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Dislessia: 15 consigli per andare bene a scuola

di Federica Baroni - 13.09.2016 - Scrivici

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Fonte: alamy
Memorizzare per immagini e non per parole, creare mappe mentali, leggere con righelli di lettura, fare attività fisica... Sono alcuni dei trucchi che Alais Winton, dislessica essa stessa, ha messo a punto nel corso degli anni. Ora, diventata insegnante di un college gallese, ha messo per iscritto questi suggerimenti agli studenti che hanno il suo stesso problema nel libro "Dislessia. Guida pratica per ragazzi".   

In questo articolo

Avere dei disturbi di dislessia non significa non riuscire a scuola. Basta adottare le giuste strategie.
La docente inglese Alais Winton nel suo libro "Dislessia. Guida pratica per ragazzi" (Red) illustra alcune delle tecniche che le hanno consentito di superare le sue difficoltà nello studio dovute alla dislessia.
Ecco alcuni suggerimenti utili per chi ha figli con questo problema:

1 Usare strategie mnemoniche basate sulle immagini e non sulle parole

Sono molte le nozioni che bisogna imparare a memoria quando si va a scuola. E tenere le cose a mente è uno dei punti fondamentali per la buona riuscita scolastica.
Ma chi soffre di dislessia ha spesso difficoltà nel memorizzare le parole
Quindi la strategia giusta è memorizzare per immagini, (le immagini, infatti, attivano alcune aree del cervello più efficienti in chi soffre di dislessia). 

Si può provare con il trucco del "palazzo della memoria" che consiste nell'immaginare le parole da memorizzare nello spazio. Se vostro figlio deve  studiare i pianeti del sistema solare per esempio, ditegli di provare a immaginare Mercurio al centro del salotto,  Venere seduta sul divano....

Un'altra strategia sta nel creare una storia. Ad esempio se vostro figlio deve ricordare i primi otto elementi della tavola periodica, suggeritegli di considerarli come i protagonisti di una vicenda immaginaria: protagonista papà Idrogeno e suo figlio Elio....

2 Stimolatelo con i giochi di memoria

Allenate la memoria dei bambini con giochi come Memory, oppure, se grandicelli, con i giochi mnemonici che si trovano in rete, tipo : "Find the Suspect", "Path Memory", "Blind Spot!" ecc.

3 Organizzare lo spazio: ogni cosa "abita" in un suo posto


Essere ordinati può fare la differenza a scuola e, un domani, sul lavoro.
Abituate i bambini a tenere i quaderni e i libri sempre nello stesso posto, suggerendogli l'idea che ogni cosa "abiti" in un posto diverso. Ad esempio, dite a vostro figlio che i pennarelli abitano nell'astuccio che sta sopra la scrivania e i quaderni abitano nel primo cassetto, mentre i fogli da disegno nel secondo...

4 Organizzare il tempo: fare delle liste


Per gestire il tempo abituate vostro figlio a creare le liste delle cose da fare.
Ad esempio: compiti di matematica, lezione di calcetto, merenda, ripasso di geografia, cena, lettura del libro e nanna.

Leggi anche: 15 tabelle ispirate al metodo Montessori per insegnare ai bambini come organizzare la giornata

5 Studiare con le mappe mentali


Le mappe mentali si sono rivelate fondamentali per facilitare l'apprendimenti di dislessici e non solo. Aiutano a fissare i concetti chiave della lezione e a ripassare facilmente.


Come si costruisce una mappa mentale:

  • Al centro del foglio si disegna l'immagine esplicativa di quello che c'è da studiare;
  • Da questa immagine si diramano dei raggi e ognuno rappresenta un sottoargomento;
  • Ogni sottoargomento può essere diviso in rami più piccoli contenenti parole che rimandano a ulteriori approfondimenti.
  • Le mappe devono essere le più colorate possibili. Infatti i colori stimolano il cervello e la memoria.
  • Si possono fare a mano o usando programmi specifici come ad esempio coggle.it

