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Il rigurgito del neonato

di Valentina D'Andrea - 24.06.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Rigurgitare piccole quantità di latte dopo la poppata è molto comune tra i neonati. Solo se i rigurgiti sono tanto frequenti da disturbare il bambino o impedirgli una crescita regolare è opportuno consultare il pediatra.

In questo articolo

Da cosa dipende

Il rigurgito del neonato dipende dall'immaturità dello sfintere che collega esofago e stomaco. Dopo il pasto, durante il quale il bambino introduce anche aria oltre al latte, è possibile che il famoso ruttino porti con sè anche un po' di latte. 

Il rigurgito del neonato: un evento frequente

Rigurgitare piccole quantità di latte dopo la poppata è molto comune tra i lattanti, a partire dalle prime settimane di vita. C'è comunque una grande variabilità individuale: alcuni bambini rigurgitano molto spesso, praticamente a ogni pasto, mentre altri lo fanno di rado. 

Va comunque tenuto presente che le quantità di latte emesse sono davvero modeste, anche se all'apparenza possono sembrare consistenti.

Quando preoccuparsi

In genere il fenomeno del rigurgito si risolve da solo intorno agli 8 mesi, per cui occorre solo avere un po' di pazienza, e non deve preoccupare. E' tuttavia opportuno parlare con il pediatra quando il rigurgito:

  • è così frequente e abbondante da non permettere la crescita adeguata del bambino
  • rappresenta per lui un chiaro disturbo, nel senso che il bambino si presenta molto irritato e ha difficoltà a dormire proprio per via dei frequenti rigurgiti
  • si accompagna a tosse e pianto durante la poppata.

In questi casi è possibile trovarsi in presenza di un reflusso gastro-esofageo più "importante" rispetto al semplice rigurgito. 

Come intervenire

Per controllare i rigurgiti è consigliabile tenere in braccio il bambino, meglio se in posizione verticale, per una decina di minuti dopo la fine della poppata. Questo serve da un lato a evitare che il famoso ruttino a cui il rigurgito consegue stenti a essere emesso, dall'altro a scongiurare il rischio che il latte risalga dallo stomaco alla bocca quando il bimbo è sdraiato.

Se non si può tenere il bambino in braccio è consigliabile coricarlo a pancia in su dopo aver posto un cuscino sotto il materasso, allo scopo di tenerlo leggermente sollevato.

Fonti per questo articolo: consulenza di Laura Pogliani, direttrice dell'Unità operativa di pediatria/neonatologia dell'Ospedale di Legnano (Mi) e consulenza di Leo Venturelli, pediatra libero professionista, già pediatra di famiglia.

Domande e risposte

Fino a quando un neonato riguargita?

In genere il fenomeno del rigurgito si risolve da solo intorno agli 8 mesi. Di solito infatti, il rigurgito del neonato tende a scomparire con lo svezzamento.

Quando preoccuparsi per il rigurgito?

E' tuttavia opportuno parlare con il pediatra quando il rigurgito:

  • è così frequente e abbondante da non permettere la crescita adeguata del bambino
  • rappresenta per lui un chiaro disturbo, nel senso che il bambino si presenta molto irritato e ha difficoltà a dormire proprio per via dei frequenti rigurgiti
  • si accompagna a tosse e pianto durante la poppata.

Come evitare il soffocamento da rigurgito?

Consigliabile tenere in braccio il bambino, meglio se in posizione verticale, per una decina di minuti dopo la fine della poppata.   Se non si può tenere il bambino in braccio è consigliabile coricarlo a pancia in su dopo aver posto un cuscino sotto il materasso, allo scopo di tenerlo leggermente sollevato.

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Revisionato da Valentina Murelli

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