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La febbre del bambino

di Valentina D'Andrea - 31.01.2013 - Scrivici

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Come si misura la febbre nel bambino? Come si controlla? In sintesi, le linee guida per la misurazione e il controllo della febbre a prescindere dalla sua origine (virale o batterica)

La febbre, cioè l’aumento della temperatura del corpo oltre il valore normale che corrisponde a 37,2 °, è un sintomo ma anche un sistema di difesa naturale. Compare infatti quando particolari sostanze dette pirogeni attaccano l’organismo alterando la cosiddetta “termoregolazione”, meccanismo che consente all’organismo di conservarsi una temperatura capace di garantire la buona funzionalità di tutti gli organi e apparati. Virus e batteri sono i più comuni agenti pirogeni responsabili della febbre nei bambini.

L’azione difensiva della febbre consiste da un lato nel creare nell’organismo un habitat sfavorevole alla proliferazione dei virus e dei batteri che l’hanno aggredito dall’altro nello stimolare il lavoro del sistema immunitario. Nonostante questo, se supera una certa soglia o se pur rimanendo a un livello modesto causa un forte malessere al bambino va controllata con le medicine in quanto altrimenti avrebbe più contro che pro.

Le linee guida per la misurazione e il controllo della febbre, a prescindere dalla sua origine (virale o batterica), sono molto semplici e tutti i genitori dovrebbero conoscerle.

Eccole in sintesi:

  • La febbre va rilevata dall’ascella con un termometro elettronico. La via orale e la via rettale (consigliata fino a qualche anno fa) sono da evitare.

  • I farmaci contro la febbre andrebbero somministrati solo quando all’aumento di temperatura si dovessero associare stato di abbattimento, pianto lamentoso, eccessivo torpore.

  • Gli antifebbrili raccomandati in età pediatrica sono il paracetamolo e l’ibuprofene. Il dosaggio va calcolato in base al peso del bambino e non all’età: è il pediatra che nel corso di uno dei primi incontri per i bilanci di salute indica in che quantità vanno somministrati.

  • Il paracetamolo è l’unico antipiretico che può essere impiegato fin dalla nascita. L’ibuprofene non va bene in caso di varicella o se il bambino è disidratato.

    I due farmaci non dovrebbero essere impiegati né in associazione né in modo alternato.

  • Sono da preferire gli antifebbrili da assumere per bocca. Le suppostine sono un’alternativa che viene presa in considerazione in caso di continue crisi di vomito o comunque quando vi è qualche impedimento all’assunzione per via orale.

(consulenza di Leo Venturelli, pediatra di famiglia, autore di numerose pubblicazioni di pediatria ambulatoriale e coautore di libri di divulgazione per genitori tra cui E’ nato un bambino, La grande enciclopedia del bambino, Da 0 a 6 anni, una guida per la famiglia)

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