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I pastori e Napoli sotterranea

di Nostrofiglio Redazione - 06.11.2012 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Nostrofiglio ha chiesto alla famiglia Caccia di andare alla scoperta di Napoli: mamma Lisa, papà Dino e la piccola Sonia di 3 anni. Oggi insieme a loro scopriremo l’artigianato napoletano e Napoli sotterranea.

Quest'oggi abbiamo deciso che portiamo la piccola a vedere un vanto dell'artigianato napoletano: i pastori. Direzione centro storico e rigorosamente a piedi percorriamo la famosissima S. Gregorio Armeno. E' affascinata da queste bamboline di tutte le misure e forme: i Pastori!

Entriamo in un laboratorio dove stanno ultimando la lavorazione di un pastorello, ma non è luogo per bambini, quindi ci allontaniamo (spazi ridotti e odori di colle e vernici). Difficile descrivere a parole o con immagini la moltitudine di botteghe, negozietti e bancarelle coloratissime che affollano S.Gregorio Armeno.

Si è subito sopraffatti dalla quantità e dalla varietà di colori. si può trovare di tutto per il presepe: dalle casette di sughero o di cartone in varie dimensioni, agli oggetti “meccanici” azionati dall’energia elettrica come mulini a vento o cascate, dalle statuine dei pastori in terracotta dipinti a mano.

Arrivati in fondo alla strada ci troviamo di fronte la chiesa di S. Paolo Maggiore costruita sui resti del tempio dei Dioscuri di cui restano due colonne di ordine corinzio, con i relativi architravi che sporgono dalla facciata.

Bella e maestosa su una scalinata che conduce all'ingresso principale.

Luogo di culto e silenzio, cerchiamo di visitare la basilica e tenere accesa l'attenzione della piccola illustrandole dove si trova per evitare che la noia la agiti. Quindi giro veloce e si va via.

Proprio sul lato sinistro della chiesa c'è l'ingresso a Napoli Sotterranea.

Escursioni su prenotazione in inglese o altra lingua. Ingresso dalle 10 alle 18 tutti i giorni.

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Mentre il futuro ci spinge verso città a più livelli, la storia ci regala città sotto il livello della strada: è il caso di Napoli sotterranea. Entriamo e dopo aver fatto i biglietti ci fanno accomodare in una stanzetta dove un filmato di circa 15 minuti ci illustra la storia di questi luoghi e il tipo di visita che faremo.

Già da qui mi si inizia ad insinuare il dubbio che non sia l'ideale per la piccola Sonia. Muniti di candela ci apprestiamo a scendere delle scale che ci portano in enormi stanzoni che un tempo facevano da raccogli acque e più recentemente da rifugi in tempi di guerra. La visita si fa interessante, ma i cunicoli stretti e la totale mancanza di luce rende la gestione della piccola impossibile. Quindi decido, anche se da sola, di uscire e portare la piccola all'aperto. Mi sarebbe piaciuto finire la visita, vedere piante crescere sotto la luce artificiale, percorrere corridoi stretti ma altissimi, e sapere che proprio sopra la mia testa, correvano spedite le auto. Ci tornerò sicuramente, ma non con una bambina. E' un posto da adulti.

 

 

La famiglia Caccia

Buongiorno siamo la famiglia Caccia, mamma Lisa di 40 anni, papà Dino di 43 anni e la piccola Sonia di 3 anni. Viviamo a Napoli che è anche la nostra città natale.

Adoriamo viaggiare e ogni momento è buono per partire. Altro componente della famiglia è il nostro piccolo gattino che ci segue ovunque.

Ci siamo divertiti tutti insieme in questa avventura.

Gli itinerari fatti dalla famiglia Caccia in Campania:

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