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Di materno avevo solo il latte

di Luisa Perego - 05.05.2011 - Scrivici

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Che cosa può succedere quando una donna gelosa della propria indipendenza e amante dell'ordine scopre di essere in dolce attesa? Oltretutto dopo che le era stata diagnosticata l'impossibilità di concepire un bambino? Nel caso di Deborah Papisca, blogger e collaboratrice di nostrofiglio.it, è nato un libro "Di materno avevo solo il latte", nelle librerie dal 10 maggio, che racconta come, anche grazie al web, è uscita dal tunnel della depressione. Questa è la sua prima intervista!

Non tutte le maternità escono con il buco! E' questo il motto di Deborah Papisca, mamma blogger e autrice del libro “Di materno avevo solo il latte”, Dalai editore, che uscirà il 10 maggio.

Che cosa può succedere quando una donna che ama l'ordine e la pianificazione ed è gelosa della sua indipendenza scopre di essere in dolce attesa? E se soprattutto scopre la lieta notizia dopo che le era stata diagnosticata un’endometriosi (malattia tra le principali cause di infertilità) al quarto stadio?

Nasce un libro che racconta con ironia le diverse fasi della vita di una neo-mamma in piena crisi esistenziale. Si inizia da una gravidanza alla “Mulino Bianco”, con tanto di taccuino di pelle su cui annotare i propri sogni, per poi arrivare al momento fatidico del ritorno a casa con la bimba, quando Deborah si accorge di non riuscire a provare nulla per quell’esserino urlante di tre chili che teneva tra le sue braccia (l'esserino si chiama Camilla).

Di materno avevo solo il latte è “una confessione a tutto tondo”, dice Deborah, “nella quale non mi sono risparmiata nulla. La maternità è spesso sinonimo di bello e fantastico. Tutto dovrebbe essere dorato, come nel Paese delle Meraviglie. Può essere. Ma può anche non esserlo! E’ giusto che le donne o le future mamme si rendano conto di questo. Non c’è bisogno di creare terrorismo psicologico, però è giusto che la medaglia venga vista da entrambe le parti.”

La filosofia di Deborah? Riderci su! Questo non significa minimizzare una situazione drammatica, ma è un modo per trovare la forza che aiuta a rialzarsi. Ho dunque letteralmente ‘vomitato’ tutto quello che ho vissuto, visto e osservato. Quando sono tornata a casa dall’ospedale, non riuscivo proprio a capire cosa avessi. Ero davvero disorientata, non avevo mai sentito parlare di depressione post-parto.

Il mio libro è quindi il percorso di una persona che va incontro alla depressione e ne esce. E’ un cammino di rinascita.

Come sei riuscita a risollevarti dalla depressione? Mi viene da dire: SANTO WEB! Dovremmo creare il sito santoforumdellemamme.it! Secondo me raccoglieremmo un sacco di firme!

Il web ti offre la possibilità di conoscere realmente la mamme per quello che sono. Il forum che ho frequentato dopo la nascita di Camilla mi ha aperto una dimensione che neppure immaginavo. Finalmente potevo sfogarmi, confessarmi, scoprire che c’erano tantissime altre mamme nella mia condizione. Veramente un bellissimo mondo, quindi lo consiglio proprio.

Anche lo yoga mi è stato di estremo aiuto. Certo, ci sono vari livelli di depressione. Non vorrei svilire questa malattia che a mio parere è terribile. Io sono riuscita ad uscirne così, ma non è detto che per tutte sia uguale”.

Deborah, nel tuo libro dici che sarebbe più importante un corso post-parto del corso pre-parto … In America esiste una figura stupenda in America, la doula. La doula è una donna che assiste la mamma appena esce dall’ospedale e le spiega come comportarsi con il bambino. Quando nasce il bimbo sono tutti per lui, ma nessuno pensa alla mamma. Tutto invece è legato al genitore. Se una madre è serena, anche il figlio sarà sereno. Quindi, secondo me, più che un corso pre-parto, sarebbe più utile un corso dopo la nascita del bambino, perché mica è così facile fare la mamma. Ci si ritrova da sole con un affarino di tre chili che piange e non si sa il perché. W il corso post-parto!”

Camilla intanto sta crescendo. A ottobre farà già cinque anni… Camilla è meravigliosa. Tutte le volte che la guardo negli occhi, mi viene da dire: ‘Ma guarda tu che razza di madre snaturata che hai’.

Lei è una bambina stupenda, è molto attaccata a me, mamma lavoratrice, nonostante tutti i guai che ho combinato nei primi anni. Ritornassi indietro la rifarei 50 milioni di volte con tutti i dolori e le difficoltà del caso.

La Cami è veramente graziosa, sveglia, intelligente. Quando poi un giorno leggerà il mio libro, prenderò una bella strigliata anche da lei….

Chi è Deborah Papisca

Deborah Papisca collabora con nostrofiglio.it come giornalista freelance e blogger. Leggi il suo blog Come Thelma ... ma anche Luise

E' laureata in lingue e lavora all’Ufficio Stampa della Provincia di Pesaro e Urbino. Ha realizzato il suo sogno di vedere pubblicata la sua opera prima “Di materno avevo solo il latte”, grazie a un blog aperto per gioco.

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