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Inglese bambini, 10 modi DIVERTENTI per impararlo a casa

di Maria Cristina Renis - 05.02.2015 - Scrivici

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Da bambini apprendere le lingue è naturale, basta farlo divertendosi. Si possono guardare i cartoni in lingua originale su youtube, giocare a nascondino "in lingua" oppure ospitare una ragazza alla pari. Ecco 10 consigli pratici per imparare l'inglese giocando. 

In questo articolo

Conoscere bene l’inglese significa avere una marcia in più e uno strumento capace di aiutarli a farsi strada nel mondo. Ma per i nostri figli è indispensabile conoscerlo bene e soprattutto impararlo il prima possibile. In età prescolare possibilmente, perché l’apprendimento delle lingue durante la prima infanzia è qualcosa di naturale e privo di sforzo, ma anche con attività collaterali durante la scuola dell’obbligo. Insomma, da piccoli apprendere le lingue è naturale, basta farlo divertendosi. Infatti se imparare una nuova lingua significa giocare, allora i piccoli saranno ben felici di farlo.


Ne abbiamo parlato con Giulia Sparano, insegnante di lingue, che ci ha suggerito alcuni consigli pratici.

1) Partire dalle parole più familiari


L’inglese è ormai ovunque... Basti pensare alla presenza di anglicismi nella nostra vita quotidiana che anche i bambini utilizzano: “giocare a un videogame”, “attaccare gli stickers”, “il mouse del computer” e molti altri esempi.... Ma spesso i bambini non conoscono il vero significato del termine, o meglio, la traduzione.

Già partendo dal tradurre insieme a loro queste parole di uso comune, si trasmettono delle conoscenze. Attraverso domande tipo “Ma sai cosa vuol dire stickers?” il bambino proverà a indovinare la parola. E se non dovesse indovinarla, sarà sufficiente suggerirgliela con domande del tipo “Ma cosa fai con gli stickers?” e vi risponderà “Li appiccico”. Ecco, è esattamente questa la traduzione di stickers, dal verbo “to stick” che significa “appiccicare”.

In questo modo i bambini tratterranno le parole abbinandole ai contesti a loro più familiari. Per i genitori che volessero usare un vocabolario, consiglio l’utilizzo del dizionario online Wordreference.

2) Leggere i libri in lingua


Per i più piccoli, il modo migliore per imparare l’inglese è, senza dubbio, quello di utilizzare delle immagini. In commercio ci sono ormai tanti tipi di libri che veicolano il lessico attraverso le icone in modo da abbinare facilmente una parola a un’immagine.

Attenzione però alla pronuncia: meglio procurarsi un libro dove questa sia specificata. La pronuncia è, infatti, il primo ostacolo per i bambini, specialmente se stanno imparando a leggere in italiano.

3) Usare le App


Nell’era degli smartphone e dei tablet, esistono delle App molto semplici da usare ed estremamente utili non solo per i bambini, ma anche per gli adulti che vogliano affacciarsi all’apprendimento dell’inglese o migliorarlo.

Alcune sono “Fun English”, della Pumking Production (dai 3 anni in su), “Impara l’inglese Giocando” (4-6 anni), “Disco G.” (6-10 anni). La comodità e l’efficienza di una App, al posto di un semplice libro sta, senza dubbio, nel risolvere il problema della pronuncia con tracce audio e nell’avere una grafica più interattiva.


Inoltre se esercizi, puzzle, giochi a tema vengono fatti su un tablet o su uno smartphone, tanto meglio: il bambino, infatti, viene instradato non soltanto al bilinguismo, ma anche ai cosiddetti “codici digitali”. E poi in rete almeno il 90% dei contenuti per l’infanzia sono proprio in inglese…

4) Guardare i cartoni su YouTube


Un’altra attività che consiglio ai miei allievi, di tutte le età, è guardare i cartoni animati su YouTube, specialmente quelli di Peppa Pig che piacciono ai più piccini, ma che, al contempo, contengono tantissime parole utilissime di uso quotidiano anche per i grandi. Per trovarli in rete basta scrivere “Peppa Pig English” o il nome di un altro cartone seguito dalla parola “English” nel campo di ricerca del sito Youtube. Oltretutto pochi sanno che i nomi degli animali protagonisti del cartone iniziano con la lettera della parola inglese: per esempio Peppa è pig (maiale), Suzy è sheep (pecora), Danny è dog (cane), Rebecca è rabbit (coniglio) e via dicendo: un altro modo divertente per memorizzare il termine inglese.


A quanti non avessero un livello di inglese alto suggerisco di guardare prima il video in italiano e poi rivederlo in inglese, subito dopo: avendo una traccia della lingua italiana, infatti, è più facile comprendere le espressioni e imparare nuovi vocaboli. Tendenzialmente consiglio di vedere dei video di una durata medio-corta (5-15 minuti) poiché quando la lingua non è compresa del tutto rischia di provocare frustrazione nel bambino e soprattutto uno scarso interesse.


