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Riforma del diritto di famiglia, cosa cambia

di Alessandra Picozzi - 06.02.2014 - Scrivici

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In vigore le nuove regole sul diritto di famiglia. Eliminata la distinzione tra figli legittimi e naturali nel codice civile, i nonni acquistano il diritto di vedere i nipoti che possono far valere in tribunale; viene sostituito al concetto di potestà quello di responsabilità genitoriale e in caso di separazione i minori avranno una residenza abituale.

Dal 7 febbraio entrano in vigore le nuove regole sul diritto di famiglia. I figli saranno semplicemente figli senza ulteriori aggettivi (naturali o legittimi); i nonni acquistano il diritto di vedere i nipoti (diritto che possono far valere davanti al giudice); viene sostituito al concetto di potestà quello di responsabilità genitoriale e in caso di separazione i minori avranno una residenza abituale.

Molti principi in realtà erano già entrati nella prassi consolidata dalle sentenze di tribunali. Ma con il decreto legislativo 28 dicembre 2013, n. 154, emanato in attuazione della legge 219/2012, i nuovi principi vengono resi effettivi e riconoscibili all’interno del Codice civile.

Qui il testo completo del decreto legislativo: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/1/8/14G00001/sg

Ecco le principali modifiche al diritto di famiglia come disciplinato dal Codice civile.

FIGLI NATURALI E LEGITTIMI, ORA SEMPLICEMENTE FIGLI

Nel codice civile scompaiono gli aggettivi figli naturali (cioè nati fuori dal matrimonio) e figli legittimi (cioè nati nel matrimonio). Ora sono semplicemente figli: sono sullo stesso piano e con gli stessi diritti.

Rispetto a prima, non esiste più la possibilità per gli eredi legittimi di escludere i figli naturali dalla comunione ereditaria e di commutare la quota spettante al figlio naturale in una somma di denaro.

Inoltre I bambini nati fuori dal matrimonio hanno un legame giuridico non soltanto con i genitori ma anche con i relativi familiari che saranno a tutti gli effetti parenti. Anche in questo caso con ricadute per l’eredità.

Inoltre è stato portato a 10 anni il termine di prescrizione per l’accettazione dell’eredità da parte degli ex figli naturali. Se invece l’erede è un nascituro l’amministrazione dei beni spetta sia al padre sia alla madre. (leggi anche: figli naturale uguali ai legittimi)

RESIDENZA ABITUALE DEL MINORE IN CASO DI SEPARAZIONE

Viene introdotto il concetto di residenza abituale, ossia prevalente, del minore anche in caso di affidamento condiviso.

Questa norma, secondo alcune associazioni che si sono battute per l’affidamento condiviso (per es. Crescere insieme), rappresenterebbe un passo indietro rispetto alla parificazione completa dei diritti dei due genitori quando si separano. POTREBBE INTERESSARTI LA SEZIONE SULLA SEPARAZIONE

RICONOSCIUTO IL DIRITTO DEI NONNI AD AVERE RAPPORTI CON I NIPOTI

Il decreto stabilisce che i nonni, giuridicamente ‘ascendenti’, hanno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni. Questo diritto può essere fatto valere in tribunale.

LA POTESTA’ DEI GENITORI VIENE SOSTITUITA DAL TERMINE RESPONSABILITA’

Scompare il concetto di ‘potestà’ che viene sostituito da quello di ‘responsabilità genitoriale’. I genitori diventano responsabili nei confronti dei figli, che devono educare e allevare tenendo conto delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle aspirazioni.

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