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Bambini in montagna

di Alice Dutto - 16.06.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Dove andare con i bambini in montagna e come organizzare al meglio la gita. Ecco tanti consigli di Antonella Bonaldi, presidente della commissione centrale di alpinismo giovanile del Club alpino italiano

In questo articolo

Bambini in montagna

Una meta ideale per le vacanze in famiglia è la montagna dove si respira aria pulita e si può stare a contatto con la natura, muovendosi e rilassandosi. Non a tutti i bambini però piace l'idea o, semplicemente, non sanno che cosa si perdono.

«I vantaggi della montagna sono molti, per farla amare ai bambini dovrebbe essere proposta come luogo di avventura, meraviglia e scoperta» suggerisce Antonella Bonaldi, presidente della commissione centrale di alpinismo giovanile del Club alpino italiano.

Da quando portare i bambini in montagna

Se è vero che non è mai troppo presto per iniziare a portare i piccoli in alto, è vero che bisogna fare attenzione all'altitudine soprattutto se si parla di neonati.

«Le prime camminate si possono già iniziare a 3 anni – riprende l'esperta –. In questa fase è importante raggiungere la meta seguendo il ritmo dei piccoli. Ciò non vuol dire andare lentamente, ma anche assecondare le loro curiosità e le loro richieste strada facendo».

È inoltre consigliato munirsi di appositi zaini porta bambini per trasportarli quando sono troppo stanchi. «Questi devono essere comodi sia per voi che per loro, con spallacci regolabili, cintura in vita e qualche pratica tasca porta oggetti; meglio se sono muniti di una tendina che ripara i piccoli dal sole e realizzati con materiali morbidi e di qualità».

Altitudine e neonati

  • Fino all'anno, mai salire sopra i 1200 metri
  • Dopo l'anno si può arrivare anche fino a 2500 metri
  • Osservate sempre le reazioni del piccolo

Come organizzare una gita in montagna

«Un'idea per rendere più interessante e a misura di bambino la gita in montagna è quella di scegliere un itinerario durante il quale mamma e papà possono raccontare una favola che si conclude una volta giunti a destinazione».

Fino ai 7-8 anni circa, è bene scegliere percorsi brevi, con scarse pendenze, «poi piano piano si può incrementare sia la durata che la pendenza a seconda dell'allenamento e delle condizioni fisiche dei ragazzi».

Importante è verificare che durante il percorso «ci siano dei punti di sosta, meglio se si tratta dei rifugi, ma vanno bene anche aree attrezzate o semplicemente radure dove riposare. Queste informazioni si possono avere chiedendo direttamente in loco alle Pro Loco, APT, ma anche telefonando direttamente ai rifugi».

È sempre buona norma portare con sé dei viveri: «meglio acqua naturale o bevande non gassate e cibi leggeri, o in ogni caso che piacciano ai propri figli, in modo da essere autosufficienti se per qualsiasi motivo non si riuscisse ad arrivare al rifugio».

Anche l'abbigliamento deve essere adeguato alla quota a cui si pensa di arrivare. «Spesso si parte in macchina la mattina dalla pianura e si arriva magari a 1500 metri: lo sbalzo termico potrebbe creare disagio. Ecco perché si consiglia un abbigliamento a strati e poi di portare con sé una giacca anti-pioggia, un cappellino, gli occhiali da sole, creme solari e anti-zanzare. Per proteggere i piedi poi bisogna calzare le scarpe da trekking: quelle da tennis non vanno bene».

Dopo i tre anni lasciate che i bambini portino con loro uno zainetto, anche piccolo e semi vuoto, magari con un giocattolo e una borraccia: «serve a completare il gioco del piccolo escursionista».

Finita la camminata, una volta tornati a casa, «riguardate le foto che avete scattato durante il percorso e commentatele insieme, lasciando ai bambini la possibilità di esprimere tutte le emozioni che hanno vissuto. Nei giorni successivi potreste creare "l'album di viaggio" dove attaccare qualche foto o eventuali disegni e tenerlo pronto per la prossima avventura!».

Bambini in montagna: gli itinerari

Ecco la selezione di itinerari realizzata da Antonella Bonaldi per facilitare le mamme e i papà che vogliono accompagnare in montagna i loro bambini.

