Secondo uno studio della Rutgers University del New Jersey, il suono della voce della mamma aiuta lo sviluppo cerebrale nei bambini prematuri. I piccoli nati pre-termine hanno più del doppio di probabilità di avere difficoltà uditive e di linguaggio perché, al momento della nascita, le regioni cerebrali preposte a queste funzioni non sono ancora sviluppate. (Guarda anche 38 emozionanti storie di neonati prematuri)
I ricercatori della Rutgers University, invece, hanno scoperto che i bambini prematuri ai quali viene fatta ascoltare la voce materna sviluppano una corteccia auditiva molto più spessa degli altri. E secondo gli studiosi, “ricreare un ambiente che assomigli al grembo materno, con registrazioni del suono del battito cardiaco e della voce della madre, possono correggere il deficit di sviluppo cerebrale”. (Leggi gli ultimi dati dei prematuri in Italia e nel mondo )
I ricercatori hanno così chiesto alle madri di 40 bebè prematuri di registrare il loro battito cardiaco e la loro voce mentre cantavano e leggevano “Twinkle, Twinkle, Little Star” and Goodnight Moon. Quindi, tramite un filtro audio hanno eliminato le frequenze più alte, ricreando all’incirca la qualità del suono udibile dal feto nel grembo materno, e hanno fatto ascoltare il risultato ai piccoli per tre ore al giorno. Utilizzando questo metodo, i ricercatori hanno osservato differenze nella struttura cerebrale dei bambini già 30 giorni dopo la nascita. (Leggi anche Il toccante diario di papà Wayne sulla sua bambina prematura)
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