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Il decalogo dei bambini al sole

di Valentina D'Andrea - 24.06.2020 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Il sole fa bene ai bambini, a patto di adottare le precauzioni che mettono al riparo dai rischi connessi a un’esposizione imprudente

In questo articolo

Bambini e sole

Il sole fa bene ai bambini? Come deve avvenire l'esposizione per evitare scottature? Quali creme solari usare e quale deve essere il fattore protettivo? Il professor Piergiacomo Calzavara Pinton, direttore della Clinica dermatologica degli Spedali Civili di Brescia chiarisce tutti i dubbi delle mamme.

Ecco il decalogo dei bambini al sole.

1. Il sole aiuta la crescita armonica delle ossa

Il sole fa bene ai bambini: aiuta la crescita armonica delle ossa.
L'antica intuizione che l'azione dei raggi del sole fosse benefica soprattutto per i bambini è stata ampiamente confermata. La pelle, stimolata dal sole, sintetizza la vitamina D, poco presente negli alimenti e preziosa per la crescita armonica delle ossa e per la loro salute. Gli alimenti che contengono piccole quantità di vitamina D sono il latte, le uova, l'olio di fegato di merluzzo.

2. Il sole aiuta nella regolazione del sonno e fa bene all’umore

Inoltre, il sole aiuta nella regolazione del sonno, fa bene all'umore e dà una mano in alcune malattie della pelle. Il sole favorisce anche l'equilibrio dei neurotrasmettitori implicati nei meccanismi che regolano il sonno e il tono dell'umore.

Non solo: aiuta in caso di dermatita atopica e di altre malattie della pelle come la psoriasi.

Sembra infine (ma mancano ancora prove del tutto certe e definitive) che l'esposizione al sole solleciti la produzione di particolari sostanze (citochine) che, attraverso un'azione sulla vitamina D, potrebbe proteggere da alcuni tipi di tumore.

3. I rischi del sole: scottature e ustioni

I rischi sono legati all'eventualità che il bambino si ustioni come può accadere quando viene messo al sole per tanto tempo e senza protezione. Va sottolineato che il semplice arrossamento della pelle è già espressione di un'ustione di primo grado. La comparsa di vescicole colme di siero chiaro caratterizza invece l'ustione di secondo grado.

Va inoltre sottolineato con forza che le ripetute scottature durante l'infanzia, oltre a rappresentare un doloroso inconveniente nell'immediato, favoriscono la comparsa in età adulta dei più comuni tumori delle pelle: melanoma, spinalioma, basalioma.

4. Come esporre i bambini al sole: in modo limitato e protetto

Esposizione diretta limitata e protetta è il grande imperativo categorico da cui non si può prescindere, al quale si aggiunge un’altra regola irrinunciabile: il bambino non deve stare al sole nelle ore centrali della giornata, cioè tra le 11 del mattino e le 17, oppure deve starci pochissimo e ben protetto.

Vale anche se la giornata è nuvolosa, in quanto le nubi non bastano a privare i raggi del loro potere ustionante.

5. Mai dimenticare la crema solare

Da tenere presente che un'altra protezione importante, anche se non sufficiente, è rappresentata dalla maglietta, dall’ombrellone, dalla visiera del cappellino.

6. Quale fattore protettivo usare

Fino a quando la pelle non si è scurita è consigliabile l'alta protezione (fattore da 30 a 50 o, meglio ancora 50+), dopodiché si può passare a una protezione media.

L'applicazione va fatta poco prima di esporre il bambino al sole e non solo nelle zone che si vogliono proteggere. E' opportuno fare attenzione a spalmare il prodotto uniformemente su tutta la cute.

L'effetto protettivo di una crema solare si protrae mediamente per due ore, passate le quali si deve ripetere l'applicazione. E' prudente applicare la crema anche se il bambino sta sotto l'ombrellone. L'applicazione della crema non deve autorizzare a prolungare i tempi di esposizione diretta al sole né a ignorare la necessità di esporre il bambino gradualmente.

7. L’esposizione diretta al sole deve essere graduale

Si dovrebbe cominciare con 5- 10 minuti per poi aumentare di 5-10 minuti ogni giorno. Questi tempi possono essere un pochino superiori se la cute è ben protetta da un filtro solare efficace. L’abbronzatura che via via si forma sulla pelle a sua volta diventa una protezione durante le successive esposizioni (ma attenzione: bisogna comunque continuare a mettere la crema). Questo vale però solo se il bambino non appartiene ai fototipi 1 e 2, cioè non ha i capelli rossi, le lentiggini e la pelle lattea, oppure i capelli biondi e la pelle bianchissima.

8. Evitare l’esposizione diretta al sole dei bambini con fototipi 1 e 2

I fototipi 1 e 2, cioè con capelli rossi o biondi e pelle lattea, non possono mai ottenere un'abbronzatura davvero protettiva, quindi non vanno mai esposti direttamente al sole, ma devono indossare la maglietta ed essere protetti da una crema solare anche durante il bagno in mare.

Va ricordato che gli effetti benefici del sole si ottengono anche all'ombra: quello che conta, infatti, è la possibilità di stare all'aperto, perché la luce riflessa basta a sollecitare la produzione di vitamina D e anche ad abbronzare.

9. Fino a un anno di età evitare l’esposizione diretta al sole

Prima dell'anno di vita, sia al mare sia in montagna, il bambino non va esposto alla luce diretta del sole, se non poco dopo l'alba o all'imbrunire. Quando inizia a camminare si può cominciare a farlo stare al sole, con tutti gli accorgimenti del caso.

10. Cosa fare in caso di scottature

Se la pelle si arrossa ma non ci sono né prurito né fastidio basta applicare sulla parte una crema emolliente. Fino a quando l’arrossamento persiste bisogna evitare l’esposizione diretta ai raggi del sole. Se all’arrossamento si associano bruciore e prurito si può applicare una piccola quantità di crema al cortisone.

Se compaiono vescicole colme di siero bisogna far vedere il bambino al pediatra. Le vescicole non devono essere bucate né coperte con cerotti o garze. Nessun rimedio casalingo (per esempio, applicazioni di albume d’uovo) riveste una qualunque efficacia e potrebbe anche essere controproducente, quindi è meglio evitare.

Domande e risposte

Quando il cielo è nuvoloso, niente crema protettiva?

E' un mito da sfatare: i raggi solari passano anche attraverso le nuvole (nella misura dell’80%) e diventano più pericolosi poiché la sensazione di calore sulla pelle si riduce e si rischiano subdole scottature.

Come applicare la crema solare? 

In casa, prima di uscire o andare in spiaggia: la crema solare va messa quando i bimbi non sono sudati e riapplicata subito dopo il bagnetto, e comunque ogni due ore. 

Come far prendere il sole ai bambini?

Si possono fare passeggiate all’aria aperta, al parchetto, al mare o in montagna; è categoricamente vietata l’esposizione diretta al sole (quindi in spiaggia) dopo le 10:30 del mattino e prima delle 16:00 del pomeriggio.

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