6 La difficoltà di leggere e come superarla


"Leggere è stata una delle esperienze più impegnative ma arricchenti che mi sia mai capitata" scrive la Winton.
Il problema è che nel soggetto dislessico le operazioni della lettura e della scrittura risultano particolarmente complicate a causa di un disturbo neurobiologico che riguarda proprio la difficoltà a riconoscere le lettere, i segni dell'ortografia, le regole di conversione dei suoni in lettere e la costruzione delle parole partendo dal testo scritto.
Quindi il processo meccanico della lettura può risultare molto difficile. A un ragazzino che soffre di dislessia può capitare anche che le parole si spostino per la pagina (sindrome di Irlen), oppure di leggere un paragrafo e arrivare alla fine senza avere capito quello che ha letto.

7 Righelli colorati da lettura

Per agevolare la lettura La Winton consiglia di provare con i righelli colorati: si trovano sul sito: fabbricadeisegni.it oppure su: orsoazzurro.it

Inoltre, una ricerca condotta dal Dyslexia Research Trust su un gruppo di bambini dislessici che hanno indossato lenti blu per tre mesi ha fatto registrare un notevole accrescimento delle capacità di lettura.

L'azzurro sembra, infatti, correlato all'attivazione delle aree cerebrali preposte alla concentrazione.
Un altro beneficio sembrerebbe venire dall'uso di mascherine con lenti gialle, questo perché il giallo aumenterebbe la definizione dei contorni, rendendo il testo più visibile;

Leggi anche: Dislessia: stimolare il cervello per migliorare la lettura

8 Usare software compensativi


In Italia esiste la legge 170/2010 che ha espressamente previsto per gli studenti che soffrono di Disturbi specifici dell'apprendimento o Dsa, il diritto a usare strumenti compensativi.
Si tratta di software appositamente studiati per aiutare a superare le difficoltà di comprensione della lettura, ad esempio, trasformando un testo scritto in un file vocale.

9 Associare ciò che si legge a un'immagine mentale


Ronald D. Davis suggerisce nel suo libro "Il dono della dislessia" di provare ad associare ciò che si legge a un'immagine mentale o a una sensazione ogni volta che si incontra un segno di punteggiatura.
Un altro suggerimento è di fermarsi ogni tanto per chiedersi se si sta comprendendo quello che si legge e immaginarsi di spiegarlo a voce a qualcuno.

10 Giochi di parole


Anche se per la dislessia non esiste una cura magica, fare giochi che prevedono la costruzione delle parole può produrre miglioramenti nel tempo.
Quindi possono essere utili giochi come Scarabeo o il Paroliere.

11 Stabilite delle pause


Quando vostro figlio è davanti a una difficoltà, non riesce a risolvere un'equazione, non sa come andare avanti in un tema, ditegli di fare una pausa. Lasciare lì il problema e riprenderlo più tardi aiuta il cervello a maturare inconsciamente una soluzione. Questa tecnica è più utile che struggersi davanti a un ostacolo.

12 Lo sport fa bene al cervello


Diversi studi scientifici hanno ormai dimostrato il legame tra attività fisica e miglioramento delle capacità e della funzionalità cerebrale.
E secondo uno studio dell'università di Cambridge l'atto di correre sarebbe collegato allo sviluppo di nuove cellule cerebrali, soprattutto quelle della memoria.
Quindi l'esercizio fisico non solo è un ottimo antistress ma favorirebbe l'apprendimento.

Leggi anche: I bambini che fanno sport hanno più memoria

13 I benefici della creatività


Anche le attività creative sono importantissime. Pittura, disegno, collage, canto, recitazione, servono a stimolare il pensiero positivo e a migliorare l'umore, favorendo l'apprendimento e innalzando la qualità della vita.

14 Non aver paura di fare domande in classe

Spiegate a vostro figlio che è importante fare domande agli insegnanti e che non esistono domande stupide!

15 Festeggiatelo!

E infine festeggiate ogni suo successo, in qualsiasi campo sia. Siate sempre fieri dei suoi risultati positivi e celebrateli.

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Aggiornato il 24.09.2018

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