Home Gravidanza Salute e benessere

Fattore Rh, perché nella seconda gravidanza si corrono più rischi?

di Nostrofiglio Redazione - 03.05.2013 - Scrivici

fattore-rh-e-seconda-gravidanza
Fonte: Shutterstock
Risponde Giuseppe Noia, responsabile del Centro di diagnori prenatale e terapia fetale del Policlinico Gemelli di Roma: se la mamma non ha fatto immunoprofilassi anti-Rh dopo la prima gravidanza, il suo corpo ha sviluppato anticorpi che possono attaccare i globuli rossi del nuovo bambino.

"Se la mamma è Rh negativa, la prima gravidanza con un feto Rh positivo comporta una sua immunizzazione certa, perché durante il parto è inevitabile il contatto tra il sangue magerno e quello fetale" spiega il ginecologo Giuseppe Noia, professore associato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e responsabile del Centro di diagnosi e terapia fetale del Policlinico Gemelli di Roma.

" In genere - prosegue il medico - dal figlio alla madre passano circa 15 ml di sangue". Se entro 72 dal parto (o anche prima, durante la gravidanza), la mamma ha eseguito l'immunoprofilassi, nelle gravidanze successive non si pongono problemi.

"Se invece non c'è stata immunoprofilassi, il corpo della mamma ha sviluppato anticorpi per difendersi dall’Rh positivo del suo primo bambino, che potrebbero attaccare i globuli rossi di un secondo bambino Rh positivo e quindi provocare un’anemia fetale".

Crea la tua lista nascita

lasciandoti ispirare dalle nostre proposte o compila la tua lista fai da te

crea adesso

Aggiornato il 17.06.2015

TAG:

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli