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Dermatite o eritema da pannolino, cause e rimedi

di Angela Bisceglia - 07.02.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Dermatite o eritema da pannolino: come riconoscere e come curare un'infiammazione e irritazione della pelle nella regione coperta dal pannolino

In questo articolo

Dermatite o eritema da pannolino

La dermatite (o eritema) da pannolino è un'infiammazione della pelle del bambino che interessa la regione coperta appunto dal pannolino, cioè il sederino e la zona genitale. Si tratta di una condizione classica, che quasi tutti i bambini sperimentano almeno una volta nei primi due anni di vita e soprattutto tra i 9 e i 12 mesi, quando stanno molto a lungo seduti.

Come riconoscere la dermatite da pannolino?

Nella forma più comune, dovuta a irritazione (dermatite irritativa), si manifesta con un arrossamento della pelle, che in alcuni casi appare anche leggermente gonfia e calda al tatto. L'eritema può essere limitato (appena qualche chiazza in uno o più punti) oppure esteso, interessando in questo caso anche tutti i glutei.

Eritema da pannolino, immagini

Le cause

La dermatite da pannolino può essere provocata da vari fattori, anche sovrapposti tra loro. Ecco quali sono le cause principali di questa condizione:

  • Sfregamento ripetuto con il pannolino. Unito all'ambiente umido (per il sudore o per il ristagno di urina, inevitabile anche con i pannolini più assorbenti), questo può portare a macerazione della pelle;
  • Irritazione dovuta al contatto con urina e feci. Per questo la dermatite può comparire durante episodi di diarrea ed è più frequente nei bambini che sono soggetti a diarrea;
  • Allergia da contatto: in questo caso l'irritazione può dipendere da una reazione a detergenti, profumi, creme, materiali del pannolino o, in caso di pannolini lavabili, detersivi utilizzati per lavarli. Si differenzia dalla classica dermatite irritativa perché si individua un legame diretto causa-effetto con il contatto di qualche sostanza in particolare e c'è positività alle prove allergiche;
  • Infezioni. L'ambiente del pannolino è caldo e umido (specie tra le pieghe della pelle): perfetto dunque per la crescita di microrganismi come batteri, funghi e lieviti. Ne è un esempio l'infezione da Candida (candidiasi), che si manifesta con il coinvolgimento della regione perianale e inguinale e la presenza di piccole pustoline attorno alle chiazze di eritema.
  • Variazioni nell'alimentazione. L'introduzione di nuovi cibi (per esempio durante lo svezzamento) può portare ad alterazioni nella consistenza e nella composizione delle feci, che possono risultare più irritanti per il bambino.
  • Seborrea: è una forma di dermatite che può interessare anche altre aree del corpo (è il caso della crosta lattea) e si manifesta con piccole squame untuose di colore giallastro.

Molto raramente possono verificarsi situazioni apparentemente simili alla dermatite da pannolino, ma che in realtà sono malattie più importanti.

Un esempio è la psoriasi infantile, che compare in genere dopo il terzo di mese di vita in particolare nelle pieghe cutanee dell'area coperta dal pannolino. Il pannolino può facilitare la comparsa delle lesioni grazie allo sfregamento, ma la malattia dipende da una predisposizione genetica.

Come curare la dermatite da pannolino

Anche la "semplice" dermatite irritativa, che è spesso transitoria, non deve essere trascurata perché è alto il rischio che la zona venga colonizzata da batteri e funghi. La prima cosa da fare, quando si notano arrossamenti nell'area genitale del bambino, è cercare di mantenere l'area la più asciutta e pulita possibile. Per questo, occorre cambiare il pannolino di frequente, lavando il bambino a ogni cambio con acqua e, solo all'occorrenza, con un detergente neutro e non aggressivo. Dopo il lavaggio, il sederino va tamponato con un asciugamano morbido, non sfregato. Può essere utile applicare un sottile velo di una crema lenitiva e protettiva.

Se si usano pannolini usa e getta, si può provare a cambiare marca (alcuni bambini hanno una pelle molto sensibile, che reagisce a questi cambiamenti): in ogni caso, sempre meglio tenere il pannolino un po' largo o usarne uno di una taglia leggermente più grande, per permettere una maggiore circolazione d'aria. Se si usano i pannolini lavabili, provare a cambiare detergente.

Quando possibile, per esempio in estate, vale la pena lasciare il bambino il più possibile senza pannolino, organizzandosi in modo che gli inevitabili "incidenti di percorso" non siano un problema. Se l'irritazione è molto fastidiosa per il piccolo, si può valutare di lasciarlo senza pannolino anche per la notte, magari inserendo un telo plastico protettivo sotto al lenzuolo per proteggere il materasso.

Se arrossamento e irritazione non migliorano nel giro di due-tre giorni occorre consultare il pediatra: potrebbero essere in corso infezioni e il medico indicherà i trattamenti migliori, come per esempio l'uso di creme antimicotiche.

Da evitare, invece, il fai da te e in particolare l'utilizzo di creme a base di corticosteroidi, perché possono dare effetti collaterali e perché se è vero che in un primo momento inducono un miglioramento dei sintomi, appena se ne sospende l'uso la dermatite tende a recidivare.

Che crema mettere per dermatite da pannolino?

Ecco alcuni ingredienti che troviamo nelle creme per la dermatite da pannolino:

  • Ossido di zinco: forma una barriera protettiva sulla pelle del bambino, aiutando a proteggerla dall'umidità e dall'irritazione causate dai pannolini.
  • Glicerina: è un umettante che aiuta a mantenere la pelle idratata, riducendo così il rischio di irritazione.
  • Allantoina: è un agente lenitivo che può contribuire a calmare la pelle irritata e promuovere la guarigione.
  • Pantenolo (provitamina B5): è noto per le sue proprietà lenitive e idratanti sulla pelle.
  • Oli naturali come olio di calendula, olio di camomilla: hanno proprietà lenitive e antimicrobiche.

Fonti per questo articolo 

  • consulenza di May El Hachem, responsabile dell'Unità Operativa di dermatologia presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma;
  • ito web Webmd

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Revisionato da Francesca Capriati

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