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Svezzamento, il bambino non vuole mangiare

di Miralda Colombo - 09.11.2012 - Scrivici

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Come comportarsi se il bambino non vuole mangiare la pappa? La prima regola è: il bambino si autoregola. Leggi i consigli di Miralda Colombo, giornalista e food-blogger.

In questo articolo

Qualcuna di voi ha già letto il libro "Il mio bambino non mi mangia" del pediatra spagnolo Carlos Gonzales? Bene, se vi manca e avete un bebè in fase svezzamento segnatevelo (e segnatevi pure “Besame mucho”). E’ uno dei migliori per tranquillizzare madri sull’orlo di una crisi da cucchiaino. Perché la prima regola è non ingaggiare una battaglia all’ora di pranzo pensando che il bebè possa rimanere affamato. Perderete e vi sentirete inadeguate. Cosa quanto mai lontana dalla realtà.

Ogni bambino si autoregola

Ogni bambino, sostiene il pediatra spagnolo, ha una straordinaria capacità: quella di autoregolarsi. Avete mai sentito di un bambino che si è lasciato morire di fame? Ebbene no. Avete sentito di tante mamme preoccupate che il proprio bambino non mangi a sufficienza? Eccome se sì.

Bene, il problema spesso sta nella differenza fra quello che il bambino mangia e quello che noi vorremmo e ci aspettiamo che lui mangiasse.

E per avvicinare le nostre aspettative al vero durante l’ora della pappa si fa di tutto: giocare, cantare, camminare e persino danzare col pupo camminando, cucchiaino in mano. Espedienti, invece che andrebbero evitati.

Una scoperta, senza ansia

L’ora della pappa deve essere prima di tutto un momento di serenità per il bambino ma anche per noi. Inutile pretendere che un bambino stanco, nervoso o ammalato mangi.

E’ normale, invece, che il bambino sia nella fase di scoperta, che qualcosa mangiato l’altra settimana con gioia oggi non piaccia più, che possa avere poca fame. Ricordiamoci che fino all’anno il latte rimane un elemento fondamentale e le pappe fanno da complementi, importanti per la crescita, ma complementi.

Lea non mi mangia

Lo so. E’ facile ripetersi e leggere queste parole, più difficile metterle in pratica. E’ capitato anche a me. Qualche settimana dopo l’introduzione delle prime pappe, Lea ha continuato ad alternare giorni in cui mangiava e assaggiava volentieri ad altri dove chiudeva la bocca e girava la faccia.

La mia prima reazione? Ovvio, di ansia. Sono una mamma. Ho cominciato pure io a fare voli, motori e “Bolli, bolli pentolino”. Poi ci ho pensato meglio.

Per approfondire su nostrofiglio.it

Per saperne di più su cosa fare quando il bambino rifiuta le prime pappe o mangia poco, leggi anche il pezzo Svezzamento: perché il mio bambino non vuole mangiare? Cosa fare per convincerlo?

Il bambino: non un comprimario ma un protagonista

Ho osservato mia figlia. Ho cercato di capire cosa voleva di più, cosa le faceva più piacere. Ho alternato la merenda alla “solita” poppata. Ho giocato con diverse consistenze di pappa perché non è detto che quello che offriamo debba sempre essere della consistenza di una vellutata. Magari il nostro bebè ha voglia di esplorare. A piccoli pezzettini.

Mi sono sentita meglio. Andava meglio. Ho diminuito le porzioni, quelle che mettevo nel piatto, livellandole su quello che Lea effettivamente mangiava. Tendo sempre a cucinarne in più, ma questo da noi non è un problema. Le pappe di Lea sono buone e c’è sempre qualcuno che si gusta gli avanzi. :-)

Poche regole

  • il bambino si autoregola da solo
  • il bambino è il protagonista della sua scoperta, noi solo dei comprimari
  • serenità, gioia e condivisione, evitiamo il resto
  • poca ansia, non mescoliamo pappa e affetto sul cucchiaino
  • guardiamo le curve e i percentili ma di più il nostro bambino.

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L'autrice dell'articolo e la fotografa

Miralda Colombo è giornalista e autrice del blog www.ilcucchiainodialice.it, nato in occasione dello svezzamento della figlia Alice e da cui è scaturito il libro di ricette per bambini "Il cucchiaino", ed. Gallucci. In questi mesi ha ricominciato l’avventura dello svezzamento con la secondogenita Lea e ha accettato di accompagnare le mamme di nostrofiglio.it con consigli pratici, trucchi e le indicazioni delle più accreditate società scientifiche sull’alimentazione del bambino. Le foto sono di Cevì (Cecilia Viganò), artista, fotografa e illustratrice diplomata all'Accademia di Brera.

Leggi anche la Guida allo svezzamento di nostrofiglio.it

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