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Il dolce effetto della voce della mamma sui figli

di Niccolò De Rosa - 17.05.2016 - Scrivici

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Lo studio dell'Università di Stanford ha visionato le reazioni del cervello dei bambini durante l'ascolto della voce materna. Coinvolte non solo le capacità uditive, ma anche quelle destinate al controllo dell'emotività, della sensazione di piacere e al riconoscimento visivo.

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La mamma è sempre la mamma. E anche solo la sua voce agirebbe sulle aree del cervello dei figli deputate alla sensazione di piacere. Indipendentemente da quello che dice.

Una ricerca condotta presso la Stanford University School of Medicine in California e pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences ha "fotografato" la reazione neurale causata dall'ascolto della voce materna nel cervello dei bambini.

Essa infatti agirebbe sulla corteccia uditiva attivando anche quelle aree del cervello deputate al controllo dell'emotività, alla sensazione di piacere.

Riscontrata anche una connessione con la facoltà di riconoscere i volti, dal momento che suoni e stimoli esterni possono facilmente evocare un collegamento con immagini e, appunto, persone

Neonati in grado di riconoscere la voce della mamma

Già molti studi passati hanno confermato che i bambini, sin dal loro primo giorno di vita, sono perfettamente capaci di riconoscere la voce della mamma distinguendola da quella di chiunque altro e riuscendo perfino ad ottenerne una sovrastimolazione, (una sorta di eccitazione), che mette in azione riflessi fisici come succhiare con maggiore energia il proprio ciuccio.

In questo particolare studio, lo staff supervisionato dal dottor. Vinod Menon ha voluto monitorare l'effetto della voce materna su 24 bambini di 7-12 anni (tutti in perfette condizioni di salute e senza deficit cognitivi). Le rispettive madri hanno registrato la loro voce emettendo suoni senza senso, così come hanno fatto altre donne, sconosciute però ai piccoli soggetti di studio. (Leggi anche: l'amore materno aumenta lo sviluppo del cervello dei bambini)

« In questo range d'età - ha spiegato Menon - dove molti bambini hanno già sviluppato buone proprietà di linguaggio, non volevamo usare parole dotate di senso compiuto perché ciò avrebbe coinvolto un tipo di circuiti cerebrali totalmente diverso»

Ai bambini sono stati dunque sottoposti all'ascolto delle registrazioni durante una risonanza magnetica e si e i ricercatori hanno quindi potuto guardare le "accensioni" delle varie parte del cervello che via via si innescavano: quando veniva riprodotta la voce della propria mamma, nel cervello dei bambini si attivava con vigore una vasta gamma di regioni neurali, come l'amigdala, centro dell'emotività, non limitate dunque alla mera funzione uditiva.

Nessuna risposta simile invece in risposta alle voci estranee.

Gli scienziati inoltre, hanno ricollegato l'intensità di reazione del cervello infantile alle facoltà di comunicazione sociale del bambino.

Nei prossimi mesi si ripeterà l'esperimento su bambini affetti da autismo e su adolescenti per vedere se la sindrome o l'età possono alterare il legame cognitivo tra madre e figlio.

FONTE: Science Daily,PNAS, University of Stanford

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