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Pertosse e influenza: vaccinare in gravidanza per proteggere i bambini

di Irma Levanti - 06.06.2016 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Un esperto inglese di sanità globale sostiene su "BBC news" l'importanza della vaccinazione in gravidanza contro pertosse e influenza per proteggere la salute dei nascituri nei primi mesi di vita.

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Nel Regno Unito, tra il 2012 e il 2014 ben 24 bambini con meno di tre mesi sono morti di pertosse.

Una cifra impressionante, dalla quale prende le mosse un appello pubblicato sul sito BBC News per promuovere la vaccinazione tra le future mamme. Il vaccino antipertosse effettuato negli ultimi tre mesi di gravidanza, infatti, protegge non solo le donne, ma anche il nascituro, perlomeno nei suoi primi mesi di vita.

A firmare l'articolo è Lord Ara Darzi, chirurgo dell'Imperial College di Londra e direttore dell'Institute of Global Health Innovation. Darzi ricorda che esiste un vaccino contro la pertosse adatto ai bambini e ai lattanti, ma che non è efficace prima dei due/tre mesi di età. C'è dunque una finestra temporale durante la quale i lattanti sono scoperti di fronte a questa malattia, che però proprio nei più piccoli può avere conseguenze drammatiche.

Vaccinare la mamma nell'ultimo trimestre di gravidanza

La buona notizia è che la finestra può essere chiusa vaccinando la mamma nell'ultimo trimestre di gravidanza. Il vaccino utilizzato è di tipo combinato, contro pertosse, tetano e difterite (DPTa). In questo modo, gli anticorpi "freschi" prodotti dalla donna in risposta al vaccino passano al feto attraverso la placenta, conferendo anche a lui un certo livello di protezione. Magari non proprio del 100%, ma tale da ridurre significativamente il rischio di contrarre la malattia o di ammalarsi in forma grave.

Nel Regno Unito, il vaccino contro la pertosse è offerto dal 2012 a tutte le donne nel terzo trimestre di gravidanza, ma molte non lo effettuano, a causa di una generale diffidenza nei confronti delle vaccinazioni. Eppure, sottolinea Darzi, "In tutti i paesi nei quali sono stati introdotti programmi di vaccinazione materna, le morti infantili per pertosse sono diminuite drasticamente".

La vaccinazione delle mamme nell'ultimo trimestre di gravidanza è stata proposta dalla Global Pertussis Initiative, un gruppo internazionale di esperti in materia, come una delle strategie fondamentali per proteggere neonati e lattanti, e la stessa indicazione viene da un documento chiave dell'Organizzazione mondiale della sanità sui vaccini contro la pertosse, rilasciato nel 2015.

Un piccolo studio appena pubblicato sulla rivista Pediatrics suggerisce che l'effetto protettivo potrebbe riguardare anche i neonati prematuri. Ricercatori dell'Università di Londra hanno preso in considerazione un gruppo di neonati pretermine, scoprendo che, a due mesi di età, i figli di mamme appena vaccinate avevano livelli di anticorpi contro la pertosse più alti di quelli non vaccinati.

Vaccinazione anche contro l'influenza

Ma Lord Darzi non si ferma alla pertosse: il suo sollecito riguarda anche la vaccinazione contro l'influenza, che l'Organizzazione mondiale della sanità raccomanda per le donne in gravidanza dal 2005. Un altro studio recentissimo, sempre su Pediatrics, offre sostegno all'appello. L'indagine, condotta su quasi 250 mila neonati americani nati tra il 2005 e il 2014, ha rivelato che i tassi sia di influenza sia di ricoveri in ospedali dovuti a questa malattia sono stati molto più bassi nei bambini nati da mamme che si erano vaccinate. Tanto che, secondo gli autori dell'indagine, "la vaccinazione contro l'influenza in gravidanza dovrebbe essere una priorità di salute pubblica".

Al di là dell'effetto sui neonati, vale la pena ricordare l'importanza della protezione antinfulenzale in gravidanza, un momento della vita in cui questa malattia può dare complicazioni gravi, anche fatali.

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