Vi invito, inoltre a visitare il mio canale YouTube “Infinitamente Lucilia” dove potrete seguire lezioni di inglese semplificate per ragazzi e adulti, nonché pormi domande su dubbi e curiosità.

5) Guardare i dvd


Per i bambini più grandi, con un livello di inglese più alto e una velocità di lettura buona, consiglio la visione di un cartone animato in dvd, inizialmente con i sottotitoli in italiano per associare la parola inglese a quella italiana. Solo in un secondo momento si potrà passare alla visione del film in inglese con i sottotitoli in inglese, per imparare anche come si scrive. Infatti, se durante l’apprendimento esiste anche una traccia visiva delle parole la memorizzazione è più semplice. Consiglio i cartoni animati non solo perché più divertenti, ma anche perché le voci sono doppiate e l’audio è, pertanto, più pulito.

6) Ascoltare canzoni


Filastrocche e canzoni sono alleate infallibili. In rete si possono cercare canzoni semplici in inglese sempre cercando “easy songs for children” sempre nel portale Youtube: con la musica, infatti, memorizzare diventa molto più facile. Magari scegliendo una canzoncina a tema sul Carnevale, sul Natale o per il compleanno dell’amichetto del cuore.

7) Giocare a nascondino


Per quei bambini che proprio non sanno stare fermi, o che si annoiano facilmente, ecco dei giochi divertenti con comandi molto semplici in lingua: si può iniziare nascondere degli oggetti per casa e guidare il bambino alla scoperta degli stessi tramite indicazioni come “turn left” (vai a sinistra), turn right” (vai a destra), straight on, go back, open the door, pass the sofa, ecc... in modo da insegnare loro i vocaboli della casa e le direzioni.

Oppure si può giocare a nascondino contando in inglese o nascondere un oggetto e guidarlo tramite comandi come “water=acqua” se il bambino è lontano (e aggiungere “sea=mare” oppure “ocean=oceano” se i bambini sono molto lontani) e dirigerli con “fire=fuoco” se sono vicini all’oggetto.

8) Andare a teatro


Molto utile anche coinvolgere i bambini negli eventi culturali della propria città.

Divertentissimo, per esempio, lo spettacolo “Mrs Spelling e i Fumbles” che introduce i piccoli alla lingua inglese in modo divertente e originale. Mrs Sara Spelling è un’imprevedibile e originale maestra di inglese ossessionata dagli errori di spelling dei suoi allievi che creano dei Fumbles, esserini dispettosi che incarnano l’errore commesso.. Ad esempio un airplane si trasforma in hairplane, ovvero un aereo capellone… Lo spettacolo prevede la partecipazione di 5 bambini del pubblico, che nelle vesti di bambini allievi di Mrs Spelling, porteranno sul palco ognuno il proprio fumble.


L’attrice protagonista è Teresa Pascarelli, autrice e conduttrice anche del programma di successo “1,2,3… Perché? Impara l’inglese con me!” su Nick Junior, della sitcom bilingue “Nuts” ormai in replica da 6 anni, autrice originale di “Tracy e Polpetta” del Divertinglese (Rai), e di altri progetti di edutainment. Non solo. L’autrice e Digital Tales stanno realizzando la miniserie tv e una app multipiattaforma dei Fumbles contenente giochi dei Fumbles, entrambi in uscita questo mese.


Lo spettacolo è in scena il 31 gennaio al teatro Manzoni di Milano, e a Roma il 16 febbraio al Sistina e l’8 marzo al Brancaccio (bambini fino a 14 anni 10 €).

9) Partecipare a un laboratorio


Naturalmente ogni età ha interessi diversi e la lingua si può imparare anche da un punto di vista pratico. I laboratori di arte, musica, scienze o altre attività ricreative gestiti da persone che parlano inglese, per esempio, sono un’ottima soluzione per assecondare le passioni individuali dei piccoli.

L’importante è che l’educatore sappia entrare in relazione con i bambini, trasmettendo loro passioni, emozioni ed espressioni tipiche in modo naturale, senza mettersi in cattedra come l’insegnante a scuola. Un cuoco inglese, per esempio, può essere molto credibile e naturale, oltre che efficace: trasmetterà l’apprendimento di un nuovo modo di vedere le cose, un altro punto di vista, insomma.

10) Ospitare una ragazza alla pari


Per chi volesse, invece, fare una scelta un po’ più “full immersion”, è molto utile ospitare una ragazza alla pari di un paese anglofono, rivolgendosi a una delle diverse associazioni che forniscono questo servizio (per esempio aupair-world.it, totalnannies.com)


Alle mamme milanesi, infine, consiglio di consultare il sito easymilano.it e richiedere una copia gratuita della rivista omonima dove trovare tutte le iniziative legate alla lingua inglese o consultare gli annunci di lavoro delle madrelingue disponibili sul territorio che potranno trascorrere del tempo con i vostri figli.

Leggi anche: inglese e bambini, si impara dalla mamma

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Aggiornato il 30.09.2015

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