  1. Sentiero Spirito del bosco – Como, Lombardia
  2. Al rifugio Gerli Porro – Sondrio, Lombardia
  3. Lago delle Streghe e Lago Devero – Verbano-Cusio-Ossola, Piemonte
  4. Rifugio Valasco (Parco Nazionale Alpi Marittime) – Cuneo, Piemonte
  5. Il castello della Signora dei falchi – L'Aquila, Abruzzo
  6. I forti di Genova – Genova, Liguria
  7. La montagna di Roma – Rieti, Lazio

1. Sentiero Spirito del bosco – Como, Lombardia


È un sentiero “magico”, che allena la sensibilità all’ascolto e all’osservazione, dove si possono incontrare le creature che vivono nel bosco, in ogni anfratto, nei tronchi, nelle pietre, nella luce e nell’ombra.
Lungo il percorso, troverete gnomi, folletti, l'asino ubriaco e tantissimi altri personaggi molto interessati; ci sono anche passerelle, ponticelli e addirittura un piccolo labirinto. Insomma, una passeggiata ideale per famiglie, non molto faticosa e a due passi da Milano. Il consiglio è quello di guardare ovunque in ogni direzione, rimarrete stupiti! Per il ritorno si può percorrere la mulattiera che, passando dai ruderi del Secondo Alpe, riporta al Prim'Alpe e quindi al punto di partenza.

Partenza: Canzo (CO), 400 m - Arrivo: Terz'Alpe, 800 m Dislivello totale in salita: 400 metri
Tempo: 1:30 ore
Difficoltà: (E) Mulattiera fino al Prim'Alpe, poi sentiero facile
Periodo consigliato: Tutto l'anno

2. Al rifugio Gerli Porro – Sondrio, Lombardia

La passeggiata è breve e adatta a famiglie con bambini. Il punto di partenza è la piazza della Chiesa di Chiareggio, dove si può parcheggiare per poi seguire il sentiero che scende al torrente Mallero. Si attraversa il corso d'acqua e ci si inoltra in un bosco di abeti e larici lungo una mulattiera. Alcuni tornanti ci conducono all'imbocco della Val Ventina in vista del Rifugio.

Partenza: Chiareggio 1612 m - Arrivo: Rifugio Gerli Porro all'Alpe Ventina 1965 m
Dislivello: 350 m Tempo: 1.40 h Difficoltà: Facile

3. Lago delle Streghe e Lago Devero – Verbano-Cusio-Ossola, Piemonte

Per raggiungere il Lago delle Streghe si può percorrere interamente la piana per poi salire sul sentiero ben marcato.

C'è però un'alternativa altrettanto appagante, ma all'ombra! Appena passato l'abitato, voltate a destra, lasciando la Pensione Fattorini alla vostra sinistra. Imboccate il sentiero che porta a Crampiolo: passerete su un caratteristico ponte di legno, da qui il sentiero si snoda con qualche tratto di salita, costeggiato all'inizio dal fiume, tra meravigliosi lariceti e piantine di mirtilli. L'abitato di Crampiolo si raggiunge in 40 minuti da qui il lago dista solo pochi minuti di sentiero pianeggiante.

Partenza: Devero 1640m Dislivello: 100 m
Tempo: 1.00h
Difficoltà: Facile

4. Rifugio Valasco (Parco Nazionale Alpi Marittime) – Cuneo, Piemonte

Dalle Terme di Valdieri nell'alta valle del torrente Gesso, si imbocca la "gippabile" chiusa al traffico che porta al Pian del Valasco. Dopo aver percorso in salita 5 km in parte sulla "gippabile" e in parte sul vecchio sentiero reale di caccia si raggiunge il piano superiore di Valasco dove sorge l'omonimo rifugio. L'edificio, dall'architettura caratteristica (a pianta quadrata con due torrette, sembra un fortino) era utilizzato un tempo dai Re d'Italia come casa per ferie e base per le battute di caccia; sorge su un ampio pianoro alluvionale in mezzo a un'interessante torbiera d'alta quota, in una zona ricca d'acqua e di laghi.

