Le fiabe classiche dei fratelli Grimm e di Perrault? Fanno troppa paura e sono politicamente scorrette. E’ questa la conclusione di un sondaggio, commissionato dal sito inglese TheBabyWebsite.com, a cui hanno risposto 3mila mamme e papà della Gran Bretagna. La maggior parte degli intervistati (66%) ha detto però che le fiabe tradizionali contengono messaggi morali più forti rispetto alle fiabe attuali.
Una delle storie più contestate è Biancaneve e i sette nani. Per due motivi: la matrigna fa troppa paura e il riferimento ai ‘nani’ è giudicato politicamente scorretto.
Ma anche Cenerentola non incontra il favore delle mamme d’Oltremanica: “Fa sempre i lavori di casa e vive in mezzo alla cenere”.
E Cappuccetto Rosso? Non si salva nemmeno lei. Un terzo degli intervistati dice di non leggerla perché cammina da sola nel bosco e da sola deve affrontare il lupo che si è mangiato la nonna. Non parliamo di Hansel e Gretel, addirittura abbandonati dai genitori in mezzo al bosco!
Che cosa leggono allora i genitori inglesi ai loro pupi? Storie più moderne e allegre come Gruffalo o Winnie the Pooh. Il 75% degli intervistati ha detto infatti che evita di raccontare storie che potrebbero causare incubi notturni ai pupi.
“Le favole portano i bambini in un mondo incantato dove possono usare l’immaginazione e dove in genere i buoni vincono sui cattivi – commenta il sito TheBabyWebsite.com -. I bambini amano leggere una grande varietà di storie ed è veramente un peccato che oggi così tanti genitori rifiutino di leggere fiabe classiche che per secoli hanno divertito i bambini”.
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