L’intensità giusta? Da lieve a moderata
Per trarre i massimi benefici e non correre rischi, la corsa deve essere praticata ad intensità da lieve a moderata. “Pensiamo al nostro corpo come ad una macchina” spiega il professor Paolo Zeppilli, direttore del centro di medicina dello sport del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma: “se la velocità massima che può fare sono 160 kmh e noi la spingiamo sempre al suo limite, il motore si brucerà prima, se si va abitualmente ad una velocità moderata, durerà molti anni di più.
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Come si calcola l’intensità della corsa
Quale la frequenza cardiaca da non superare? “Per calcolarla basta applicare una formula facilissima” risponde l’esperto: “220 meno l’età ci danno la frequenza cardiaca massima; un’attività si considera lieve se la frequenza cardiaca arriva al 50% del proprio massimale, moderata se arriva al 70%. Al di sopra di questi limiti si va verso un’intensità media e poi massimale”. Per fare un esempio: una donna di 40 anni avrà una frequenza cardiaca massima di 180 battiti al minuto; se vuol mantenersi su un allenamento lieve, non dovrà superare i 90 battiti, se di intensità moderata, il tetto sarà di 126 battiti. Ci sono anche cardiofrequenzimetri che segnalano con un allarme quando si supera una certa frequenza.
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Aggiornato il 24.08.2017