Nessun rischio per la salute dalla carne suina irlandese contaminata da diossina. E' quanto si legge in una nota è l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), con un parere in risposta alla commissone europea che l'8 dicembre ha chiesto assistenza scientifica e tecnica dopo l'allarme che ha portato al sequestro di 90 partite di alimenti anche in Italia. In particolare, la Commissione richiedeva all'Efsa di studiare la possibilità di rischi per la salute dell'uomo.
Intanto con il sequesto di tutte le partite di carne suina irlandese l'allarme diossina sembra rientrato. Ieri il sottosegretario Francesca Martini ha infatti annunciato "con grande soddisfazione che è stata conclusa l'identificazione e il sequestro di 90 partite di carne suina proveniente dall'Irlanda, che sono ora state tolte dal commercio, quindi non c'è più alcun rischio per la popolazione".
Oltre alle 10 tonnellate sequestrate i carabinieri hanno individuato anche un'altra parte di salumi già distribuiti che dovranno ora essere sequestrati nei punti vendita che, a quanto sembra sarebbero già stati individuati. In tre giorni i carabineri hanno controllato società di importazione, distributori e 228 tra supermercati e punti vendita al dettaglio, ma "nessuna anomalia è sinora emersa", hanno spiegato i carabinieri in una nota.
Ieri sono stati prelevati per essere condotti all'abbattimento in un mattatoio di Conversano, in provincia di Bari, anche tra i 1.100 e i 1.200 capi, tra pecore, agnellini, capre e caprette, da sette aziende che si trovano nei territori di Statte e Taranto e che sono risultati contaminati dalla diossina. Le masserie sono vicine allo stabilimento siderurgico Ilva. Si tratta delle aziende interessate dal decreto della Asl di Taranto risalente a luglio. La scoperta della contaminazione e del conseguente vincolo sanitario avvenne a marzo
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