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Il neonato starnutisce. Avrà il raffreddore?

di Valentina D'Andrea - 27.02.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Il neonato starnutisce: bisogna preoccuparsi? Nelle prime settimane lo starnuto è un riflesso che aiuta a liberare il nasino da particelle estranee

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Il neonato starnutisce spesso, ma è normale?

Sì, è assolutamente normale, perché nelle prime settimane di vita lo starnuto è un riflesso che ha lo scopo di liberare il nasino dalla eventuale presenza di micro-particelle estranee. Starnutire è quindi per un neonato un mezzo naturale per autopulirsi il nasino. Non solo: è anche normale che i piccolini abbiano un respiro abbastanza rumoroso, soprattutto di notte.

Spesso i genitori confondono queste manifestazioni - starnuti frequenti, respiri rumorosi, con la presenza di un raffreddore. In realtà, in assenza di altri sintomi sono come abbiamo detto manifestazioni del tutto fisiologiche. 

Come capire se il neonato ha il raffreddore?

I sintomi caratteristici del raffreddore nel neonato (non necessariamente presenti tutti insieme):

  • presenza di muco nasale
  • difficoltà ad alimentarsi durante la poppata (al seno o al biberon). Questo perché se c'è raffreddore, il naso chiuso rende difficile al piccolo respirare mentre mangia
  • difficoltà a dormire e riposare bene
  • tosse

Come prevenire il raffreddore nei neonati

La migliore strategia di prevenzione del raffreddore è rappresentata dal tenere lontano il bambino da chi ne è colpito e dagli ambienti chiusi e affollati dove è più facile venire a contatto con persone ammalate.

Nelle prime settimane di vita, i genitori stessi, se raffreddati, dovrebbero avvicinarsi al bebè solo dopo aver indossato una mascherina su bocca e naso: questo perché i virus responsabili del raffreddore (alcuni appartenenti alla stessa famiglia del coronavirus responsabile della pandemia di Covid-19) si trasmettono attraverso le goccioline di saliva.

Come trattare il raffreddore del neonato

Il raffreddore è sicuramente un fastidio, ma passa da solo. Non ci sono farmaci utili per far guarire il raffreddore, ma è importante cercare di mantenere aperte le vie nasali, specialmente prima della poppata, per agevolarla.

Per questo sono consigliabili i lavaggi nasali con soluzione fisiologica: è preferibile utilizzare i prodotti in commercio (fialette per i lattanti oppure fisiologica in flacone da usare con siringa senza ago o con spray oppure doccia nasale micronizzata, per i più grandicelli).

È possibile anche preparare la soluzione fisiologica da usare per il lavaggio bollendo mezzo litro d'acqua con l'aggiunta di un cucchiaino di sale.

Non è detto che occorra fare un lavaggio vero e proprio: potrebbe anche bastare mettere qualche goccia di soluzione nel naso, giusto per rendere le secrezioni un po' più morbide. Se tuttavia il bambino lo tollera, si può fare un lavaggio più "convinto", posizionandolo su un fianco. 

L'uso dell'aspiratore nasale è consigliato nei lattanti solo nei casi in cui ci sia tanto muco, visto che il bambino molto piccolo non riesce a soffiarsi il naso. Va impiegato con molta delicatezza, per evitare di irritare la mucosa nasale. È sempre bene chiedere al pediatra le quantità e modalità di esecuzione del lavaggio nasale.

Le cose da non fare

In caso di raffreddore non bisogna dare da bere al bambino tisane a base, per esempio, di timo o lavanda, tantomeno dolcificate con miele. Non è consigliato neppure l'aerosol. Il raffreddore è destinato a scomparire spontaneamente dopo aver fatto il suo corso. Se non mangia è bene consultare il pediatra, mentre nel primo mese di vita se ha la febbre occorre portarlo al pronto soccorso.

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Revisionato da Valentina Murelli

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