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Prodotti infanzia sempre più cari

di Nostrofiglio Redazione - 27.01.2011 - Scrivici

La corsa dei prezzi non si arresta sui prodotti per l'infanzia, soprattutto in Italia dove tutto quello che riguarda i bambini costa molto di più rispetto agli altri Paesi europei. Gli alimenti per i bambini ormai rappresentano il 20% del bilancio familiare.

Latte in polvere, pannolini, vestiti, culle, biberon, passeggini: ogni anno i costi dei prodotti per l'infanzia aumentano e i genitori italiani, rispetto a quelli europei, pagano più di tutti i ricari. A denunciarlo è un'inchiesta del quotidiano il Tempo.

In Italia costano di più anche i pannolini. Rispetto ad altri genitori europei, gli italiani possono spendere anche il 300% in più. Comprarne una confezione da 45 pezzi (da 3 a 6 chilogrammi, secondo il modello e la marca) costa nella Penisola 16 euro. In Francia lo stesso prodotto è venduto a 11,30 euro, in Belgio a 10,99, in Irlanda a 7,98 e in Inghilterra, dove il risparmio è ancora una volta notevole, soltanto 6,83 euro.

Insomma, alle mamme e ai papà del Nord Italia

Tempo

Ma che ormai, con le nuove tecnologie e la possibilità di ordinare i prodotti su internet e farseli recapitare a casa, possono ovviare. E in ogni caso, per chi non vuole mettersi in viaggio o ha poca confidenza con gli strumenti informatici, esistono numerose associazione che riuniscono i consumatori di questi prodotti.

Da indagine condotte alla Ue, gli alimenti per la prima infanzia, soprattutto fino al secondo anno di età, incidono per il 20% sul bilancio familiare. Nel primo anno di vita, per un neonato servono circa 1.800 euro per il latte e 400 euro per i pannolini, oltre alle altre spese.

I dati della Commissione europea chiariscono che negli Stati membri in cui si applicano politiche ed interventi di riduzione fiscale indirizzate alle famiglie e ai minori, c'è una riduzione del tasso di povertà del 30%. In Italia il tasso di rischio di povertà per i minori è pari al 24%, contro una media europea del 19%.

Conclusione: prezzi dei prodotti troppo alti e rischio di finire al verde creano quindi preoccupazioni o addirittura paure negli italiani. La conseguenza è il calo demografico, si fanno meno figli.

Non è un caso, infatti, che nelle nazioni dove vengono attuate politiche a favore delle famiglie, dei minori o dell'infanzia, questa tendenza non si registra o si registra in modo minore.

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