Quasi un terzo dei bambini italiani ha problemi di peso. A fare i conti con i chili di troppo è il 30,6% di chi ha 8-9 anni, di cui il 21,3% è in sovrappeso e il 9,3% obeso.
I dati emergono dall'ultima indagine di OKkio alla Salute, su dati raccolti nel 2016.
Cos’è OKkio alla SALUTE?
OKkio alla SALUTE è un sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni) e i fattori di rischio correlati. Obiettivo principale è descrivere la variabilità geografica e l’evoluzione nel tempo dello stato ponderale, delle abitudini alimentari, dei livelli di attività fisica svolta dai bambini e delle attività scolastiche favorenti la sana nutrizione e l’esercizio fisico, al fine di orientare la realizzazione di iniziative utili ed efficaci per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute dei bambini delle scuole primarie.
È nato nel 2007 nell’ambito del progetto “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni”, promosso e finanziato dal Ministero della Salute/CCM, ed è coordinato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in collaborazione con le Regioni, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
In pratica, un bimbo di 8-9 anni su 5 è sovrappeso e uno su 10 obeso. E, anche se i dati evidenziano un leggero miglioramento rispetto al passato (nel 2008 il 23,2% era in sovrappeso e il 12% obeso), resta comunque importante l'informazione rivolta alle famiglie sui rischi di una cattiva alimentazione e sull’importanza della prevenzione.
Confermata inoltre la tendenza regionale: i bimbi più in sovrappeso sono al Sud Italia e nel Centro, anche se il gap tra regioni è lievemente diminuito.
I genitori continuano a sottostimare l'eccesso di peso dei figli
Un'altra tendenza che si conferma? I genitori spesso rischiano di sottostimare l’eccesso di peso. In particolare, tra le mamme di bambini in sovrappeso o obesi, il 37% ritiene che il proprio figlio sia sotto-normopeso e solo il 30% pensa che mangi troppo.
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L'importanza della colazione
Altra tendenza che si conferma dall'indagine: l’8% dei bambini salta la prima colazione e il 33% fa una colazione non adeguata, cioè sbilanciata in termini di carboidrati e proteine.
Eppure, la ricerca scientifica ha evidenziato il ruolo fondamentale che ha il primo pasto del mattino per una sana alimentazione e per non cedere, nel corso della giornata, a snack ipercalorici. Il rischio di abbuffarsi durante la ricreazione, è dietro l'angolo. Con il problema di arrivata a pranzo con poca fame.
Per saperne di più: l'alimentazione del bambino 6-10 anni
L'importanza della merenda
Anche lo spuntino a ricreazione è importante per spezzare la fame e fare il pieno di energia per non subire cali di attenzione e soccombere alla stanchezza. Ma deve essere salutare e fornire il 5-10% delle calorie giornaliere (circa 100-125): meglio se a base di frutta, da evitare invece panini super farciti, pizzette grondanti di olio e merendine ipercaloriche.
Eppure Okkio alla Salute ha evidenziato che il 53% dei bambini fa una merenda di metà mattina troppo abbondante.
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E la frutta e la verdura? Ancora troppo poca
Il 20% dei genitori ha dichiarato infatti che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura e, al contrario, il 36% ha ammesso che i piccoli di casa assumono abitualmente bevande zuccherate o gassate.
Attenzione alla sedentarietà
L’alimentazione squilibrata, però, non è la sola responsabile dei chili di troppo. Sul banco degli imputati anche uno stile di vita troppo sedentario. Nel 2016 il 18% dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine, il 23,5% dei bambini svolge giochi di movimento al massimo un giorno a settimana, il 33,8% dei bambini svolge attività fisica strutturata al massimo un giorno a settimana e solo 1 bambino su 4 ha l’abitudine di andare a scuola a piedi o in bicicletta.
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L'attività fisica, insomma, è la grande assente dalla quotidianità dei nostri bambini, a favore di giochi sedentari, che a volte rischiano di prendere il sopravvento in particolare nei giorni festivi. Il 41% dei bambini che frequentano la scuola elementare, per esempio, guarda la televisione o gioca con i videogiochi più di 2 ore al giorno e il 44% ha la TV in camera.
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