Si era ammalato un mese fa di difterite ed era stato ricoverato in due differenti ospedali: prima nell'ospedale di Olot, in seguito nell'ospedale Vall d'Hebron di Barcellona.
Il piccolo di sei anni di Olot, paesino della Catalogna spagnola, non ce l'ha fatta. Si è spento lo scorso sabato nell'ospedale Vall D'Hebron. Il piccolo aveva problemi respiratori, cardiaci e renali a causa della tossina della difterite e aveva bisogno della respirazione assistita, era collegato a un rene artificiale e da qualche giorno era tenuto in "circolazione extracorporea".
Il bambino aveva iniziato a mostrare sintomi della malattia il 23 di maggio, (malessere generale, mal di testa, febbre e infiammazione dell'amigdala). Era stato però ricoverato in ospedale solo cinque giorni dopo a causa di un peggioramento di salute e con problemi di deglutizione.
Come comunica il Ministero della Salute spagnolo, il bambino non era stato vaccinato e il suo caso aveva riaperto nel Paese il dibattito sull'importanza delle vaccinazioni ai bambini.
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La difterite è una grave malattia infettiva provocata da una tossina, ovvero una sostanza tossica prodotta da un ceppo di batteri che si trasmettono per via aerea. Si manifesta con mal di gola, febbre di media intensità e ingrossamento delle ghiandole del collo.
Sulla parete interna della faringe i batteri, moltiplicandosi, possono formare una membrana di colore giallo-grigio che, se non rimossa, può soffocare il malato. La tossina prodotta si diffonde attraverso il sangue e può provocare paralisi del muscolo e, soprattutto, lesioni cardiache e ai reni. Nel 5-10% dei casi la malattia è mortale, ma molto spesso chi guarisce riporta comunque dei danni al cuore, ai reni e al sistema nervoso.
In Italia la difterite è tra le vaccinazioni obbligatorie. Vanno vaccinati tutti i bambini nel corso del primo anno di vita, gli adulti che non si sono mai vaccinati e chi viaggia in una zona dove la difterite è endemica.
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