Partenza: Terme di Valdieri 1390m
Dislivello: 420 m
Tempo: 1.40h

5. Il castello della Signora dei falchi – L'Aquila, Abruzzo

Fino a l'Aquila est con A24, poi SS 17 in direzione Sulmona; a Barisciano deviazione per Castel del Monte, si segue la strada fino al paese di Calascio. Si può lasciare l'auto in paese, nei pressi del fontanile. Dal bivio per Castel del Monte si segue la strada asfaltata per circa 200 metri fino al ristorante "da Carla"; di fronte sulla destra parte una sterrata, la si segue per pochi metri e quindi si prende un sentiero ben evidente che sale a mezzacosta. Sempre seguendo questo sentiero, alternando brevi tratti ancora sulla sterrata, si perviene alle mura e quindi al borgo antico di Calascio Vecchia.

È il più alto e senz'altro il più scenografico castello dell'Appennino, costruito sulla cima di una dorsale ai margini meridionali del Gran Sasso. È un castello di quelli che i bambini solitamente si immaginano: con un mastio centrale e quattro torri angolari. Assieme al borgo diroccato di Calascio Vecchia è il luogo più adatto per scatenare la fantasia dei bambini.

Partenza: Calascio Nuova
Dislivello: 320 m
Tempo: 3,00 ore a/r
Difficoltà: facile

6. I forti di Genova – Genova, Liguria

Bellissima escursione che, per i bambini, unisce al fascino dei forti, anche l'emozione di un viaggio in funicolare. La partenza per questa escursione è Righi, dove arriva la funicolare che sale da Largo Zecca, non lontano dalla stazione di Genova Principe. Dall'arrivo della funicolare ci si dirige verso Torre Specola e, camminando lungo le mura del Castellaccio, si raggiunge via delle Baracche dalla quale si imbocca il sentiero dell'acquedotto per poi salire fino alla sella del Forte Diamante. Da qui poi ci si dirige verso Forte Puin. Da questo forte, lungo il sentiero delle mura, si raggiunge prima Forte sperone e poi Forte Begato. Da qui in circa 30 minuti si ritorna alla stazione della funicolare.

Partenza: Righi
Dislivello: 376 m
Tempo: 3,00 ore
Difficoltà: facile

7. La montagna di Roma – Rieti, Lazio

Il raggiungimento di una cima è, per i bambini e non solo, motivo di vanto. Questa è un'escursione non particolarmente impegnativa che permette di giungere in cima alla montagna di Roma. Da Rieti si seguono le numerose indicazioni per Terminillo; la strada sale con numerosi tornanti fino a Pian del Valli e da qui a sella di Leonessa. Dalla Sella in circa 3 km si è al Rifugio Sebastiani, dove si parcheggia. Dal rifugio si scende nel valloncello subito sotto al medesimo, seguendo il ben segnato sentiero CAI. Quasi subito si comincia salire la dorsale sud-est del Terminillo, prima ripida e sassosa e poi quasi pianeggiante.

Dopo alcuni tratti in mezzo a roccette, dove i bambini sicuramente si divertono, il sentiero torna ripido fino a giungere in vetta a quota 2214 m.

Partenza: Rifugio Sebastiani Dislivello: 400 m
Tempo: 2,30 ore a/r
Difficoltà: media

Domande e risposte

Come possono giocare i bambini in montagna?

In estate le famiglie possono portare i bimbi ai laghi di montagna e lasciarli giocare in apposite aree sicure dove addetti specializzati li guidano in giochi d’acqua tra scivoli e barchette.

Perché andare nei parchi avventura?

Il divertimento nei parchi avventura è assicurato: funi con le quali lanciarsi ed attraversare il bosco oppure percorsi ad ostacoli fatti di pietre e tronchi ed ancora ponti di legno sospesi a diversi metri di altezza da attraversare senza paura.

Quali attività si possono fare in montagna con la famiglia?

Oltre le passeggiate, si possono fare percorsi in bicicletta visitando così tutto il territorio senza grosse difficoltà. Questi percorsi sono pensati per le famiglie, dotate di punti ristoro, panchine e tavolini dove riposarsi all’ombra del bosco.

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