Se il vostro lui sostiene di non aver sentito piangere il bambino durante la notte, è molto probabile che non stia mentendo: non si è girato dall’altra parte e si è rimesso a dormire, ma non ha davvero "registrato" il pianto. Secondo una ricerca del Centro di medicina molecolare Max Delbrück di Berlino, pubblicata su Nature Neuroscience, infatti, durante il sonno l’orecchio dell’uomo e quello della donna funzionano diversamente. Le donne, secondo i risultati dello studio, avrebbero infatti un udito e un senso del tatto molto più sviluppati di quelli maschili, e sarebbero più sensibili degli uomini ai suoni acuti, e quindi di frequenza più elevata. E, guarda caso, il pianto di un neonato è generalmente di frequenza compresa tra 1.000 e 4.000 Hertz, quindi nel campo di maggior sensibilità femminile. LEGGI ANCHE I CONSIGLI PER I PAPA' CON FIGLI MASCHI
“L’udito – spiega lo psicosociologo francese Jean Epstein alla rivista Femme Actuelle – è l’unico dei nostri cinque sensi che funzioni ventiquattr’ore su ventiquattro. Ed è così perché serve per la sopravvivenza della specie”. Ma uomini e donne non utilizzano questo “sistema d’allarme” allo stesso modo: ai maschi, sottolinea lo studioso, serve per difendersi dalle aggressioni esterne, e quindi è molto più sensibile a rumori di bassa frequenza e ai brusii, quali potrebbero essere quelli provocati da un ladro entrato in casa o da un potenziale nemico che cerca di avvicinarsi al buio. “Nelle donne, invece, l’attenzione è rivolta a un altro tipo di suoni – spiega lo studioso – che sono quelli necessari per rispondere ai bisogni del neonato”. (LEGGI ANCHE: COME ESSERE UN BRAVO PAPA')
Quella “acustica” non è però l’unica differenza tra papà e mamma: gli uomini, infatti, non emettono gli stessi feromoni olfattivi delle donne. Si tratta di sostanze secrete dalla pelle e individuati dall’organo vomero-nasale, e vengono utilizzati dagli animali (e, in modo non cosciente, anche dall’uomo) per comunicare.
Per intenderci: i feromoni sono le sostanze che, emesse dalle cagne durante il periodo del calore, attirano irresistibilmente i maschi; e secondo alcune ricerche anche l’innamoramento nell’uomo dipende dai feromoni. Resta il fatto che, anche nella nostra specie, maschi e femmine ne emettono di tipo diverso, e il bebè, anche se non in modo cosciente, se ne accorge. Ecco perché, spiega Epstein, “il bambino nei primi mesi di vita si calma istantaneamente quando viene preso in braccio dalla madre. Ma non con il papà, nemmeno con il più premuroso, perché sfortunatamente non ha l’odore giusto”.
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