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La dentizione del neonato

di Valentina D'Andrea - 22.01.2013 - Scrivici

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L’epoca della dentizione è variabile ed è influenzata anche dalla famigliarità. Ecco le informazioni che possono essere utili sull’argomento bambini e dentini

I figli di genitori a cui sono spuntati i denti molto tardi rispetto alla media in genere a loro volta ritardano, anche se la regola non è assoluta. Nella maggior parte dei casi il primo dentino spunta tra i cinque e gli otto mesi di vita, mediamente tra i sei - sette, seguito quasi subito dal dentino gemello. Ecco le altre informazioni che possono risultare utili sull’argomento.

  • Non ci si deve preoccupare né se il primo dentino compare a tre mesi né se intorno all’anno ancora non ne è spuntato neppure uno: entrambe le eventualità sono accettabili. Di solito i primi a mostrarsi sono i due incisivi inferiori centrali. Dopodiché arrivano i quattro incisivi superiori, i due restanti incisivi inferiori, i quattro premolari, i quattro canini. Questa prima fase della dentizione può completarsi a due anni, anche seguendo un ordine diverso. Poco prima dell’eruzione di un dentino il bambino può essere nervoso, irritabile, può piangere con facilità, mostrarsi inquieto al momento di addormentarsi e la sua salivazione può aumentare in maniera consistente, ma non è una regola assoluta.

  • I primi denti che spuntano sono popolarmente definiti da latte, ma il loro nome scientifico è “decidui”, in quanto sono destinati a cadere, eventualità che comincia a evidenziarsi dai sei-sette anni di vita. La loro funzione è comunque importante sia per la corretta masticazione sia perché la loro presenza assicura la crescita regolare dei denti permanenti che spunteranno in seguito. Se un dente da latte cade, il dente permanente che gli corrisponde potrebbe crescere storto, anche qualora non fosse geneticamente prevista questa anomalia.

  • I dentini da latte richiedono alcune attenzioni, prima tra tutte quella di non offrire al bambino alimenti contenenti zucchero, in quanto questa sostanza è la grande responsabile della carie. I primi dentini si possono pulire con una garzina sterile avvolta intorno a un dito, in attesa che il bambino si dimostri collaborativo rispetto all’impiego dello spazzolino da denti (che di solito si può cominciare a proporre a due anni).

    In generale, è importante ricordare che un dente pulito non si caria e che questo messaggio andrebbe trasmesso il prima possibile. Per quanto riguarda il primo controllo dal dentista c’è davanti ancora molto tempo: andrebbe infatti effettuato intorno ai cinque anni di vita.

SE LE GENGIVE GLI FANNO MALE

Di solito per lenire il fastidio che coinvolge le gengive durante la dentizione è sufficiente offrire al bambino i giocattolini da mordere, meglio se raffreddabili in freezer. Il freddo produce infatti un effetto antidolorifico che spesso riesce a tranquillizzare il bambino. Si può, inoltre, massaggiargli la gengiva con il dito avvolto in una garzina sterile precedentemente inumidita con acqua tiepida. Se nessuno di questi rimedi dovesse funzionare e il bambino apparisse sofferente può essere opportuno impiegare uno specifico gel dentale, dalla blanda azione anestetica. E’ bene, comunque, consultare il pediatra per ottenere da lui la prescrizione.

DA SAPERE - Febbre e dentizione

Non è mai stata evidenziata una relazione tra comparsa di febbre e dentizione, nonostante ancora oggi sia diffusa l’idea che quando la temperatura sale ci sia di mezzo un dentino in arrivo. E’ vero anche, però, che spesso il bambino comincia ad ammalarsi (febbre, tosse, mal di gola e così via) proprio quando comincia la dentizione: l’ipotesi è che si tratti di una pura coincidenza determinata dal fatto che i denti iniziano a fare la loro comparsa proprio quando cominciano a scemare gli anticorpi materni, che rimangono nell’organismo del bebè per alcuni mesi dopo il parto e hanno un’azione altamente protettiva nei confronti delle malattie. A questo si aggiunge che la dentizione richiede all’organismo un impegno che può temporaneamente renderlo più debole nei confronti dei microorganismi responsabili delle infezioni delle vie respiratorie.

(consulenza di Leo Venturelli, pediatra di famiglia, autore di numerose pubblicazioni di pediatria ambulatoriale e coautore di libri di divulgazione per genitori tra cui E’ nato un bambino, La grande enciclopedia del bambino, Da 0 a 6 anni, una guida per la famiglia)

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