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La camminata veloce: 5 consigli per trarne i massimi benefici

di Angela Bisceglia - 23.03.2017 - Scrivici

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E’ l’esercizio più naturale che ci sia, per questo è adatto proprio a tutti. Ecco cinque consigli del professor Paolo Zeppilli, direttore del centro di medicina dello sport del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, per praticarla bene e trarne i massimi benefici.

La camminata veloce è il miglior sistema di allenamento, non ha controindicazioni e può essere praticata da tutti, proprio perché è un’attività molto meno intensa rispetto alla corsa. I consigli del professor Paolo Zeppilli, direttore del centro di medicina dello sport del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, per trasformare una bella passeggiata in un allenamento benefico.

Ecco gli aspetti da tener presenti per trarne i massimi benefici.

  • L’andatura deve essere veloce. Perché si possa considerare un allenamento, occorre avere un’andatura costante e abbastanza veloce. Tanto per intenderci, non stiamo parlando di una passeggiata per il centro a guardar vetrine! Quale la velocità giusta, quindi? Tra i 5 e i 7 chilometri orari, in base al grado di allenamento e all’altezza: a parità di andatura, infatti, una persona più alta percorre una distanza maggiore rispetto ad una persona bassa! L’andatura va mantenuta costante per tutta la durata della camminata, per poi diminuire gradatamente prima di fermarsi.
  • Occorre allenarsi almeno tre volte alla settimana. Come per tutte le attività sportive, la camminata diventa un allenamento se praticata con regolarità, cioè almeno tre volte alla settimana, per una durata di almeno 30-40 minuti per volta.

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  • Importante mantenere la giusta postura. Quella ideale è con i classici petto in fuori, spalle larghe, pancia in dentro, inarcatura della schiena non troppo accentuata; i piedi devono essere dritti (non ‘a papera’), le braccia oscillano in senso contrario rispetto alla gamba, un po’ più vigorosamente rispetto a quel che verrebbe spontaneo in una passeggiata. Se la postura è corretta, al termine dell’allenamento non dovremmo avere alcun tipo di dolore.
  • Indossare sempre scarpe comode. Anche se il carico che il piede deve sopportare durante la camminata è decisamente inferiore rispetto al carico che comporta la corsa, è pur sempre importante indossare scarpe comode da running, con cuscinetto plantare che ammortizza meglio i colpi.
  • Camminare su un terreno non accidentato. Come per la corsa, l’ideale è camminare su un terreno morbido, ad esempio un prato o una pineta. In mancanza, va bene anche l’asfalto, l’importante è che non si tratti di un terreno accidentato.

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Aggiornato il 14.03.2018

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