Se il genitore non risponde perfettamente alla sua richiesta, il piccolo si infuria, insulta e persino picchia mamma e papà. E' il figlio tiranno, che si placa solo quando i genitori obbediscono ai suoi ordini.
Son sempre di più le famiglie in cui si verificano situazioni di questo genere. Sono i figli tiranni e in Francia a Montpellier è nato un vero e proprio centro per aiutare i genitori che non riescono a reagire.
Ma è colpa dei genitori se i figli si comportano da tiranni?
"No. Non si tratta di un problema educativo. Nella maggioranza dei casi il bambino presenta almeno un disturbo psichiatrico (deficit d'attenzione, iperattività, stati ansiosi ecc)"
spiega Nathalie Franc psichiatra responsabile del progetto dell'ospedale Saint-Eloi di Montpellier.
Si tratta però, secondo gli psicologi infantili, anche se non ci sono statistiche in appoggio, di un quadro clinico sempre più frequente. Diffuso soprattutto nelle famiglie ipercomprensive, sensibili ai bisogni dei bambini e attente alla sua istruzione e in particolar modo con i figli unici, adottati o che hanno avuto una malattia precedente.
Situazioni in cui la gerarchia famigliare non è più rispettata, dove i genitori non possono imporre regole, in cui i figli, non solo adolescenti, ma anche piccoli, insultano i genitori, o addirittura li aggrediscono fisicamente.
Questi atteggiamenti tirannici non sono da confondere con comportamenti normali che si verificano tra i due e i quattro anni e nell'adolescenza, dove i figli sono particolarmente oppositivi.
La tirannia è, invece, quando i genitori hanno paura del bambino e hanno totalmente perso il potere decisionale.
"La tirannia si installa progressivamente, insidiosamente. Alcuni bambini ad esempio chiedono ai genitori di entrare nei loro rituali, classificare con loro i peluche. Se l'atto non è perfettamente eseguito agli occhi dei bambini, gli adulti devono ricominciare.
I genitori si ritrovano colpevolizzati, umiliati, hanno paura dei loro figli e sviluppano sindrome depressive. Alcuni rinunciano ad andare in vacanza, alcuni smettono persino di lavorare, iniziando così un processo di isolamento sociale.
Dato che di solito la tirannia si esercita solo nella sfera familiare, chi ne sta fuori non si accorge di nulla. Bisogna aiutare questi genitori a chiedere aiuto all'esterno" dice la Franc.
Obiettivo del gruppo di sostegno: ridare fiducia ai genitori
Ecco perché il progetto del gruppo di sostegno del Sant-Eloi. La modalità è quella dell'auto aiuto: mamme e papà possono parlare tra loro e confrontarsi e in più c'è il supporto degli specialisti che forniscono gli strumenti necessari per affrontare il problema..
"La nostra scommessa è cambiare i genitori. Dando loro più fiducia in se stessi, togliendoli da certi meccanismi che tendono a ripetersi in casa. Spiegando che il comportamento tirannico dei figli non dipende dalla loro mollezza o in generale dalla loro incapacità di genitori ma, in molti casi, da vere patologie psichiatriche dei bambini, che andranno affrontate. Da noi vengono genitori attenti, dediti, ma affranti. Non sono colpevoli, ma vittime. E noi cerchiamo di toglierli da quello stato in modo che riprendano in mano la situazione" dice Florence Pupier una delle psichiatre che assiste i genitori agli incontri.
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