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Allattamento a richiesta: giusto o sbagliato?

di Angela Bisceglia - 09.11.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Allattamento a richiesta: cosa vuol dire.E' giusto che le poppate non abbiano orari? La risposta è sì. Soprattutto nei primi due mesi.

In questo articolo

Allattare a richiesta cosa vuol dire?

Cosa vuol dire allattamento a richiesta? Risponde Rosaria Di Puorto, ostetrica e autrice del libro "Allattamento per tutte" Red Edizioni.
Qui la nostra intervista all'ostetrica Rosaria Di Puorto ->> https://www.nostrofiglio.it/neonato/allattamento/Allattare-il-primo-e-il-secondo-figlio-insieme

Allattamento a richiesta

"Il mio bambino ha appena 9 giorni ed è un amore. L'unica questione che un po' mi lascia spiazzata è che le poppate notturne non hanno orari. A volte si sveglia dopo un'ora, altre volte dopo 3. Dite che sbaglio qualcosa? L'allattamento a richiesta è giusto? Mi date dei consigli? Grazie mille."

Risponde Riccardo Davanzo, neonatologo presso l'ospedale Burlo Garofolo di Trieste ed esperto di allattamento al seno.

"I neonati – e per neonato si intende almeno tutto il primo mese di vita - devono ancora trovare i loro ritmi. Il succhiare al seno materno risponde a diversi bisogni, fra i quali fame e rassicurazione. Anche il ritmo sonno-veglia è diverso da quello che una neo-mamma potrebbe attendersi. Le poppate frequenti ed apparentemente irregolari sono quindi la norma, così come non devono preoccupare poppate ripetute e pause più o meno lunghe ed inaspettate.

Non meraviglia, anzi è da considerarsi normale, che un bambino allattato al seno si comporti come descritto nella lettera.

Leggi anche Allattamento al seno, i consigli alle neomamme

Se la mamma si trova alla sua prima maternità, all'inizio può far fatica a comprendere le esigenze del suo bambino. Questo perché, fino a quando non si diventa mamme, difficilmente si ha la possibilità di fare esperienza diretta con altri neonati, come succedeva invece nelle grandi famiglie di una volta, piene di nipotini e cuginetti. E poi al giorno d'oggi i figli si fanno tardi – la media del primo figlio in Italia è 32 anni – quando ormai si sono strutturati ritmi e consuetudini 'da adulti', che mal si conciliano con le esigenze particolari di un bebè. Ecco che allora a conoscenze limitate del comportamento 'normale' dei bambini, si aggiungono aspettative che non rispecchiano la realtà, ad esempio che il bambino mangi un numero prefissato di volte o che dorma tutta la notte.

Alcune neomamme riescono da subito a mettersi in osservazione del loro figlio per cercare di conoscere, capire ed adeguarsi ai suoi bisogno, altre vorrebbero piegare il neonato alle proprie consuetudini, che però sono difficilmente compatibili con una serena gestione dell'infanzia.

Leggi anche: prime settimane con il neonato

La mamma nella lettera chiede se sta sbagliando qualcosa. Non sbaglia niente.

E' normale mangiare in modo irregolare

Se suo figlio, pur chiedendo tanto, mostra di essere soddisfatto e cresce adeguatamente, il sacrificio è ben ricompensato dai risultati. A soli 9 giorni è normale mangiare in modo irregolare, prendere a volte più latte a volte meno e per questo chiedere di succhiare ad intervalli irregolari.

La neomamma va incoraggiata e apprezzata

E pazienza se i primi tempi sono impegnativi: è così per tutte. È vero invece che la neomamma in questa fase ha bisogno di essere incoraggiata ed apprezzata per lo sforzo che sta compiendo, perché l'impegno che ci sta mettendo è tanto. Il compagno, le nonne, le amiche hanno un ruolo importante nel rincuorare e sostenere la mamma.

La produzione di latte peraltro deve ancora essere stimolata per tutti i primi 2 mesi di vita prima di andare a regime. Dopo la montata lattea, che si verifica 2-5 giorni dopo il parto, si passa infatti per il cosiddetto periodo della calibrazione, che dura 6-8 settimane, in cui la produzione si regola un po' per volta in base alle richieste del bambino, fino ad arrivare alla quantità ottimale per lui.

Quindi in questo periodo è positivo che il bambino chieda tanto: mostra di essere un bambino volitivo che sa quel che vuole e bisogna darglielo, sia di giorno che di notte.

Anche perché, in base ad alcuni studi, durante le ore notturne sembra ci sia una maggior sintesi di prolattina, l'ormone che fa produrre il latte, pertanto non è da escludere che le poppate notturne servano proprio per favorire questo processo fisiologico".

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Revisionato da Monica De Chirico

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