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Papà in sala parto: 8 consigli prima di entrare

di Nostrofiglio Redazione - 02.02.2021 - Scrivici

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Papà in sala parto sì o no? La maggior parte degli uomini vuole essere presente alla nascita del proprio figlio. Ecco qualche suggerimento

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Papà in sala parto

Papà in sala parto? Sì, sempre più presenti. Accompagnano la mamma alle visite di controllo dal ginecologo, partecipano al corso di preparazione al parto e, quando arriva il momento, nella maggioranza dei casi non vogliono perdersi l'arrivo nel mondo del loro bambino.

È indubbio: l'atteggiamento dei papà nei confronti di gravidanza e parto è molto cambiato negli ultimi anni e lo testimonia il fatto che sono moltissimi quelli che decidono di accompagnare la donna anche in sala parto.

Come prepararsi al parto

La maggior parte degli uomini deve avvicinarsi lentamente alle novità. Nel vero senso della parola: cercano di sentire il loro bambino nella pancia, sono orgogliosi e rimangono di stucco quando sentono scalciare. Allo stesso tempo però il pensiero del parto li preoccupa.

Non sminuite le paure degli uomini. Crea una nuova intimità l'affrontare insieme il grande evento della nascita. E poi che l'uomo abbia paura per la sua donna e che si chieda come aiutarla durante il parto è una dichiarazione d'amore.

Gli uomini possono (anzi: devono) rivolgere all'ostetrica domande personali anche prima del parto. Possono anche essere utili i video sulla nascita che mostrano chiaramente quello che i futuri genitori devono aspettarsi. Però è meglio non guardare questi video da soli, ma per esempio durante i corsi di preparazione al parto con le ostetriche. Così potranno porre immediatamente tutte le domande relative alle paure che sicuramente verranno loro in mente.

Durante il parto: il ruolo del papà

Stando ai sondaggi effettuati durante i corsi di preparazione al parto, quasi nessun uomo è deciso fin dall'inizio a voler essere presente in sala parto. E ci sono future madri che aspettano fino a poco prima del parto per sapere se il proprio partner le accompagnerà. 

Tirate un sospiro di sollievo papà: il posto che spetta ai futuri padri nella sala parto è vicino alla testa della propria donna.

Solo l'ostetrica e il ginecologo vedono come esce il bambino. Che cosa potete fare? Sostenere la vostra compagna, tenerle la mano, darle la forza. 

Il bambino è nato

In alcuni Paesi i padri possono tagliare il cordone ombelicale (nessuna paura, non fa male al bambino), un gesto molto simbolico: la simbiosi di madre e figlio viene recisa, adesso anche il padre ne fa parte. Molti uomini affermano che la vicinanza durante le prime ore rappresenta un mattone importante per la costruzione di un buon rapporto con il bambino.

Papà in sala parto e Covid

L'esperienza della gravidanza, della nascita e dell'allattamento sono elementi fondamentali. La presenza del padre o di una persona a scelta della donna per il travaglio, il parto e il post partum e, qualora possibile, durante la degenza ospedaliera dovrebbe essere garantita e regolamentata dalle singole strutture sanitarie anche in tempi di Covid-19, tenendo conto degli aspetti organizzativi e logistici imposti dall'evoluzione locale dell'epidemia. Le donne e le famiglie dovrebbero essere informate circa le pratiche assistenziali inerenti l'accesso del padre o della persona scelta adottate dai diversi punti nascita.

Ecco ora qualche suggerimento per prepararsi e vivere al meglio il parto dal punto di vista dei papà.

1. Prima di decidere, pensa(te)ci bene.

Certo, ormai lo fanno praticamente tutti, ma non è detto che quello che funziona per gli altri funzioni anche per voi. Magari non ve la sentite proprio o, al contrario, magari è la mamma che preferirebbe che il papà aspettasse fuori.

Quello che è importante è che prendiate insieme, come coppia, una decisione su cosa fare, spiegando ciascuno le proprie ragioni e le proprie emozioni all'altro.

Seguite anche voi il corso preparto

O almeno seguite le lezioni che sono in genere previste anche per i papà. Vi sentirete un po' più pronti su quello che succede durante un travaglio e un parto naturale e raccoglierete qualche idea su come essere d'aiuto alla vostra compagna.

Sappiate comunque che anche la migliore preparazione teorica al parto non porta necessariamente a sentirsi pronti all'evento. Sono davvero "pronti al parto" gli uomini che vi si avvicinano con un po' di umiltà.

3. In vista del parto, preparate una borsa anche per voi

Dentro la borsa: qualche spuntino leggero, il telefono (con caricabatterie) e, se lo desiderate, una macchina fotografica professionale.

4. Sappiate che le cose possono andare diversamente

Eh sì, il parto potrebbe andare diversamente da come lo avete immaginato. Per esempio, travaglio e parto potrebbero essere più brevi o più lunghi di quanto vi aspettavate o potrebbe rendersi necessario un cesareo d'emergenza, nel qual caso difficilmente potrete assistere alla nascita di vostro figlio.

5. Siate pronti a seguire e ad assecondare le richieste della vostra compagna.

Le cose che potete fare sono molte: tenerle compagnia nelle prime fasi del travaglio, tenerle la mano e accarezzarla, massaggiarle schiena e spalle, aiutarla a cambiare posizione, confortarla e incoraggiarla, accompagnarla nelle tecniche di rilassamento, sostenere le sue scelte (per esempio rispetto alla richiesta o meno di un'epidurale).

Però ricordate che non devono essere imposte alla donna, che vivrà il travaglio e il parto in modo unico e imprevedibile. Può darsi che carezze e attenzioni le facciano piacere, ma può anche darsi che la infastidiscano.

6. Non abbiate paura a prendere in braccio vostro figlio appena nato.

Forse temete di fargli male, perché vi sembra molto piccolo e fragile, ma stringerlo al vostro petto e mostrarlo alla mamma sarà un'emozione unica. Se ve lo sentite, potete anche chiedere di tagliare il cordone ombelicale.

7. Non abbiate paura a mostrare le vostre emozioni

Molti uomini piangono appena il loro bimbo viene al mondo, ed è naturale e bellissimo.

8. Cercate di riposare

Certo l'emozione del parto è stata grandissima e, appena tornati a casa dopo il grande evento, morite dalla voglia di raccontarlo a parenti e amici. Fatelo, ma cercate anche di riposare un po': vi aspettano di sicuro delle notti insonni, non appena arriverà a casa anche il bambino.

Fonti per questo articolo: rivista tedesca Eltern, sito web babycenter.com; sito web nhs.uk, del Servizio sanitario britannico; sito web WebMD.

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