Spermiogramma
Nell'uomo è il test di primo livello per eccellenza, il più importante per accertare problemi di fertilità maschili. Consiste in un esame del liquido seminale grazie al quale vengono valutati:
- quantità dell'eiaculato;
- numero di spermatozoi totali (nella norma dovrebbe essere superiore ai venti milioni);
- motilità progressiva, fondamentale per la capacità degli spermatozoi di raggiungere l'ovocita;
- percentuale di spermatozoi con malformazioni.
Spermiocoltura
È un esame che può essere effettuato contestualmente allo spermiogramma e serve per ricercare eventuali infezioni batteriche nel liquido seminale (Chlamydia e Ureaplasma).
Dosaggi ormonali
Viene richiesta in presenza di uno spermiogramma anomalo. Mediante un esame del sangue si valutano i dosaggi di FSH (che nell'uomo è l'ormone principalmente coinvolto nella produzione di liquido seminale e spermatozoi), LH, testosterone, prolattina, estradiolo, SHBG.
Ecodoppler
Si tratta di una particolare ecografia effettuata a livello scrotale quando lo spemiogramma e l'esame obiettivo (visita medica andrologica) suggeriscono la possibilità di varicocele, tra le cause più frequenti della ridotta fertilità maschile.
Test genetici e cromosomici
Sono condotti a partire da un esame del sangue e servono a valutare la presenza di eventuali anomalie di geni o cromosomi. Tra questi il cariotipo.
(Consulenza di Luciana De Lauretis, responsabile del Centro di Procreazione Medicalmente Assisitita dell'Istituto Clinico Città Studi – Milano e del Dott. Giorgio Del Noce, andrologo-urologo, consulente per il centro PMA Promea di Torino e il centro Three of Life di Milano)
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Aggiornato il 10.08.2018