Le giostrine montessoriane
“Una parte importante nella pedagogia montessoriana è rivestita dalle giostrine, che rappresentano la prima attività sensoriale. Sono disegnate per essere presentate al piccolo che non è ancora in grado di afferrare volontariamente un oggetto e devono essere appese a una distanza di circa 25-30 cm dal suo viso, in modo che possa mettere a fuoco gli oggetti senza toccarli inavvertitamente. Lo scopo è quello di incoraggiare la concentrazione offrendo un’esperienza visuale: guardando gli oggetti in movimento, e fissando l’attenzione nel seguirne uno in particolare, il bimbo allena la propria mente, riceve informazioni sul movimento cinetico, sulla percezione del colore e della profondità. Le giostrine vanno sostituite ogni due, tre settimane seguendo i progressi del bimbo, in modo da mantenere viva la sua attenzione e curiosità”. Quelle in foto le trovi su Amazon
Giostrina di Munari
“La prima giostrina che potete proporre a partire dalle 2-3 settimane di vita è la giostrina di Munari, con forme geometriche di carta in bianco e nero dalle proporzioni matematiche e con una sfera trasparente che riflette la luce. La stessa Montessori affermava di aver visto bimbi di poche settimane concentrarsi per decine di minuti guardando proprio una giostrina di Munari”. Per approfondire, leggete la spiegazione su Montessori4you. Puoi comprare quella in foto su Amazon
Giostrina degli ottaedri
“La giostrina degli ottaedri, che si può utilizzare a partire dalle 5-6 settimane di vita del bambino, è la seconda giostrina che potete mostrargli per permettergli di sviluppare questa nuova abilità acquisita di vedere più chiaramente i colori e le forme. È anche piuttosto semplice da costruire”. Ricavate tre forme geometriche tridimensionali di carta e poi create degli ottaedri con carta opaca o brillante, rispettando i colori primari: giallo, rosso e blu. “Una variante può essere quella di costruire gli ottaedri con misure differenti tra loro. In questo caso realizzate in giallo la figura più piccola, in rosso quella media e in blu la più grande, visto che fra i tre il blu è il colore più difficile da percepire”. Puoi anche comprarla su Amazon
Giostrina di Gobbi
Quando raggiunge i due mesi, il bimbo riesce a distinguere sempre meglio le forme e i colori, ma anche le variazioni di tono delle voci. “È arrivato il momento di proporgli la giostrina di Gobbi, che prende il nome dalla sua creatrice, Gianna Gobbi, una collaboratrice della Montessori. La giostrina si compone di una serie di cinque palle di dimensioni identiche, che variano solo per il tono di colore e permettono al bambino di assorbire nuove competenze: distinguere non solo un colore dall’altro, ma anche le diverse sfumature dello stesso colore. In più, gli danno la possibilità di lavorare sulla percezione della profondità di campo, creata dallo spostamento delle palle dall’alto verso il basso”. Puoi acquistare quella in foto su Amazon
Giostrina delle ballerine
“Verso i 3-4 mesi potrete proporre un’altra giostrina: quella delle ballerine, composta da quattro forme stilizzate di circa 17 cm. d’altezza. Ogni personaggio, di carta leggera e iridescente, è composto di tre parti che si muovono indipendentemente l’una dall’altra dando l’impressione della danza. Quando il vostro bimbo sarà in grado di muovere braccia e gambe in modo più cosciente, appendete questa giostrina più vicina a lui, al di sopra del suo bacino, in modo che il suo movimento crei un piccolo spostamento d’aria che faccia danzare le ballerine”. Potete comprarla su Amazon
Oggetti sospesi
Arriverà un momento in cui il vostro piccolo comincerà a cercare autonomamente di afferrare gli oggetti. A questo punto, passate dalle giostrine a veri e propri oggetti sospesi che possa cercare di prendere. “Appendete di fonte a lui, a una distanza che possa raggiungere facilmente con la mano, un anello di legno, come quelli delle tende, meglio se di dimensione generosa, attaccato a un nastro di raso e lasciate che tenti di afferrarlo”. Quando avrà imparato, sostituite il raso con un elastico per fargli sperimentare l'effetto di tirare e rilasciare l'oggetto. Proseguite poi con un campanello, una palla di tessuto con attaccato un sonaglio in modo che eserciti i muscoli delle gambe scalciando la palla, e così via. La giostrina nella foto è in vendita su Amazon
I sonagli
Quando il bimbo sarà un po' più grandetto “Dategli un sonaglio con il quale possa allenare la sua coordinazione occhio-mano-orecchio. Scoprirà che la sensazione che percepisce con la mano corrisponde alla forma dell’oggetto e imparerà che il suono è causato dal movimento del braccio. A differenza degli oggetti sospesi, i sonagli non hanno bisogno di sforzo per essere afferrati e sono una buona alternativa per non stancare troppo il piccolo”. Più avanti potrete anche lasciargliene uno a disposizione sul tappeto delle attività in modo che possa prenderlo e usarlo in autonomia. “Ogni due o tre settimane cambiate il sonaglio con uno di forma, colore o materiale diverso”. In questo modo potrà sperimentare differenti sensazioni di peso e temperatura. Puoi comprare quelli nella foto su Amazon
Le scatole sonore
“Potete anche costruire delle piccole scatole sonore da scuotere vicino al suo viso per fargli ascoltare differenti rumori. Dal momento in cui il vostro bimbo riesce ad afferrare bene un oggetto e a muoverlo intenzionalmente, potrete lasciarlo sperimentare da solo i diversi suoni prodotti dallo scuotimento delle scatoline”. Per farlo, vi occorreranno piccoli contenitori, meglio se di metallo, all'interno dei quali inserire qualche oggetto in modo da far rumore. Potete usare fagioli o lenticchie, ma anche tappi di metallo, pasta di piccole dimensioni o sabbia. “Chiudete bene i contenitori sigillandoli con della colla a caldo e poi inseriteli in sacchettini di stoffa della stessa dimensione (potete anche foderarle direttamente con la stoffa). In questo modo il bimbo si concentrerà solo sulla sensazione sonora e non su quella tattile data dal metallo”. Puoi comprare quelle in foto su Amazon
Gli oggetti che non devono mancare
Ci sono alcuni oggetti che non dovrebbero mai mancare nella cameretta di un bambino dagli 0 ai 12 mesi di vita. Tutti materiali e forme che lo aiuteranno a crescere ed esperire il mondo. Tra questi ci sono: il tappeto, possibilmente grande e morbido, che è lo spazio del neonato, dove può muoversi liberamente e dove può essere adagiato; uno specchio in cui il piccolo possa riflettersi; una palla piccola; e poi, come abbiamo visto, i sonagli e le scatole sonore. “Fornitegli anche giochi semplici in legno naturale che riesca a tenere facilmente in mano e che possa agitare e mettere in bocca. Il legno o il tessuto gli forniscono una sensazione tattile e gustativa molto più interessante della plastica”.IL tappeto nella foto è in vendita su Amazon