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Stop al fumo in gravidanza

di Nostrofiglio Redazione - 08.07.2008 - Scrivici

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In gravidanza il 30% delle fumatrici italiane non smette di fumare, anche se cerca almeno di ridurre la quantità di sigarette. Leggi i consigli per smettere e i rischi che corre il bambino.

Fumare fa male alla mamma e al bambino

Fumare fa male alla salute. E in gravidanza fa male alla salute del nascituro perché determina un maggiore rischio di aborto, parto prematuro, basso peso alla nascita del bambino e morte improvvisa del lattante, oltre che la possibilità che il bambino abbia l'asma e possa ammalarsi di tumore durante l'infanzia. A queste conclusioni sono giunti diversi studi scientifici. Uno degli ultimi è stato pubblicato in aprile sulla rivista 'Pediatrics' ed è stato condotto dai ricercatori delle Università dell'Arkansas, dell'Iowa e dell'Utha, in collaborazione con il National Centre on Birth Defects and Developmental Disabilities di Atlanta.

Gli studiosi Usa hanno confrontato un gruppo di 3.067 lattanti con difetti cardiaci congeniti con un gruppo di 3.947 lattanti che non presentavano questa patologia, chiedendo alle madri di ambedue i gruppi se avevano fumato nel periodo che andava da un mese prima della gravidanza fino alla fine del primo trimestre. I risultati della ricerca mostravano che i bambini con difetti cardiaci congeniti erano anche quelli che, più frequentemente, erano nati prematuri e avevano basso peso alla nascita. D'altra parte, ancora secondo lo studio, le donne che avevano fumato da un mese prima alla fine del primo trimestre di gravidanza avevano una maggiore probabilità di avere un figlio con difetti del setto cardiaco e difetti ostruttivi del lato destro, tanto maggiore quanto più avevano fumato in quel periodo.

Le fumatrici in Italia

In Italia secondo i dati resi noti dall'Osservatorio Fumo, Alcool e Droga dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), il 30% delle fumatrici italiane in gravidanza, nonostante il ginecologo le informi sui rischi che corre il nascituro, non smette di fumare, anche se cerca almeno di ridurre la quantità di sigarette.

Il nascituro percepisce subito quando si smette di fumare

Una donna incinta dovrebbe smettere di fumare il più presto possibile, non soltanto per il bambino, ma anche per se stessa. Già poche ore dopo lo stop al fumo il corpo materno si “riorganizza”: dopo circa 20 minuti si ha una riduzione del battito cardiaco e della pressione sanguigna, dopo otto ore circa il contenuto di monossido di carbonio nel sangue diminuisce e dopo 24 ore anche il rischio di infarto cardiaco della madre risulta minore.

Il feto beneficia immediatamente della nuova condizione, in quanto riceve una quantità adeguata di ossigeno e nutrimento e il suo sviluppo non viene più ostacolato da nicotina e sostanze chimiche.

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