, suggerita anche dalla Urology Care Foundation, potrebbe essere quella di bere meno la sera, e soprattutto (se lo fa) di bere meno bevande a base di caffeina (come il tè ma anche la coca-coca). Si può anche ricorrere alle traversine usa e getta o a lenzuola impermeabili. L'importante è essere positivi e coinvolgere il bambino in modo da incoraggiarlo.

5. Coinvolgete il bambino nel cambio delle lenzuola

Fate partecipare attivamente il bambino, magari coinvolgendolo nella pulizia o nel cambio delle lenzuola. Fategli mettere il suo pigiama in lavatrice, ma senza far passare tutto ciò per una punizione: si tratta solo di "cose che vanno fatte" quando il letto è bagnato. Questo suggerimento, secondo la Società Italiana di Pediatria, ha lo scopo di responsabilizzare il bambino senza dover ricorrere a inutili sgridate e soprattutto senza farlo vergognare.

6. Pianificate il rituale del sonno e garantite il giusto riposo

Fare pipì prima di andare a dormire la sera deve diventare un'abitudine per il bambino. E ricordategli anche che se ne sente il bisogno può alzarsi di notte per andare in bagno. In questo, possono essere d'aiuto alcune lucine notturne per illuminargli la strada verso la toilette. Se dopo un paio di ore che il bambino dorme vi viene l'impulso di svegliarlo per mandare in bagno, resistete! Certo questa pratica limiterebbe i danni della pipì a letto, ma non produce risultati. Bisogna sempre garantire la quantità e la qualità del sonno del bambino, privarlo del riposo potrebbe addirittura essere controproducente, aumentando il suo stress. E lo stress, come affermato nel sito web del Sistema sanitario britannico, è proprio una delle cause dell'enuresi notturna.

7. Complimentatevi con il bambino e premiatelo

Quando il bambino passa una notte senza bagnare il letto, lodatelo. Potete anche segnare su un calendario le notti "asciutte" e quelle "bagnate" aggiungendo simpatici adesivi che aiutino a sdrammatizzare la situazione. Quando il bambino si ricorda di bere abbastanza durante il giorno o di fare pipì prima di andare a letto, potreste offrirgli una piccola ricompensa come una colazione particolare o un piccolo premio. Se invece si bagna, siate comprensivi e ricordategli che, se continua a impegnarsi, i risultati arriveranno.

8. Dormire fuori casa

Finché il bambino ha 4-5 anni, l'eventualità è remota. Ma se è più grande, è probabile che voglia dormire fuori casa (magari perché va in gita scolastica, oppure per le attività con gli scout o con l'oratorio). Se è nervoso per il suo problema, ricordategli quali sono gli accorgimenti che usa a casa per cercare di non fare pipì a letto. E poi dategli un cambio extra di pigiami e di biancheria intima in caso di "incidente". E magari anche qualche traversina assorbente. Dopodiché, naturalmente, avvertite gli adulti che saranno presenti del fatto che il bambino potrebbe bagnare il letto. Sempre la Società Italiana di Pediatria consiglia di non vietare al bambino di dormire fuori casa, ma anzi di incoraggiarlo, aiutandolo a ripetere le regole che segue a casa.

E, in occasioni davvero speciali durante le quali non si possono assolutamente correre rischi, dietro consiglio medico potete ricorrere ai medicinali (come la desmopressina, utilizzata in età pediatrica).

9. Cercate di non perdere la pazienza

Rimproverare il bambino o perdere la pazienza non lo aiutano a non bagnare più il letto. Così come non lo aiuta mettere in piazza le sue debolezze, facendolo vergognare davanti ad amici e parenti: l'imbarazzo aumenta invece stress e ansia. Quindi impedite a chiunque di prenderlo in giro, soprattutto a fratelli o sorelle, spiegando loro che l'enuresi notturna è un disturbo incontrollabile, del quale il bambino non ha nessuna colpa. In questo modo il bambino si sente "sicuro" in casa propria, e ridurre ansia e stress lo aiuta non poco. Infine, abbiate pazienza: prima o poi, per forza di cose, smetterà di fare pipì a letto.

10. Resistete alla tentazione del pannolino

E infine, resistete all'impulso di rimettergli i pannolini la notte, anche se cambiare le lenzuola ogni giorno può essere stressante.

Quando è il caso di fare una visita medica

In un documento della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale possiamo leggere che l'enuresi è il secondo problema per prevalenza in età pediatrica. Gli studi condotti nell'ultimo decennio riportano infatti una prevalenza del sintomo, con frequenza di almeno una volta al mese, nel 10-20% dei bambini di età di 5 anni e del 5-10% all'età di 10 anni. Ma quando è opportuno fare una visita medica?

In genere conviene non preoccuparsi prima dei 5-6 anni. Ma se il piccolo fa ancora la pipì a letto dopo i 7 anni, è il caso di prenotare una visita. È opportuno avvertire il medico anche se il bambino ricomincia a bagnare il letto dopo aver smesso per almeno 6 mesi.

Come pulire lenzuola e materasso

Quando, nonostante tutto, bagna il letto, per togliere l’odore di urina dalle lenzuola (che può essere molto, molto persistente) aggiungete un bicchiere di aceto bianco in lavatrice. Per pulire i materassi, prima di tutto asciugate il più possibile con un asciugamano, ma solo tamponando senza strofinare, finché premendo non esce più liquido dal materasso. A questo punto, imbevete tutta l’area della macchia di pipì con acqua ossigenata. Lasciate agire per 5 minuti e quindi ripetete il procedimento di asciugatura con l’asciugamano. Una volta che il materasso è asciutto, cospargete tutta l’area della macchia con bicarbonato e lasciatelo agire per 24 ore. Dopodiché rimuovetelo con l’aspirapolvere: il materasso sarà pulito e senza odori.

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Revisionato da Francesca De Ruvo - Aggiornato il 02.11.2023

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