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Bambini dimenticati in auto. I dispositivi italiani che possono salvare la vita

di Luisa Perego - 14.07.2014 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
C'è "RemoVe Before Landing", un kit con nastro di sicurezza che collega portachiavi e seggiolino. "Infant reminder", un'app per smartphone che invia sms o email. "Remmy", un allarme con segnale acustico. Brevetti italiani ideati per non dimenticare più il bimbo in automobile. Andando invece negli Usa, anche il navigatore social di Google Waze ha introdotto una funzione per ricordare ai genitori di controllare l'auto una volta giunti a destinazione.

In questo articolo

Qualcuno li chiama "black out della memoria". E sono dovuti a degli automatismi uniti a stress e stanchezza che possono portare, in casi estremi, a dimenticare il proprio bambino in auto.

E' successo la scorsa settimana in provincia di Arezzo a una bimba di 18 mesi. A lasciarla nell'auto chiusa è stata la mamma che è andato a lavorare senza portarlo prima all'asilo. Non è la prima volta che capita. Solo gli Stati Uniti ogni anno muoiono in media 38 bimbi.

I dispositivi per non dimenticare i bambini in auto

Sono nati così dei particolari dispositivi per evitare tutto questo. Perché, spesso, la dimenticanza causata da stanchezza o stress si trasforma davvero in tragedia: ogni anno le cronache raccontano casi di bimbi che, lasciati chiusi in auto sotto il sole da mamma o papà, muoiono soffocati.

Sono nati "RemoVe Before Landing", "Infant reminder", "Ricordati di me" e "Remmy", quattro dispositivi made in Italy nati per non rischiare più di dimenticare il proprio piccolo sotto al sole. Più, un'alternativa prodotta negli Usa, dal navigatore social di Google, Waze.

RemoVe Before Landing: un nastro di sicurezza tra seggiolino e portachiavi

Tre giovani professionisti hanno brevettato il sistema "RemoVe Before Landing", prodotto interamente pensato e prodotto in Italia che sarà immesso sul mercato a partire da domani. Di facile installazione, sono disponibili due kit:

  • portachiavi e nastro di sicurezza che collega le chiavi di accensione dell'auto direttamente alla base del seggiolino.

  • kit per collegare il seggiolino alla portiera dell’auto, lato guidatore. In sostanza si basa sul principio della «connessione tra due parti». Prima di uscire dall’auto è quindi impossibile dimenticarsi del figlio.

Il costo è decisamente accessibile: 19,90 euro con la promozione di lancio. Il prezzo ufficiale è 24,90 euro.

Info sul sito RemoVe Before Landing

Infant reminder: app che segnala con email

C'è poi l'app Infant reminder, ideata da un programmatore messinese.

Il funzionamento? Prima di iniziare il percorso, l'utente la apre e inserisce un indirizzo di destinazione; quando il veicolo si trova nelle immediate vicinanze dell'arrivo, suona un allarme (e si accende il flash della fotocamera dello smartphone) che ricorda la presenza del bimbo.

E se l'allarme non viene disattivato, 10 minuti dopo suona di nuovo, e in seguito invia una mail o un sms a un numero di telefono impostato in precedenza. L'applicazione è disponibile gratis su Apple store e Play store.

Ricordati di me

E' un'idea degli studenti dell'ISIS Enrico Fermi di Bibbiena. Si chiama "Ricordati di me" ed è un seggiolino e si collega all'impianto elettrico dell'auto o può funzionare in autonomia. Se il seggiolino registra che il bimbo è nel suo seggiolino, ma la portiere del guidatore è aperta, il motore spento e il sedile vuoto, si attivano le quattro frecce dell'auto e si apre il finestrino di qualche centimetro. E se nel frattempo il genitore-guidatore non torna, il sistema fa partire una sirena e manda un sms al cellulare precedentemente impostato.

Remmy: allarme sonoro

Sempre made in Italy "Remmy", un allarme ideato da due papà del bolognese.

Il kit è composto da un rilevatore collegato al seggiolino del piccolo e da una cicalina che si alimenta con l’accendisigari. Quando il bimbo è in auto, una volta spento il motore, scatta il segnale acustico. Remmy è acquistabile sul sito del produttore al costo di 60 euro.

Il sito con le info su Remmy

Per finire: il promemoria di Waze, il Child Reminder Alert

Si chiama "Child Reminder Alert" ed è una funzione del navigatore gratuito Waze.

Lo ha introdotto lo scorso agosto il navigatore social di Google, per aiutare i genitori a non dimenticare più i bimbi in auto. Ha creato infatti la funzione "promemoria bimbi in auto" che può essere attivata dalle impostazioni generali dell'app e permette di registrare un messaggio audio che ricorda al guidatore di controllare l'auto una volta giunti a destinazione.

Che cosa fare per evitare i black out della memoria? I consigli del dottor Domenico Mazzullo

Il dottor Domenico Mazzullo spiega due tecniche per evitare i black out della memoria.

  • stilare un elenco delle incombenze che si devono affrontare nella giornata, per poi portarlo sempre con sé. La prova di quanto sia utile questa precauzione arriva da una prassi seguita da tempo nelle sale operatorie, grazie a cui la presenza di strumenti chirurgici dimenticati nell’addome dei pazienti è diminuita: prima di suturare l’incisione, per concludere l’intervento, gli operatori sono tenuti a leggere una sorta di memorandum che suggerisce, per esempio, di contare garze e bisturi, per essere sicuri che nessun corpo estraneo sia rimasto all’interno della persona operata. Le indicazioni scritte obbligano a ricordare, diminuendo il rischio che la memoria tradisca.

  • Obbligarsi a concentrarsi sull’azione presente, abbandonando l’abitudine, comune, di fare una cosa che richiede attenzione (per esempio, accompagnare il bambino all’asilo) pensando a un’altra cosa che ne sollecita altrettanta (per esempio, risolvere un problema di lavoro). Per esempio: si può, senza correre rischi, sorseggiare una bibita mentre si sta affrontando un problema di lavoro perché questa prima azione non richiede uno stato di coscienza particolarmente vigile e, quindi, non interferisce sulla possibilità di trovare la soluzione migliore. E’ certo invece che sarebbe ben poco produttivo affrontare il problema di lavoro mentre si è impegnati in una conversazione telefonica complicata.

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Aggiornato il 12.06.2017

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