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Fecondazione, i trucchi per capire se sei nel centro giusto

di Mariateresa Truncellito - 15.05.2013 - Scrivici

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Fonte: Roman Kosolapov / Alamy / IPA
Esistono alcune caratteristiche che ogni centro deve possedere, almeno in linea di massima. Se mancano o non convincono fino in fondo, è il segnale che qualcosa non va. Ecco i consigli.

In questo articolo

Esistono alcune caratteristiche che ogni centro deve possedere, almeno in linea di massima. Se mancano, o se certi aspetti dell’esperienza non convincono fino in fondo, è il segnale che qualcosa non va. Ecco gli aspetti ai quali prestare attenzione.

Niente dubbi


Dopo il primo colloquio non bisogna uscire con dubbi non chiariti: il medico deve essere paziente, esauriente e rispondere in modo chiaro a tutte le domande, anche le più ‘strane’, senza far sentire a disagio la coppia.

Ambiente ok


L'ambiente deve essere confortevole e soprattutto dare l'impressione di una buona organizzazione.

Documenti in mano


Alla fine del colloquio, il centro deve fornire una documentazione con la procedura delle cure spiegata passo per passo. E’ bene aspettarsi dagli esperti una precisazione sul fatto che il protocollo verrà personalizzato per il caso della coppia anziché applicato indiscriminatamente.

Chiarezza


E' importante che ogni aspetto dell'intera procedura sia spiegato con chiarezza e in anticipo, compresi il numero di monitoraggi ecografici ed esami del sangue necessari a verificare l'andamento delle cure.

Niente false aspettative


I risultati e le percentuali di successo devono essere realistici: diffidare di chi vanta performance miracolose o cade in contraddizione, per esempio rimangiandosi le percentuali di successo vantate sul proprio sito Internet.

Secondo medie generali, il centro dovrebbe avere un tasso di gravidanze - e quindi di cicli andati a buon fine - al di sopra del 25-28%. Attenzione, però: se la fetta delle pazienti quarantenni è ampia, non è facile avere tali risultati (dopo quell’età, infatti, le percentuali di successo scendono al 10-15%). E ciò accade in molti i centri italiani, pubblici o privati. Quindi vale la pena di chiedere anche qual è l’età media delle pazienti trattate.

Esperienza


I medici e il personale devono poter dimostrare una buona esperienza nel campo dell'infertilità. E anche il centro nel complesso dovrebbe avere la sua esperienza: meglio se è aperto da tempo e ha un buon numero di cicli annui.

Al lavoro nel week end


Sarebbe preferibile scegliere un centro attivo anche di sabato e di domenica, così da non dover rimandare il prelievo degli ovociti o il transfer. Anche se va detto che una buona organizzazione degli interventi e delle terapie dovrebbe ovviare i problemi legati al week-end.

Consulenza scientifica di Rossella Nappi, ginecologa ed endocrinologa responsabile del centro di PMA del Policlinico San Matteo di Pavia

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Aggiornato il 15.06.2018

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