Iodio in gravidanza
Lo iodio è un costituente degli ormoni tiroidei, ed interviene nella formazione, nella crescita e nello sviluppo di vari organi (cruciale è il ruolo svolto nella maturazione del cervello) e apparati, oltre che nel metabolismo glucidico, lipidico e proteico. Una sua carenza potrebbe causare ipotiroidismo, cretinismo e neonati piccoli per età gestazionale. Vediamo quanto ne serve in gravidanza e in quali alimenti possiamo trovarlo.
Iodio e tiroide in gravidanza
Lo iodio è essenziale per un corretto sviluppo del cervello nel feto e nel bambino piccolo. Il fabbisogno di iodio di una donna aumenta notevolmente durante la gravidanza per garantire un apporto adeguato al feto: la quantità di iodio assunta durante la gravidanza dovrebbe crescere dai 150 ai 250 microgrammi al giorno.
L'organismo umano concentra lo iodio nella tiroide, dove entra nella formulazione di due ormoni, triiodiotironina (T3) e tirosina (T4), regolatori di alcune funzione metaboliche, ma anche della crescita e del corretto funzionamento del sistema nervoso.
Alimenti che contengono iodio
Lo iodio si trova principalmente nel pesce. Inoltre, una buona regola è sostituire il normale sale da cucina con il tipo iodato. Durante lo svezzamento, oltre al latte, è fondamentale offrire al bambino cibi ricchi di iodio come il pesce.
In gravidanza una dieta equilibrata, con 2 porzioni di pesce a settimana, latte tutti i giorni, e un po' di formaggio, garantisce circa il 50-60% del fabbisogno di iodio.
Iodio basso in gravidanza
Se la madre ha un sufficiente apporto nutrizionale di iodio durante la gravidanza, un adeguato apporto di iodio sarà garantito anche al feto. Il sale iodato aggiunge iodio all'alimentazione e ne integra la carenza.
Ma quali sono rischi di bassi livelli di iodio durante la gravidanza?
Lo iodio è fondamentale per diverse funzioni dell'organismo e per lo sviluppo fetale, per questo se non ne arriva a sufficienza al feto potrebbe risentirne il suo sviluppo fisico e neurologico, soprattutto se la carenza di iodio si accompagna ad un deficit di altri ormoni tiroidei o ad un malfunzionamento della tiroide.
In particolare in caso di carenze piuttosto serie, aumenta il rischio di:
- morte fetale e perinatale;
- aborto;
- gozzo;
- ipotiroidismo.
Sale iodato in gravidanza
Uno dei modi più semplici ed economici per garantire al proprio organismo il giusto apporto di iodio è quello di sostituire il normale sale da cucina con del sale iodato. Consumare 5 g di sale iodato al giorno equivale a mangiare una porzione di pesce: Il sale iodato, quindi, aggiunge iodio all'alimentazione e ne integra la carenza.
La maggior parte degli alimenti ha un contenuto di iodio relativamente basso. Per garantire a tutti abbiano un sufficiente apporto di iodio, l'OMS e l'UNICEF raccomandano la iodazione universale del sale come strategia globale. Non si tratta di una misura fattibile in tutti i Paesi e per questo, a seconda della percentuale di famiglie in una particolare area che ha accesso al sale iodato, potrebbe essere necessaria un'integrazione di iodio per garantire che le donne incinte ricevano un'assunzione adeguata.
L'OMS e l'UNICEF raccomandano l'integrazione di iodio per le donne in gravidanza e in allattamento nei paesi in cui meno del 20% delle famiglie ha accesso al sale iodato.
Altre vitamine e minerali fondamentali durante la gravidanza
Con l'aiuto della prof.ssa Irene Cetin, responsabile dell'U.O. di ostetricia e ginecologia presso l'Ospedale Luigi Sacco di Milano e Professore dell'Università di Milano, e della dott.ssa Cristiana Berti, Tecnologa alimentare e Dottore di ricerca in Nutrizione Sperimentale e Clinica, vediamo quali sono le vitamine e sali minerali più importanti durante i nove mesi e in quali alimenti sono presenti.
Fonti
Crea la tua lista nascita
lasciandoti ispirare dalle nostre proposte o compila la tua lista fai da te
Revisionato da Francesca Capriati