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Emorroidi in gravidanza: cause, rimedi, cure

di Angela Bisceglia - 16.07.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Emorroidi in gravidanza: sono f stidiose e talvolta dolorose. Per alleviarle, curare la stipsi, ma anche pomate e alcune accortezze possono aiutare

In questo articolo

Emorroidi in gravidanza

Che cosa sono e come si manifestano le emorroidi in gravidanza? Si possono prevenire? E ci sono dei rimedi?

Che cosa sono le emorroidi

"Le emorroidi sono vene varicose che si formano lungo il canale anale – per la precisione nel plesso emorroidario inferiore - e che, in determinate condizioni, possono fuoriuscire dalla loro sede fisiologica e provocare un senso di fastidio e di dolore, che si avverte soprattutto quando si sta sedute o si resta a lungo in piedi "spiega Stefano Bianchi, direttore del reparto materno-infantile dell'Ospedale San Giuseppe di Milano. "Talvolta possono provocare sanguinamenti, specie dopo l'evacuazione".

In alcuni casi si possono anche formare a livello delle emorroidi dei trombi (coaguli), notevolmente dolorosi. 

I sintomi delle emorroidi

  • prurito, dolore, fastidio e gonfiore intorno all'ano
  • dolore con l'evacuazione delle feci
  • sanguinamento dopo l'evacuazione, tipicamente di un colore rosso acceso 

Perché in gravidanza si formano le emorroidi

Le emorroidi sono un disturbo molto comune in gravidanza e ne soffrono praticamente tutte le donne, con vari livelli di gravità. 

Come ha spiegato durante la nostra diretta dedicata alla gravidanza la ginecologa Paola Pileri dell'Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano, "in gravidanza le emorroidi si formano per l'aumento del peso e della pressione addominale sulla circolazione pelvica". Inoltre, bisogna considerare il ruolo del progesterone, ormone fondamentale per la gravidanza per il suo ruolo miorilassante, che tuttavia può avere l'effetto di "impigrire" l'intestino. A sua volta, la stitichezza che ne deriva può favorire la fuoriuscita delle emorroidi per lo sforzo evacuativo, oltre a provocare inibizioni che peggiorano la stitichezza stessa, in un circolo vizioso che non fa che accentuare il disturbo. 

Come si interviene: consigli, rimedi, terapie

Primo rimedio: curare la stitichezza

Il primo rimedio è proprio curare la stipsi, curando

  • alimentazione
  • e idratazione.

Occorre aumentare il consumo di fibre (dunque verdura e frutta) e bere molto. "L'idratazione favorisce feci morbide, che a loro volta favoriscono l'evacuazione" ha spiegato Pileri.

Ok anche ad un po' di moto, che favorisce la peristalsi, oltre a migliorare in generale il circolo sanguigno.

I rimedi della nonna, i lavaggi con acqua tiepida

"Per alleviare il fastidio, un minimo sollievo momentaneo lo possono dare i lavaggi con acqua tiepida, anche se non hanno alcuna azione terapeutica" afferma il prof. Bianchi. "Da evitare invece sia le irrigazioni con acqua calda, che accentua la vasodilatazione ed aumenta l'afflusso di sangue, sia con acqua fredda: è vero che il freddo provoca una retrazione momentanea delle emorroidi, ma una volta passato l'effetto la congestione aumenta ancora di più".

Le pomate

Localmente si possono applicare pomate lenitive e antinfiammatorie, a base per esempio di cortisone, oppure contenenti sostanze blandamente anestetiche per attenuare il dolore, o ancora con bioflavonoidi e derivati di eparina, ad azione anticoagulante nel caso sia presente una lieve trombizzazione.

Consulta il tuo medico prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza.

Altri consigli per alleviare il fastidio

  • Evita di stare in piedi per lunghi periodi (ma anche di stare seduta per troppo tempo)
  • fai regolarmente esercizio per evitare la stitichezza
  • dopo l'evacuazione, pulisciti con delle salviettine inumidite, invece di usare la carta igienica secca
  • picchietta l'area quando ti lavi o ti pulisci, non sfregarla

Le terapie per le situazioni più dolorose

Se la situazione è più grave, con dolore intenso, occorre ovviamente parlarne con il medico, che può consigliare terapie orali con integratori alimentari che possono favorire la riduzione della coagulazione del sangue o con veri e propri farmaci anticoagulanti. In caso di sanguinamenti in consiglio di Pileri è di consultare un chirurgo proctologo.

Quanto durano le emorroidi in gravidanza

"In genere raggiungono il loro picco durante il parto, anche se ovviamente c'è molta variabilità da donna a donna, in base alle condizioni di partenza, al peso del bambino, a come va il parto eccetera" sottolinea Pileri.

Di solito rientrano nel giro di qualche mese dopo il parto: se questo non accade, occorre discuterne con il medico curante.

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Revisionato da Valentina Murelli

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