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Le curve di crescita: cosa sono e come si leggono

di Valentina D'Andrea - 01.06.2021 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Il bambino cresce in modo regolare? I pediatri accertano che lo sviluppo fisico avvenga in modo soddisfacente, segnalando così una buona condizione di salute generale, utilizzando le curve di crescita. Ecco che cosa sono, come vengono costruite e che cosa indicano.

In questo articolo

Curve di crescita

Il bambino cresce in modo regolare? Ha un peso e un'altezza adeguati alla sua età? E' forse magrolino? O basso? O troppo cicciottello? I pediatri accertano che lo sviluppo fisico avvenga in modo soddisfacente, segnalando così una buona condizione di salute generale, utilizzando le curve di crescita. Ma cosa sono e come si utilizzano?

Cosa sono le curve di crescita

Le curve di crescita sono rappresentazioni grafiche che consentono di mettere a confronto il peso e la statura di un singolo bambino con il peso e la statura di altri bambini della sua stessa età, per determinare se la sua crescita è nella norma. Queste curve identificano i cosiddetti "percentili" e i percentili definiscono il range di accrescimento considerato accettabile a una determinata età.

Questo range va dal 3° al 97° percentile, cioè copre un'ampia fascia di possibilità, ma non potrebbe essere altrimenti visto che non esistono valori assoluti relativi un "peso ideale" e a una "statura ideale" . Le curve di crescita vengono periodicamente rinnovate e aggiornate da commissioni di esperti, in quanto il trend di accrescimento della popolazione infantile va incontro a cambiamenti con il passare del tempo.

Come vengono costruiti i diagrammi percentili

I diagrammi percentili si costruiscono così: 1000 bambini della stessa età vengono "catalogati" in ordine crescente sia di peso sia di statura, e poi suddivisi in 100 gruppi, ciascuno dei quali è costituito da 10 bambini. Ogni gruppo di 10 rappresenta un centile e corrisponde all'1 per cento della popolazione infantile di quella determinata età.

Cosa indicano i percentili

Nel primo centile si trovano i bambini con le dimensioni più modeste, nell'ultimo i bimbi più robusti e più alti. La maggior parte dei bambini si trova tra il 25mo e il 75mo percentile, quindi è questa la fascia "media". Comunque, sia una statura sia un peso che si collocano tra il 3° e il 97° percentile sono considerati normali.

I bambini che per peso e altezza o per entrambi sono oltre una delle due soglie devono essere sottoposti a controlli pediatrici con più frequenza degli altri bambini perché potrebbero avere un problema. Per esempio, un peso superiore al 97mo percentile è segno di sovrappeso, un peso inferiore al 3° percentile indica una crescita scarsa, che quasi sempre è legata alla familiarità (mamma e papà magri e minuti) oppure a un basso peso alla nascita, più raramente alla nutrizione. Spetta comunque al pediatra decidere quando è opportuno effettuare indagini più approfondite.

I diagrammi percentili aiutano a comprendere non solo se il ritmo di crescita è corretto, ma anche se lo sviluppo corporeo avviene in modo armonico. Quest'ultima condizione è confermata dalla proporzione tra aumento di statura e aumento di peso.

Quanto la genetica influenza la crescita

Due bambini della stessa età possono presentare differenze di statura e di peso anche significative, a parità di perfette condizioni di salute e di armonioso trend di crescita. Tutto dipende dalla genetica che, soprattutto in relazione alla statura, gioca un ruolo di grande importanza.

E' improbabile infatti che il figlio di due genitori di bassa statura possa diventare alto quanto un coetaneo che ha mamma e papà con caratteristica opposta, senza che questo sia espressione di un problema di crescita. E' vero però che la statura dei genitori da sola non basta a determinare quella del bambino, visto che anche i nonni e gli zii, che a loro volta posso essere molto alti o molto bassi, la possono influenzare. In generale, per tutto il primo anno di vita l'incremento della statura non è un parametro importante quanto l'aumento di peso. Di fatto, è prevalentemente dall'aumento di peso che il pediatra giudica l'andamento della crescita.

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3 regole per una buona crescita

In relazione alla statura, ogni bambino possiede un obiettivo di crescita determinato dalla genetica, che uno stile di vita sbagliato potrebbe ostacolare.

Per contro, ci sono abitudini che possono favorire il raggiungimento del traguardo deciso dalla natura. Ecco quali sono:

  • optare per l'allattamento al seno almeno fino ai sei mesi di vita. Al momento dello svezzamento non esagerare con le proteine. Per esempio, non somministrare più di mezzo vasetto di omogeneizzato di carne al giorno e non associare carne o pesce al formaggio.

  • la sera mettere a letto il bambino entro le nove e trenta, per assicurargli un numero di ore di sonno adeguato al fabbisogno che, nell'infanzia, equivale più o meno a dieci ore per notte

  • dallo svezzamento in poi, assicurare al bambino un'alimentazione varia, ben bilanciata, ricca di frutta e verdura, povera di grassi animali, di zuccheri semplici, di proteine

  • organizzare la vita del bambino in modo da offrirgli la possibilità di correre, saltare, muoversi liberamente. Farlo giocare spesso all'aria aperta, meglio se lontano dal traffico.

Come capire se il bambino cresce bene

Ecco il modo più semplice per farsi un'idea del trend di crescita del proprio bambino. Orientativamente, va tutto bene se:

  • nel primo trimestre di vita l'aumento di peso dovrebbe essere di almeno 125 grammi alla settimana o di almeno 500 grammi al mese
  • a sei mesi di vita il peso alla nascita dovrebbe essere raddoppiato
  • a un anno di vita il peso alla nascita dovrebbe essere triplicato
  • dai 2 ai 9 anni di età il peso medio corrisponde all'età del bambino moltiplicata per due (a 9 anni il peso medio è 18 chili)

Consulenza del dottor Marco Grana, pediatra di famiglia a Pavia

Revisionato da Francesca Capriati

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