Capelli lunghezza spalla grigio-bianchi, sorriso smagliante e un neonato tra le braccia. Questa l'immagine di Cindy Reutzel, 53 anni, di Naperville, nello stato americano dell’Illinois. E' lei la nonna-mamma che una settimana fa ha dato alla luca sua nipote, la piccola Elle Cynthia Jordan.
Tutto ebbe inizio nel 2010, quando alla figlia di Cindy, Emily, diagnosticarono un tumore alla cervice uterina. Emily e il marito Mike sognavano da tempo di allargare la propria famiglia e la coppia aveva appena scoperto di aspettare il loro primo figlio.
'Non riesco nemmeno a descrivere quello che significa: scoprire di avere il cancro e di non aver più nessuna possibilità di portare a termine una gravidanza', ha raccontato la 29enne all’Associated Press.
Emily deve decidere se curarsi o tenere il bambino. Opta per l'aborto e inizia la sua lotta contro il cancro. Le asportano l'utero, togliendole qualsiasi possibilità di avere figli in futuro.
Nove mesi fa la svolta: Cindy, la madre di Emily, si offre per portare a termine una gravidanza al posto suo. I medici erano infatti riusciti a salvare alcuni ovuli di Emily prima del trattamento contro il cancro. Se all'inizio l'ipotesi poteva sembrare tanto remota quanto folle, con il passare del tempo i due si convincono. E nasce così Elle, da un ovulo di Emily, fecondato con lo sperma di Mike e impiantato nell'utero di Cindy.
'Quando li vedo tenere in braccio la bimba, è tutto quello che avrei sempre voluto per loro - meglio di quanto avrei immaginato' dice Cindy.
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