Le future mamme e papà di cinque paesi della Basilicata che decideranno di chiamare il proprio figlio Benito o la propria figlia Rachele, in onore di Mussolini, avranno un premio di 1.500 euro. L'operazione nostalgia - si legge su Repubblica.it - è firmata dal Movimento sociale-Fiamma Tricolore della Basilicata. Un modo, dicono dal partito di estrema destra, per "affrontare il problema dello spopolamento della Regione".
Per avere il contributo sono richieste le seguenti condizioni:
il maschio deve essere stato chiamato Benito, la femmina Rachele;
il parto deve avvenire nel 2009, nei cinque paesi dell'area sud della regione (Calvera, Carbone, Cersosimo, Fardella e S. Paolo Albanese);
i soldi devono tassativamente essere usati per il nascituro (per comprare culla, vestiti o alimenti);
la stessa cifra, garantiscono dal partito, sarà destinata anche ai bambini nati da genitori extracomunitari.
Per Vincenzo Mancusi, segretario regionale del partito, questo è un modo per "onorare le radici profonde del partito" di cui è segretario regionale: "Noi rappresentiamo la destra vera, e non dimentichiamo la storia". Definisce i nomi "simpatici", e ci tiene a prendere le distanze da quanti hanno rinnegato il loro passato, Gianni Alemanno incluso: "Prima ha detto che il fascismo non era da tutto condannare, poi ha fatto marcia indietro. Ovviamente non sono d'accordo, perché sono tra quanti, a Fiuggi, dopo la vergognosa svolta di Gianfranco Fini, se ne andarono da quella carognata".