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Allattare senza problemi: come risolvere i disturbi più comuni

di Angela Bisceglia - 03.06.2021 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Allattare senza problemi: ragadi, ingorgo mammario, mastite e capezzoli rientranti. Come si possono prevenire o risolvere nel migliore dei modi

In questo articolo

Allattare senza problemi

Allattare è un momento di grande gioia e benessere, sia per il bambino che per la mamma. Ma a volte possono insorgere alcuni inconvenienti. Ecco come allattare senza problemi e come risolvere e prevenire i disturbi più comuni.

Ragadi

Le ragadi sono dei piccoli taglietti che si formano sul capezzolo o intorno ad esso e che possono essere anche molto dolorosi e fare male.

Cosa fare per le ragadi?

  • Utilizzare una posizione corretta per attaccare il bambino: la sua bocca deve coprire l'intera areola e non deve attaccarsi solo al capezzolo;
  • utilizzare cuscini per la schiena specifici per l'allattamento;
  • il primo minuto o due possono essere dolorosi per circa alcuni secondi e poi il dolore dovrebbe diminuire;
  • usare una crema specifica per capezzoli, da applicare dopo ogni poppata;
  • il ginecologo potrebbe prescrivere una pomata antibiotica per favorire il processo di guarigione pulire il capezzolo per eliminare i residui di creme e unguenti prima della poppata.

Mastite

La mastite è un'infiammazione della mammella. I sintomi della mastite sono:

  • dolore al seno;
  • infiammazione e rossore nell'area;
  • febbre;
  • seno caldo e dolente al tatto.

La mastite può evolvere in un'infezione quindi va trattata in maniera adeguata.

Cosa fare?

Innanzitutto è importante continuare ad allattare anche se può essere doloroso: interrompendo l'allattamento l'infiammazione potrà solo peggiorare e causa di un ingorgo mammario.

  • Assicurarsi di attaccare correttamente il bambino e cercare di nutrirlo anche 8-12 volte;
  • mettere una benda calda sul seno prima di allattare per favorire il flusso e lenire il dolore;
  • dopo la poppata drenare bene il latte residuo;
  • consultare un medico e seguire le sue indicazioni (potrebbe prescrivere degli antibiotici).

Ingorgo mammario

L'ingorgo mammario si verifica quando le mammelle sono estremamente iene di latte e non si riesce a svuotarle in modo completo. Ciò accade quando la produzione di latte è superiore alla richiesta del bambino.

Come si manifesta l'ingorgo mammario?

  • Il seno appare gonfio, teso, sodo e a volte doloroso;
  • capezzoli appiattiti;
  • l'areola può essere molto testa e ciò rende difficile per il bambino attaccarsi;
  • febbre;
  • linfonodi leggermente gonfi e dolenti sotto le ascelle.

Cosa fare?

  • Ammorbidire il seno prima delle poppate applicando un impacco caldo per un paio di minuti prima di attaccare il bambino;
  • utilizzare le mani o il tiralatte per far uscire una piccola quantità di latte prima di attaccare il bambino;
  • cercare di allattare più spesso;
  • attaccare il bambino o usare il tiralatte su entrambe le mammelle per svuotarle più possibile e ridurre gonfiore e dolore;
  • applicare un impacco freddo sul seno ogni sera per provare a sgonfiare la mammella.

Il medico potrà prescrivere un antinfiammatorio non steroideo.

Capezzoli introflessi

Si può allattare se si hanno capezzoli rientranti o introflessi? Non ci sono controindicazioni, anche perché nella maggior parte dei casi i capezzoli fuoriescono dopo le prime volte che il bambino si è attaccato al seno.

Cosa fare?

  • Provare ad utilizzare una presa a coppa o a C per favorire l'attacco del bambino;
  • ricordare di usare la giusta posizione con il neonato che non deve attaccarsi ai capezzoli ma all'intera areola;
  • usare il tiralatte sul capezzolo per esercitare una blanda suzione.

A chi chiedere aiuto

Se la mamma non riesce a risolvere il problema da sola, la cosa migliore da fare è rivolgersi il prima possibile a un esperto di allattamento. Esistono varie realtà alle quali le mamme possono rivolgersi: l'ospedale in cui hanno partorito, i consultori territoriali (anche se non sempre sono presenti), esperte di allattamento IBCLC, che sono le uniche a ricevere una formazione internazionale ufficiale. Esistono anche varie associazioni che possono offrire aiuto, come la Leche League o il Mami, Movimento allattamento materno italiano.

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Revisionato da Francesca Capriati

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